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Come cambia il Double Chevron


Avatar Redazionale , il 25/02/09

15 anni fa -

Effetti tridimensionali con alcuni ricordi del passato. Pensato per diversi tipi di utilizzo, dall'insegna maxiformato ai pochi pixel su un monitor, ecco come cambia lo stemma del casato francese.

TUTTO NUOVO O TUTTO UGUALE? I marchi e i simboli famosi, parte del patrimonio collettivo comune, non si toccano a cuor leggero. O meglio, si aggiornano e cambiano, a volte impercettibilmente a volte di più, in base a tempi, mode e gusti. Come si aggiorna quello Citroën? Più paffuto, modellato e con un notevole effetto "simil3D". Altra costante nei rinnovamenti dei segni distintivi automobilistici degli ultimi tempi, da Fiat a Lancia e Opel.

COLLABORAZIONI Pensato per figurare bene sulle superfici piene delle auto, su quelle plastiche delle insegne, come su quelle cartacee ed elettroniche degli strumenti di comunicazione. Sempre semplice, che ti si stampa in mente quando hai 5 anni se ti piacciono le auto, ma raffinato, che non te lo dimentichi più. Il doppio "gallone" riprende intatte le ricette antiche, come sempre cromato, ma con un andamento dei volumi che riflette la luce in base a come lo si guarda. Con forme plastiche che sembrano modellate dal pieno.

VEDO ROSSO Il nuovo segno distintivo è frutto della collaborazione tra marketing e stile di Casa Citroën con l'agenzia Landor specializzata in branding e design. Gli Chevron liberati dalla cornice guadagnano forza e consistenza comunicativa, insieme a giochi di luce e ombre, mentre il lettering di marca (la scritta Citroën) su un fondo rosso ora più profondo, colore che attira l'attenzione per eccellenza,fa da ponte tra passato e futuro. La soluzione era stata adottata un'altra volta nel corso della storia centenaria.

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CREATIVE TECHNOLOGIE E poi rimane il pay-off "Creative tecnologie" in francese (la frase che chiude i messaggi pubblicitari) spesso importante quanto e più della grafica per rappresentare lo spirito e i valori di riferimento del prodotto in rapporto ai tempi. Anche in questo caso la ricetta mischia grandeur, memoria storica e spirito contemporaneo. La scelta semantica fa riferimento ai valori della fantasia e delle innovazioni tecniche, che in Casa Citroën non sono certo mancate. Mentrela scelta di usare il francese si richiama allo spirito patriottico, forse con un filo di grandeur irrinunciabile per i cugini d'Oltralpe. E in parte si riferisce anche alle specificità associate al saper immaginare auto diverse.

GRANDEUR Anche qui, nel panorama automotive, si confrontano diverse scuole di pensiero: ci sono marchi che "salutano" diversamente a seconda del Paese o del mercato, perfino del prodotto, mentre altri fanno scelte univoche come Citroën, oppure come Volkswagen che da qualche tempo saluta con il suo autorevole quanto teutonico "Das Auto" pure sugli spot tv in onda nei canali regionali italiani, dove prevale il dialetto.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 25/02/2009
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