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F1 2022

Sul budget cap Red Bull la FIA si gioca la credibilità


Avatar di Luca Manacorda , il 14/10/22

1 anno fa - Situazione complicatissima quella in cui si trova ora la FIA

Budget cap Red Bull, la patata bollente della FIA
Situazione complicatissima quella in cui si trova ora la FIA, per diversi aspetti

FIA A UN BIVIO Accertato lo sforamento inferiore al 5% del budget cap da parte della Red Bull nel corso del 2021, la FIA si trova ora a dover decidere quale sanzione infliggere alla scuderia austriaca. Dalla decisione che prenderà la Federazione dipende molto della futura credibilità della regola che fissa il tetto di spesa: nel caso in cui la sanzione fosse solo una multa o un'ininfluente cancellazione di punti dalla classifica Costruttori, i top team si sentirebbero liberi di non rispettare la cifra fissata, sapendo di andare incontro a punizioni molto leggere rispetto ai vantaggi che una simile infrazione può portare.

RALLENTARE GLI SVILUPPI Non a caso, su questo aspetto stanno battendo molto Ferrari e Mercedes. La possibilità di togliere il titolo 2021 a Max Verstappen appare alquanto remota e l'obiettivo è penalizzare la Red Bull in vista delle prossime stagione, con limitazioni che cancellerebbero i progressi ottenuti spendendo più del consentito. Mattia Binotto a Suzuka ha spiegato: ''Credo che modificare il risultato di un mondiale dopo le battaglie in pista e le cerimonie e i festeggiamenti sia difficile. Ma quello che è evidente è che spendere più soldi degli altri ha un vantaggio prestazionale che rimane nelle stagioni successive. Quindi pensiamo che la penalità migliore oltre a quella finanziaria debba portare a un rallentamento nello sviluppo della vettura. Altrimenti il ​​vantaggio rimarrà negli anni successivi e dovremo lottare senza eguali mezzi. Secondo me ci deve essere una sanzione che limita la capacità di sviluppo''. L'obbiettivo è duplice: ridurre il budget cap della Red Bull nella prossima stagione sottraendone i soldi di una multa e limitarne il lavoro sulla nuova vettura andando a ridurre le ore di lavoro in galleria del vento a disposizione.

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LA REPLICA RED BULL Dal canto suo, la Red Bull continua a ritenersi dalla parte della ragione, ma tratta anche con la FIA sulla natura della penalità. Molto maliziosamente, Helmut Marko ha sottolineato come in passato la FIA sia stata poco severa quando sono stati i rivali a infrangere il regolamento, ricordando velatamente lo scandalo del test gomme della Mercedes nel 2013 e l'esito delle indagini mai reso noto sul motore Ferrari del 2019. Il consulente austriaco ha dichiarato: ''Come ho detto, non siamo ancora a conoscenza di alcuna colpa, motivo per cui le discussioni con la FIA sono ancora in corso. Le voci secondo cui Max potrebbe perdere il titolo mondiale nel 2021, ad esempio, sono del tutto assurde. Il passato ha dimostrato che anche le violazioni estreme dei regolamenti sono state punite molto gentilmente dalla FIA''.

LA FUGA DI NOTIZIE C'è poi un altro aspetto che rappresenta un problema di credibilità per la FIA: la fuga di notizie sull'infrazione della Red Bull, che ha portato l'indiscrezione a circolare ben prima della pubblicazione ufficiale delle conclusioni delle analisi da parte della Federazione. Ralf Schumacher ha sottolineato come la Federazione debba punire assolutamente i colpevoli di questo: ''Le signore e i signori della FIA devono ora affrontare un'indagine dettagliata su come ciò sia stato possibile. Se la Red Bull ha davvero infranto le regole, dovrebbe essere adeguatamente punita, ma quello che la FIA ha fatto lì non funziona affatto. Immaginate se il ministero delle Finanze tenesse alcune società aggiornate sullo stato attuale delle indagini contro la loro concorrenza. Sarebbe anche criminale. Tutto deve essere divulgato in modo trasparente e, in caso di infrazione, le signore o i signori della FIA devono essere puniti di conseguenza''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 14/10/2022
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