Guida pratica: pneumatici, come valutare stato e performance
Guida pratica

“Ti trovo in forma”: pneumatici, ecco come valutare usura e performance


Avatar Redazionale, il 28/11/25

2 ore fa - Battistrada, feeling di guida, etc: come allungare la vita delle gomme

Battistrada, feeling di guida, pressione, etc.: tutti i dettagli ai quali prestare attenzione per allungare la vita delle gomme

Quando le prestazioni degli pneumatici influiscono sulle prestazioni del veicolo tout court: sicurezza, comfort di guida, consumi di carburante. Eh già, perché anche l’auto più moderna e accessoriata, se le gomme non versano in buone condizioni, perde di efficacia.

Saper riconoscere lo stato degli pneumatici, misurarne il livello di usura e valutare come reagiscono su strada è quindi una competenza utile per chiunque guidi un veicolo, non solo per i professionisti.

Un controllo regolare non richiede competenze da gommista, ma attenzione e metodo. Bastano pochi minuti per osservare il battistrada, verificare eventuali danni o deformazioni e cogliere alcuni segnali durante la guida che indicano un calo di performance.

Ecco una guida pratica: che cosa controllare, come farlo e – ancora prima - perché farlo.


Pneumatici sempre in ottima forma? Basta seguire alcune piccole routinePneumatici sempre in ottima forma? Basta seguire alcune piccole routine

Perché monitorare regolarmente gli pneumatici

Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra l’auto e l’asfalto. Da loro dipendono aderenza, spazi di frenata e capacità del veicolo di mantenere la traiettoria, soprattutto in condizioni critiche come pioggia intensa o fondo sconnesso.

Tenere sotto controllo lo stato delle gomme permette di:

  • ridurre il rischio di aquaplaning e perdita di aderenza
  • contenere gli spazi di frenata in caso di emergenza
  • ottimizzare i consumi di carburante, grazie a una minore resistenza al rotolamento
  • prevenire usure irregolari che possono danneggiare anche sospensioni e assetto


Monitorare periodicamente il battistrada è fondamentaleMonitorare periodicamente il battistrada è fondamentale

Attenzione: un pneumatico invecchiato, indurito o molto usurato può sembrare ancora “accettabile” a un primo sguardo, ma perdere gran parte delle sue prestazioni soprattutto sul bagnato. Ecco perché serve un controllo accurato e periodico.

Come controllare usura e integrità delle gomme

Per valutare in modo ordinato lo stato degli pneumatici è utile seguire una breve checklist di controlli visivi e tattili.

Ecco una sequenza di 5 verifiche fondamentali che puoi eseguire in totale autonomia.

  1. Osserva la profondità del battistrada
    Verifica che le scolpiture non siano troppo consumate. La legge prevede un limite minimo di spessore, ma è consigliabile sostituire le gomme prima di arrivare al valore limite. Una profondità ridotta diminuisce l’aderenza sul bagnato e aumenta gli spazi di frenata.

     
  2. Controlla l’usura al centro e sui bordi
    Un’usura maggiore al centro del battistrada può indicare una pressione troppo alta, mentre un consumo prevalente sui bordi spesso segnala una pressione troppo bassa. Usure molto irregolari possono anche suggerire problemi di convergenza o ammortizzatori.

     
  3. Esamina eventuali tagli, bolle o deformazioni
    Tagli laterali, rigonfiamenti o bozzi sulla spalla sono segnali critici. Possono derivare da urti contro buche o marciapiedi e compromettere la struttura interna del pneumatico. In questi casi è prudente rivolgersi subito a un gommista.

     
  4. Verifica la presenza di corpi estranei
    Viti, chiodi o piccoli oggetti metallici conficcati nel battistrada non vanno sottovalutati. Anche se la gomma apparentemente non si sgonfia, nel tempo possono provocare perdite lente o danni più seri.

     
  5. Controlla l’età degli pneumatici
    Sul fianco è riportato il codice DOT con settimana e anno di produzione. Anche con un battistrada ancora buono, dopo alcuni anni la mescola può irrigidirsi e perdere grip, in particolare in condizioni di freddo e pioggia.


