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Prova su strada

Nissan 350Z Roadster 2006


Avatar di Mario Cornicchia , il 22/06/06

17 anni fa -

La Zeta passa a una vita di coppia meno focosa ma più solida. Mette su qualche chilo, si ritocca un pochino il look e si apre ancora di più al mondo, addolcendo molto il suo carattere. Senza nulla togliere al sound unico del suo V6.

COM'E' L'erede della Datsun 240Z si aggiorna sostanzialmente nel motore e negli interni e si sdoppia in due versioni, coupé e roadster. Questione di gusti: con o senza tetto è un giocattolo da intenditori.

RELEASE 1.1 Tutta la gamma delle 350Z beneficia dell'aggiornamento alla nuova versione, un aggiornamento meccanico e nelle funzionalità degli interni. Vado subito al sodo: il V6 3.500 ha 20 cavalli in più, da 280 a 300, e la vita di coppia diventa meno focosa, con 363Nm della prima versione contro 353 a 4800 giri dell'attuale, ma più lineare, come capita alla maggior parte delle coppie dopo qualche anno. La velocità è sempre autolimitata a 250 km/h, per lo 0-100 la coupé impiega 5,8 secondi, guadagnando un decimo, con la roadster si perde più tempo guardando il paesaggio, con il cronometro che si ferma a 6,3 secondi.

CAMBIA UN TUBO Le modifiche sono sostanziali, non una banale ritaratura della elettronica di bordo. Cambiano il collettore di aspirazione, più corto e più largo per far respirare meglio il V6, i pistoni, gli alberi a camme, la catena di distribuzione, la pompa dell'olio e le valvole di scarico conquistano la variazione continua della fasatura. Altre parti sono state alleggerite o irrobustite e sul fronte della guida, l'unica modifica riguarda il servosterzo, ora sensibile nel peso alla velocità.

TEMPESTATA DI BRILLANTI Pochi ritocchi all'esterno, con un nuovo paraurti dalla bocca più quadrata come quella di Robert The Robot, nuovi fari bi-xeno e luci in coda tempestate di 42 brillantissimi led. Più importanti le modifiche all'interno, con nuovi vani e cassettini e una nuova plancia pronta ad ospitare, su richiesta, il grande schermo del navigatore satellitare. Rimangono i tre strumentini in alto orientati verso il pilota, ispirati a quelli della progenitrice Datsun 240Z, la grafica degli strumenti rimane sempre un po' gioco-gioco e ai tre manopolini della climatizzazione è stato applicato un bel vestitino in alluminio. Più pulita e più chic la nuova consolle, con materiali anche più morbidi e piacevoli al tatto, ma qualche dettaglio in più vestito di alluminio non avrebbe guastato...

I PREZZI Due livelli di allestimento per le 350Z, Level 1 e Level 2. Di base ci sono l'Abs con Ebd, Esp con controllo di trazione, la dotazione completa di airbag, cerchi in lega da 18", stereo con caricatore frontale per 6Cd, climatizzatore automatico, computer di bordo e fari bi-xeno. I 2500 euro necessari per passare alla seconda schermata portano sedili in pelle regolabili e riscaldabili elettricamente, cruise control e impianto Bose. Per la coupé il prezzo parte da 38.550euro e se volete il tetto in tela servono altri 2800 euro. Il navigatore Gps costa 1800 euro, ma solo per chi è passato al secondo livello.

COME VA Si preannuncia una estate de fuego e Nissan ci fa provare la nuova release della 350Z nella versione con la coppola in tela. Non sono un grande amante delle scoperte e sulle sportive sono rigido: hanno il tetto in lamiera. Nel caso della 350Z, poi, la coda della coupé è decisamente più personale e piacevole di quella della versione senza testa. Ma gusti a parte, rimane in tutto e per tutto una 350Z, anche se mi manca un po' non vedere quella rassicurante barra di irrigidimento posteriore attraverso il lunotto...

ALL'OPERA Se puntate al livello 2 per l'impianto Bose, potete anche farne a meno: la vera musica esce dallo scarico. Su questo punto i tecnici Nissan hanno consumato il diapason per ottenere una taratura del suono che vorrei sentire nell'acustica della Scala di Milano. Eccezionale.Con la roadster, ovviamente, il sound è ancora meno filtrato e più vicino al complesso di ossicini che ci permette di godere di queste belle sensazioni. Se poi seguite vie strette, non perdete una nota. Poche auto hanno un suono così...

UN CUORE GRANDE Alla voce possente corrisponde un grande cuore che spinge sempre e sempre bene fino all'ultimo. Si guida bene nel traffico, si ha sempre spinta quando ci si concede qualche libertà e il cambio, sportivo, da maltrattare un poco e con la leva supercorta, è degno alleato quando la marcia proprio non va più bene. Ma l'allungo del V6 sulle strade miste permette anche di dimenticarsi di cambiare marcia, se l'idea non è quella di scegliere marce più basse per risparmiare i freni Brembo (con quattro pistoncini per le pinze anteriori e due per le posteriori).

PINZE DORATE Nella guida in libertà, i freni l'aiutino lo apprezzano, conla tendenza dopo una serie di curve e controcurve ad avere il pedale che si avvicina sempre di più al tappetino. Almeno è quanto mi è capitato durante la prova, ma la temperatura esterna sulla strada da e per il rifugio Citelli sulle pendici dell'Etna era di 38 bei gradi e il liquido freni non ha gradito molto... Doppia pompata sul pedale e le pinze dorate hanno azzannato sempre bene i dischi.

1-2-X: PAREGGIO Difficile rendere roadster una coupé senza perdere quella bella sensazione di rigidità della scocca. Se chiudete per un attimo gli occhi, magari quando guida qualcun'altro, non vi accorgete che la 350Z è una roadster: tenete una mano sul montante del parabrezza, sulla plancia, tra plancia e portiere o sul volante e non sentirete le solite vibrazioni a budino che molte altre scoperte trasmettono. L'alfabeto di rinforzi funziona egregiamente e il piantone di sterzo in pezzo unico e rinforzato funziona altrettanto bene.

A-E-I-O-U, YPSILON I suoi puntelli la 350Z roadster li nasconde bene sotto la pelle, con una barra di rinforzo a V sotto i sedili che collega entrambi i longheroni e un'altra a forma di A nel frontale collegata a un'altra barra a M (la chiamano Mizuno) davanti ai passaruota posteriori, disegnando una X al centro. Questo alfabeto di barre, unito a irrigidimenti all'intelaiatura delle porte, al tunnel della trasmissione, ai sottoporta e alla cornice del parabrezza costano alla 350Z circa 70 chilogrammi, a cui si aggiungono altri 30 chilogrammi per il movimento del tetto.

PARACADUTE Telaio perfetto, grip da geco anche sull'asfalto scivoloso per antonomasia, quello siciliano, precisione di guida al micron come tutti gli organi di comando: ma a che servono tutti i congegni elettronici per tenerla in strada? Per la 350Z sono davvero l'ultima ratio, per la manovra più sbagliata delle manovre più sbagliate del pilota più inesperto. O per rimediare a una distrazione.



Pubblicato da M.A. Corniche, 22/06/2006
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