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Alfa Romeo Giulietta 2016, il test drive


Avatar di Mario Cornicchia , il 29/02/16

8 anni fa - Come è e come va la nuova Alfa Romeo Giulietta: la prova

6 anni sono volati dal lancio della Alfa Romeo Giulietta. Sì, perché gli anni Giulietta li porta davvero bene; un'eccezione per linee così forti che di norma invecchiano rapidamente.

NON È INVECCHIATA Caspita, però, il tempo vola. Sono trascorsi già sei anni dal lancio della Alfa Romeo Giulietta e sono volati. Sì, perché i suoi anni Giulietta li porta davvero bene; un'eccezione per linee così forti che, dopo lo stupore dei primi momenti, in genere invecchiano rapidamente. Anche perché spesso, al restyling di metà ciclo di vita, per rinnovare i designer riempiono la carrozzeria di orpelli e ornamenti pesanti. Per la nuova Giulietta, al contrario, è stata scelta la strada della pulizia, con un restyling davvero leggero. La vera novità è il nuovo motore 1.6 JTDm da 120 cavalli.

LIFTING LEGGERO Se non la si mette di fianco a una prima serie, la Alfa Romeo Giulietta 2016 sembra praticamente uguale. E lo è, anche perché già alla fine del 2013 era stata oggetto di una rinfrescata leggera. Cambia lo scudettone, che diventa più pulito e sostituisce le bacchette orizzontali con una griglia nera a nido d’ape; la bocca sottostante si alleggerisce con un rossetto dark. In coda la scritta centrale in corsivo Giulietta sparisce e lascia il posto a una scritta stampatello, il medesimo lettering di Giulia, sul lato destro del portellone. Per l’abitacolo c’è un nuovo materiale nero spazzolato per la plancia e nuovi sedili sportivi con poggiatesta integrato per l’allestimento Veloce.

DIESEL PER FLOTTE Novità meccanica è il motore 1.6 JTDm da 120 cavalli, abbinabile al cambio a doppia frizione TCT con sei marce. Adotta un sistema common rail di terza generazione e una turbina piccola per 320 Nm di coppia massima a 1.750 giri. I consumi medi dichiarati sono di 3,9 l/100km, emissioni per 103 g/km, velocità massima di 195 km/h e accelerazione 0-100 in 10,2 secondi. Con il cambio automatico a doppia frizione TCT è pronta a diventare una perfetta auto da flotte, a maggior ragione se si sceglie l'allestimento Business, con cerchi da 16”, infotainment U-Connect con schermo da 6,5”, fendinebbia e cruise control.

I MOTORI Al nuovo motore si affiancano quattro propulsori a benzina: le tre versioni del motore 1.4 turbo, con 120, 150 o 170 cavalli e il 1.8 da 240 cavalli. Il 1.4 TB da 120 cv è disponibile anche bifuel abbinato al GPL mentre a gasolio sono disponibili anche due versioni del 2.0 JTDm con 150 e 175 cavalli.  Il cambio TCT è di serie sui due benzina più potenti e sul 2.0 JTDm da 175 cavalli.

GIULIETTA SUPER La novità sta anche nel marketing, con un occhio al passato nella scelta dei nomi degli allestimenti, presi dalla storia Alfa Romeo. Giulietta è la base di partenza che diventa Super o Veloce arricchendo la sua dotazione e le rifiniture. La Super aggiunge climatizzatore automatico bi-zona, cruise control, bracciolo anteriore, cerchi in lega da 17”, fendinebbia, dettagli cromati e sedili in tessuto grigio/nero con logo Alfa Romeo su poggiatesta. Può essere arricchita anche di un Pack Lusso che include sedili in pelle con regolazione in altezza, bracciolo anteriore e posteriore, batticalcagno in alluminio e Uconnect 6.5” Radio Nav o un Pack Veloce, che include la caratterizzazione estetica dell’allestimento Veloce.

