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Formula 1

La Honda torna in F1 dal 2026: ufficiale l'accordo per fornire i motori all'Aston Martin


Avatar di Salvo Sardina , il 24/05/23

10 mesi fa - Così le nuove regole hanno spinto il colosso giapponese a tornare sui suoi passi

Honda torna in F1: dal 2026 fornirà i motori all'Aston Martin
Il colosso giapponese ha deciso ufficialmente di tornare in F1 a partire dal 2026 (anche se, di fatto, non se n'era mai andato): così le nuove regole sui motori hanno spinto Tokyo a tornare sui propri passi

La parentesi di Honda fuori dalla Formula 1 stavolta è durata pochissimo. Anzi, se consideriamo che la base della power unit che spinge al trionfo Max Verstappen e Sergio Perez è sempre la stessa fornita ufficialmente alla Red Bull fino a tutto il 2021, e sulla quale la casa si è impegnata a dare supporto e assistenza dal 2022 al 2025, non sarebbe sbagliato dire che il colosso giapponese di fatto non se n’è mai andato. Dal 2026, però, Honda tornerà in prima persona sposando l’ambizioso progetto dell’Aston Martin capitanata dal magnate canadese Lawrence Stroll…

F1 GP Arabia Saudita 2023, Jeddah: Fernando Alonso (Aston Martin Racing) F1 GP Arabia Saudita 2023, Jeddah: Fernando Alonso (Aston Martin Racing)

ATTESA 2026 Nell’anno in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico che incrementerà fino al 50% del totale la potenza proveniente della parte elettrica del propulsore ibrido, dunque anche l’azienda di Tokyo sarà della partita. Completando un parterre mica male, insieme ai confermati Ferrari, Mercedes e Renault e alle novità Ford, che lavorerà in partnership con Red Bull Powertrains, e Audi. Di sicuro un ulteriore passo in avanti anche per l’Aston Martin, che da grande rivelazione del Mondiale in corso ambisce a diventare un concorrente credibile per il titolo iridato e sa bene quanto sia difficile riuscirci da semplice cliente di un altro costruttore (la scuderia inglese monterà power unit Mercedes fino al 2025).

Rilancio Aston Martin: l'imprenditore canadese Lawrence Stroll Rilancio Aston Martin: l'imprenditore canadese Lawrence Stroll

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IL PRECEDENTE RED BULL D’altronde, l’esempio recente della Red Bull è clamorosamente significativo: dopo aver vinto quattro campionati con il motore Renault tra il 2010 e il 2013, dal 2019 Milton Keynes ha iniziato la proficua collaborazione esclusiva con Honda abbandonando polemicamente la casa francese, che nel frattempo (dal 2016) era rientrata in F1 con un proprio team ufficiale. Il resto è storia degli ultimi anni, con Verstappen in grado di strappare il titolo Piloti 2021 a Lewis Hamilton all’ultima curva, interrompendo il filotto di successi Mercedes nell’era turbo ibrida, ripetendosi anche nel 2022 e iniziando la stagione attuale con cinque vittorie su cinque GP.

F1 GP Austria 2019, Spielberg: Max Verstappen (Red Bull) indica sul podio il logo Honda F1 GP Austria 2019, Spielberg: Max Verstappen (Red Bull) indica sul podio il logo Honda

PARLA L’AD HONDAUna delle ragioni chiave della nostra decisione di accettare la nuova sfida in F1 – spiega nel comunicato ufficiale l’amministratore delegato di Honda, Toshihiro Mibe – è che la categoria sta cercando di diventare sostenibile, il che è in linea con la direzione che abbiamo intrapreso anche noi. Con le nuove regole del 2026, la chiave per la vittoria sarà un motore elettrico compatto, leggero e ad alta potenza con una batteria ad alte prestazioni. Crediamo che le tecnologie e le competenze acquisite in questa sfida possano essere applicate direttamente ai nostri futuri veicoli elettrici di produzione di massa. Con il nostro nuovo partner, l’Aston Martin F1 Team, condividiamo la stessa determinazione a vincere e, a partire dalla stagione 2026 lavoreremo insieme per centrare il titolo”. Secondo quanto riportato nello stesso comunicato da Koji Watanabe, presidente di Honda HRC (la divisione sportiva del marchio), la casa giapponese fornirà le proprie power unit soltanto ad Aston Martin, analogamente a come Audi farà con la Sauber.  


Pubblicato da Salvo Sardina, 24/05/2023
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