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Guida ai pneumatici verdi


Avatar di Marco Rocca , il 15/01/14

10 anni fa - Bassa resistenza al rotolamento = consumi ridotti e lunga durata

I pneumatici con bassa resistenza al rotolamento aiutano a ridurre i consumi e le emissioni nocive. Vediamo come funzionano e dove si possono montare.

CONTRO CORRENTE Se da un lato la moda del pneumatico super ribassato non conosce più di tanto crisi, dall’altro, le alternative, figlie dei nostri tempi che vedono l'attenzione rivolta soprattutto alla riduzione dei consumi, sono a loro volta in costante crescita. Stiamo ovviamente parlando dei pneumatici a basso coefficiente d’attrito.

COME FUNZIONANO Appurato da studi dettagliati come circa il 20% del consumo di carburante sia da imputare al rotolamento delle gomme sull'asfalto, è importante ora familiarizzare con il concetto di resistenza al rotolamento. Tutto verte attorno alla dispersione d’energia. Visto che gli pneumatici sono corpi elastici, si deformano a contatto con il terreno. Il risultato? La loro temperatura sale. Più calore uguale maggiore energia dissipata per avanzare e, di conseguenza, consumi di carburante più elevati. Per tirare una riga, maggiore è la resistenza al rotolamento, maggiore è questa dissipazione. Ciò che fanno i pneumatici a basso coefficiente d’attrito è minimizzare questo fattore, a tutto vantaggio dell’avanzamento del veicolo.

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LE DIFFERENZE Ma che cosa cambia rispetto a pneumatici tradizionali? Il segreto sta prima di tutto nel peso, più basso di circa il 15%. A ciò si aggiungono una carcassa e un battistrada che limtano le deformazioni. La cartina di tornasole è la riduzione dei consumi. Al momento dell’acquisto controllate il livello di efficienza della gomma che viene indicato sull’apposita etichetta in una scala da A a G, in cui A esprime la prestazione migliore e G quella peggiore. Tra due livelli di classificazione intercorre una riduzione del consumo di carburante di circa 0,1 l/100 km. Per dare due numeri, una riduzione della resistenza al rotolamento del 10% comporta una diminuzione del consumo di carburante pari all’1,5%. Nel caso del Pirelli P1 Cinturato Verde, per esempio, la diminuzione dell’attrito si attesta sul 25%, con un abbattimento anche del rumore emesso nell’ambiente (-1,5 dB) e nell’abitacolo (-1 dB), valori solo all’apparenza bassi ma che fanno una bella differenza per i timpani. Tra l'altro minori consumi non fanno assolutamente rima con aderenza compromessa, anzi. L’attento studio di progettazione con cui vengono disegnati i battistrada assicura comunque il massimo del grip in ogni condizione, asciutto o bagnato che sia.

DOVE POSSO MONTARLI? I pneumatici a basso coefficiente d’attrito per loro natura nascono per equipaggiare le moderne vetture che fanno del risparmio energetico la prerogativa più importante. Questo spiega come per il Pirelli P1 Cinturato Verde preso come esempio la loro misura che va da un minimo di 14” a un massimo di 16”. Montarli anche sulla vecchia utilitaria di vostra zia non è affatto sbagliato e anzi potrebbe aiutarvi a risparmiare qualcosa in fatto di consumi, senza contare che pneumatici di questo genere sono anche particolarmente longevi. Ad ogni modo, qualsiasi sia la tipologia di gomma che monterete, ricordate sempre di controllare la pressione di gonfiaggio, fattore fondamentale per iniziare a risparmiare e guidare con piacere, in tutta sicurezza.   


Pubblicato da Marco Rocca, 15/01/2014
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