GIULIETTA VELOCE Nel caso della Giulietta Veloce il look è marcatamente sportivo ed è disponibile soltanto con il motore 1750 TB da 240 cavalli: fari carbon look come gli interni, filetto rosso sui paraurti come le cuciture all’interno, volante sportivo, sedili sportivi pelle/Alcantara, pedaliera in alluminio, scritta Veloce sui parafanghi, vetri posteriori scuri, sospensioni sportive, minigonne, freni Brembo con pinze rosse (le anteriori a 4 pistoncini) e cerchi da 18 pollici a 5 forelloni. 

PREZZI Venendo al dettaglio economico, i prezzi partono da 22.200 € per il 1.4 turbo benzina; 24.800 € vengono invece richiesti per 1.6 diesel, che salgono a 26.700 se si opta per la versione con cambio TCT a doppia frizione. Per il top di gamma, la Veloce 1.750 TBi 240 CV TCT, il listino è di 34.900 €.

LA SCENA DEL CRIMINE Dopo sei anni torno sul luogo del delitto, il Centro Esperienze di Balocco, per mettere alla prova la Alfa Romeo Giulietta 2016, l’evoluzione della Giulietta che avevo provato sempre qui nel 2010. È il posto magico dove vengono messe alla prova tutte le auto del gruppo FCA, dalle Fiat alle Jeep, dalle Maserati ai pullman IVECO. Una serie di circuiti che riproducono ogni tipo di curve e di condizioni di asfalto che è possibile incontrare sulle strade di tutto il mondo.

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E SEI SUBITO ALFISTA È dal 2010 che non mi siedo su una Giulietta e mi sarei aspettato una posizione di guida più datata. L’escursione del volante in altezza e in profondità non è chilometrica ma, sarà merito dei nuovi sedili, mi basta per trovare una seduta confortevole e ben ancorata sulla nuova Giulietta. Le nuove rifiniture interne, dal nero spazzolato al simil carbonio sono gradevoli e mi pare che anche la sensazione di qualità, salvo alcuni dettagli più nascosti, sia nella media delle concorrenti. Un ambiente piacevole anche per lo stile personale, come deve essere su una Alfa Romeo.

BALOCCO PROVING GROUND Per la prova della Giulietta 2016 ho a disposizione due circuiti: il circuito Alfa, più veloce e pistaiolo, e una delle innumerevoli varianti possibili del circuito Langhe, per l’occasione configurato con curve, dossi, cunette di cui perdo subito il conto distribuiti su 10 chilometri in totale. Un piccolo Nürburgring, tanto che al primo giro ho avuto la sensazione di essermi perso.

GIULIETTA 1750 VELOCE Parto alla grande, con la versione più Alfa della Giulietta 2016, la 1750 TB con cambio doppia frizione TCT in allestimento VELOCE. Scelgo subito la configurazione Dynamic del DNA, più adatta alla pista. Dallo scarico esce un bel rombo, educato ma profondo. E via tra le mille curve del circuito Langhe. Il motore c’è quando tiro le marce e anche quando scelgo una marcia lunga per infilarmi in curva, con una bella spinta ai bassi per tirarmi fuori in uscita. Il cambio doppia frizione TCT si fa apprezzare sia quando uso le palette, sia quando lascio fare tutto a lui. L’assetto è granitico, fermo, anche quando durante il primo giro sottovaluto una delle curve o quando mi trovo una deviazione secca a sinistra subito all’uscita di una curva coperta a destra. Lo sterzo è preciso, non faccio fatica a dire alle ruote anteriori dove infilarsi e la coda non ha mai, e dico mai, reazioni strane che mi mettono in difficoltà. Sulle curve del Langhe mi diverto come un bambino. È tutto talmente solido che vorrei avere freni più granitici, sia nel pedale che vorrei più pronto e pesante, sia nella potenza della frenata.