Il codice DOT si trova sulla spalla del pneumaticoIl codice DOT si trova sulla spalla del pneumatico

Valutare gli pneumatici su strada

Oltre ai controlli visivi, è importante fare attenzione a come si comporta l’auto durante la guida. Alcune sensazioni al volante possono rivelare un calo di performance o un problema di assetto.

Immagina gli pneumatici come un investimento finanziario: così come verifichi il rendimento di un conto deposito nel tempo, è bene monitorare la “resa” delle gomme in termini di aderenza e stabilità.

Durante l’uso quotidiano, osserva con attenzione almeno questi 4 parametri.

  • Comportamento in frenata
    Se percepisci che la vettura tende a “scivolare” più del solito prima di fermarsi, soprattutto sul bagnato, potrebbe essere un segnale di battistrada eccessivamente consumato o di mescola indurita.

     
  • Stabilità in curva
    Una sensazione di “galleggiamento”, eccessivo rollio o bisogno di correggere spesso la traiettoria può essere una spia di perdita di aderenza. Talvolta il problema riguarda sospensioni e assetto, ma gomme vecchie o irregolarmente consumate spesso peggiorano il quadro.

     
  • Rumorosità e vibrazioni
    Un aumento improvviso del rumore di rotolamento o vibrazioni avvertite sul volante a determinate velocità possono essere legate a squilibri di equilibratura, ovalizzazione del pneumatico o usura disomogenea. Recarsi da uno specialista.

     
  • Comportamento sul bagnato
    Se a velocità contenute senti l’auto galleggiare sull’acqua o l’ESP interviene di frequente, è possibile che il battistrada non riesca più a evacuare adeguatamente l’acqua.


Registrare la stabilità sia sul bagnato, sia su neveRegistrare la stabilità sia sul bagnato, sia su neve

Prestare attenzione a questi segnali permette di intervenire per tempo, sostituendo o ruotando gli pneumatici prima che diventino davvero pericolosi. E si sa, prevenire è meglio che curare (vedi anche capitolo successivo).

Come allungare la vita delle gomme

Per mantenere gli pneumatici in efficienza il più a lungo possibile è sufficiente una routine semplice semplice.

Il primo pilastro è il controllo della pressione, da effettuare almeno una volta al mese. Verificare che i valori corrispondano a quelli indicati dal costruttore, possibilmente a gomme fredde.

Un secondo aspetto importante riguarda la convergenza e la geometria dell’assetto. Se noti che le gomme si consumano più da un lato che dall’altro, oppure se l’auto tende a “tirare” leggermente da una parte, un controllo in officina può evitare ulteriori usure anomale e restituire maggiore precisione alla guida.

Per distribuire meglio l’usura tra i vari assi è utile prevedere, quando consentito dal costruttore, una rotazione periodica degli pneumatici. Sulle vetture a trazione anteriore, ad esempio, le gomme davanti si consumano in genere più rapidamente a causa dello sterzo e della trazione. Alternare periodicamente le posizioni permette di sfruttare in modo più omogeneo il battistrada e di rimandare la sostituzione del treno completo.

Anche lo stile di guida incide in modo significativo sulla durata delle gomme. Accelerazioni brusche, frenate violente e ingressi in curva a velocità eccessive aumentano lo stress termico e meccanico sul battistrada. Adotta una guida più fluida, con frenate anticipate e accelerazioni progressive.

Pressione gomme: almeno una volta al mesePressione gomme: almeno una volta al mese

Un’attenzione particolare va infine riservata alla conservazione dei treni non utilizzati, soprattutto se alterni un set estivo e uno invernale. Riporre le gomme in un luogo fresco, asciutto, al riparo dal sole diretto e da fonti di calore preserva l’elasticità della mescola e limita l’invecchiamento precoce. Se possibile, tenere le gomme sollevate da terra e non a diretto contatto con sostanze chimiche o oli.

In definitiva, nella manutenzione ordinaria della vettura la valutazione dello stato degli pneumatici è una voce primaria. intervenire con tempestività in caso di problemi prolungherà la vita del battistrada, col risultato di una maggiore sicurezza, una guida più confortevole, infine – quel che è meglio - un risparmio concreto nel medio periodo.

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Pubblicato da La Redazione, 28/11/2025
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