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F1 2022

Budget cap, le indiscrezioni del giorno dopo: Red Bull ha sforato per via del catering?


Avatar di Salvo Sardina , il 11/10/22

1 anno fa - L'indiscrezione del De Telegraaf fa discutere: budget sforato per i pasti dei dipendenti

Budget cap, l'indiscrezione: Red Bull ha sforato per il catering?
L'indiscrezione del De Telegraaf fa discutere il paddock dei GP: il budget cap sarebbe stato sforato con i costi dei pasti gratuiti per i dipendenti. Intanto Mercedes e Ferrari chiedono pene esemplari

Dopo una lunga attesa, la Fia ha diramato il verdetto che in tanti aspettavano: la Red Bull ha infranto norme procedurali e sostanziali sul budget cap spendendo più dei 145 milioni di dollari esplicitamente ammessi per la stagione 2021. Un’infrazione che, nel comunicato emesso nella giornata di lunedì 10 ottobre dopo la chiusura dell’indagine da parte della Cost Cap Administration – l’organismo interno alla Fia deputato alla revisione dei conti delle squadre – è stata definita di entità minore, inferiore al 5% del tetto alle spese e, cioè, ai 7.25 milioni di dollari. Una soglia al di sotto della quale sono previste pene meno severe, con l’esclusione ad esempio della possibilità di squalifica del team dal campionato in cui è stata commessa la violazione.

F1 2022: Helmut Marko, Christian Horner e Max Verstappen (Red Bull Racing) F1 2022: Helmut Marko, Christian Horner e Max Verstappen (Red Bull Racing)

MULTA IN ARRIVO? Non ci sarà quindi la squalifica della Red Bull o di Max Verstappen dal Mondiale 2021, qualora l’ipotesi fosse mai stata davvero in piedi. Per il resto, però, il regolamento finanziario è scritto in modo che, anche per le infrazioni di entità minore, il ventaglio delle penalità sia piuttosto ampio: si va dal rimprovero ufficiale alla multa, dalla possibilità di decurtazioni anche consistenti del budget cap delle stagioni seguenti alla limitazione dei test e alla decurtazione di punti nel campionato Piloti e Costruttori. Tuttavia, pur non essendo ancora formalmente esclusa la possibilità che Max perda il titolo della passata stagione, l’impressione generale è che la vicenda si possa concludere con una multa a carico di Milton Keynes o, alla peggio, con una decurtazione del budget che legherebbe le mani al team limitando la possibilità di sviluppare al meglio le prossime monoposto.

F1 2022: Chris Horner ed Helmut Marko a colloquio con Ross Brawn F1 2022: Chris Horner ed Helmut Marko a colloquio con Ross Brawn

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RIVALI IN PRESSING D’altro canto, non mancano le pressioni da parte di Mercedes e Ferrari. Toto Wolff, team principal della Mercedes e acerrimo rivale dell’omologo di casa Red Bull, Christian Horner, si sente ancor più defraudato della vittoria del titolo Piloti 2021 dopo i controversi fatti di Abu Dhabi. Il boss della Ferrari, Mattia Binotto ha invece più volte rilevato come una spesa di soli 4-5 milioni in più possa regalare a ogni team un miglioramento di mezzo secondo al giro, perché significherebbe aggiornare di più e meglio la macchina nel corso di un campionato. Un parere che vede allineato anche Lewis Hamilton, che a Suzuka ha spiegato come, in un contesto equilibrato come quello dello scorso Mondiale, sarebbero bastati anche solo 300.000 dollari in più per un nuovo fondo o un aggiornamento agli alettoni per sovvertire i rapporti di forza. Logico, dunque, come la semplice multa, ancorché severa, ma senza ricadute sulle possibilità di spesa nei prossimi anni, scontenterebbe tutti e non avrebbe alcun effetto deterrente, svuotando di contenuto un regolamento finanziario così faticosamente messo in piedi dopo anni di tira e molla tra i team e la Fia.

F1 2022: Chris Horner, Adrian Newey ed Helmut Marko (Red Bull) F1 2022: Chris Horner, Adrian Newey ed Helmut Marko (Red Bull)

L’INDISCREZIONE CATERING Dall’altra parte, la reazione Red Bull è stata molto dura, con tanto di minacce non troppo velate di adire vie legali per contestare le risultanze dell’indagine della Fia. A sua volta, la Federazione non ha comunicato né a quanto ammonterebbe lo sforamento del tetto di spesa – in teoria la cifra potrebbe quindi essere compresa tra un dollaro e 7 milioni e 249 mila dollari – né quali siano le voci del bilancio di Milton Keynes da cui sarebbe dipesa l’infrazione. Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano olandese De Telegraaf, storicamente vicino a Verstappen, la cifra incriminata sarebbe compresa tra il milione e i 2 milioni di dollari, e dipenderebbe principalmente dal catering gratuito in fabbrica, aperto a tutti i dipendenti, e alle spese connesse alla sostituzione per malattia, cresciute in piena epoca Covid. Sul web, i meme sono già virali, ma in pochi, tra gli addetti ai lavori, sembrano trovare qualcosa di divertente in questa storia e nelle implicazioni future che potrebbe avere sulla credibilità dello sport.


Pubblicato da Salvo Sardina, 11/10/2022
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