GIULIETTA 1.4 TB 120CV GPL Dalle stelle alle stalle, dal massimo al minimo. Va beh, penso, dovere di cronaca, faccio un giro anche con la versione più ecologica della Alfa Romeo Giulietta 2016. Pensate che non mi sia divertito? Mi sono divertito talmente tanto che quando sono sceso ho guardato che gomme calzasse (dei 225/45 17, mentre la 1750 TB TCT Veloce monta cerchi da 18”), e ho chiesto al collaudatore se l’assetto fosse uguale. Sembra che la 1750 monti barre antirollio un poco più grandi e ammortizzatori un filo più rigidi. Stesso assetto granitico e fermo, stessa precisione e con qualche chilo in meno la nuova Giulietta GPL è uno spasso sulle curve del circuito Langhe. In pista il motore si fa spremere all’osso, con una curva di coppia sportiva che spinge bene in alto. Il cambio è veloce negli innesti, i rapporti sono lunghi, pensati per consumare poco più che per la pista, e il contagiri sale lentamente ma la spinta è divertente. E, un poco più magra oltre che meno veloce, sembra anche che freni meglio.

GIULIETTA 1.6 JTDm 120CV Dulcis in fundo mi tengo la vera novità della Alfa Romeo Giulietta 2016, il nuovo motore a gasolio da 120 cavalli, abbinato al cambio TCT. Rispetto al 1.4 benzina turbo della versione GPL ha tanta spinta ai bassi regimi e, al confronto con il benzina, sembra impennarsi. Molto meglio nella guida di tutti i giorni, ma in pista il GPL è più divertente, con le marce da tirare all’osso. Il diesel comunque di spinta ne ha tanta, uso marce più lunghe per essere più efficace tra le curve ma è comunque un bel diesel sportivo, decisamente divertente, che non mi fa certo passare il sorriso che mi hanno stampato sulla faccia le due Giulietta che ho provato prima. Anche il peso supplementare del motore a gasolio sulle ruote anteriore è sempre ben gestito dal solito, ineffabile assetto Alfa Romeo. E giù a cannone tra le curve del circuito Langhe anche con la Giulietta 1.6 JTDm da 122 cavalli.

ALFA SOUL Se l’intento era quello di valorizzare l’anima Alfa Romeo della Giulietta nella sua nuova veste 2016, dopo averla messa alla prova tra curve e controcurve direi che l’operazione è perfettamente riuscita non solo nei richiami estetici, ma anche nel sapore di guida.

CIRCUITO ALFA Per la prova del nove mi metto al volante della nuova Giulietta 1750 TB con TCT e la porto sul circuito Alfa, un bel circuito veloce con cordoli e controcordoli. Qui si va forte, dopo il primo giro si arriva alla staccata in fondo al rettilineo sui 230 e un bel pestone sui freni non mette in difficoltà la Giulietta: rimane ferma sui binari, pronta a infilarsi nella curva stretta a sinistra che devo tenere in uscita per prepararmi alla controcurva a destra. È facile andare forte, un po’ di tecnica di guida e la Giulietta è un bel giocattolo divertente che non tradirà mai il suo pilota: per farsi disarcionare è necessario davvero sbagliare tutto.

SU STRADA Ora, direte, ti sei divertito, abbiamo capito che l’assetto della Giulietta è messo a punto a modino, ma come va la nuova Giulietta? Ho la possibilità di provarla soltanto in pista, dove riesco a valutare a fondo i suoi limiti, ma qualche indicazione per la guida di tutti i giorni riesco a ricavarla comunque. Il comfort, per esempio, mi pare di buon livello. Anche oltre i 200 km/h il comfort acustico è di buon livello e l’assetto è reattivo e fermo; saltando tra un cordolo e l’altro, credo che sia piacevole anche sul peggiore pavé milanese. Divertenti sono i motori a benzina e anche il piccolo 1,4 turbo da 120 cavalli, la versione di accesso della nuova Giulietta, è un motore interessante se non siete dei divorachilometri. Il nuovo motore 1.6 JTDm ha una bella spinta ai bassi regimi e mi aspetto che abbia la giusta prontezza per rendere la guida nel traffico piacevole, svelta e senza fatica. Il cambio a doppia frizione TCT è un accessorio da inserire in pole position nella shopping list.


Pubblicato da M. A. Corniche, 29/02/2016
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