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Dall'asfalto all'off road


Avatar Redazionale , il 07/06/06

17 anni fa -

Benvenuto nello Speciale SILK-ROAD 2005: PECHINO-SAMARCANDA- PADOVA, composto da 13 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario SILK-ROAD 2005: PECHINO-SAMARCANDA- PADOVA qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!


NELLE OASI DEL DESERTO Arrivati a Mogao
inizia il pezzo piu' bello del viaggio fino a Kashgar: i deserti di Gobi e Taklimakan sono intervallati da oasi come Turpan e Hotan, zone dove arte, cultura, usi e costumi sono tutto tranne che cinesi, e si frammistano con una natura, dura dove c'è il deserto, e lussureggiante dove ci sono le oasi. Turpan per esempio, oasi al di sotto del livello del mare, famosa per i vigneti, esiste solo per una serie di acquedotti (Kasar) che portano le acque di fusione dalle montagne lontane circa 20/40 km, attraverso tunnel scavati dall'uomo, che vanno in profondita' fino a 400 metri e si estendono per migliaia di km.
 

SMANETTANDO SULLE DUNE, CON QUALCHE VOLO
La strada è per la maggior parte asfaltata, ma ci sono dei tratti che arrivano a sommare centinaia di Km dove l'asfalto lascia lo spazio ad uno sterrato duro e polverosissimo, dove la visibilita' è a volte quasi nulla, e fare un sorpasso richiede concentrazione e fortuna non essendo visibili buche e tratti di fech fech (una sabbia finissima silmile a borotalco). L'ampiaautonomia ci permette di viaggiare senza problemi, e solo i numerosi posti di blocco, qualche foratura o qualche scorcio che merita una sosta e relativa foto, rallentano la marcia. Tenendo conto che siamo in otto, comunque procede tutto per il meglio, a parte qualche volo senza grossi danni.


Pubblicato da Redazione, 07/06/2006
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SILK-ROAD 2005: Pechino-Samarcanda- Padova