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Prova su strada

BMW Serie 2 Gran Tourer


Avatar di Andrea  Rapelli , il 22/06/15

8 anni fa - La Gran Tourer è una monovolume che ama le curve. Guarda il video

Prima monovolume a sette posti della storia dell'Elica, la BMW Serie 2 Gran Tourer va veloce e, tra le curve, riesce quasi a divertire. Con tanto spazio e fino a 7 posti

LA MISSIONE “Andrea, la prossima settimana vai a provare una BMW: sei contento?” Stavo già per baciarmi i gomiti dalla gioia pensando a chissà quale sportiva sui più emozianti circuiti esotici quando, sul più bello, arriva la (ferale) notizia: “sì, la BMW Serie 2 Gran Tourer, la monovolume a 7 posti!”. E ti pareva... Lo sconforto lascia però ben presto il posto alla curiosità: in fin dei conti, per BMW si tratta del primo prodotto del genere nella propria (lunga) storia.

I TEMPI CAMBIANO Non posso fare a meno di pensare che, anche solo una decina d'anni fa, per una BMW così, si sarebbe gridato allo scandalo. Ormai, però, dopo la sorellina Active Tourer, la trazione anteriore – e la carrozzeria da furgoncino del latte – che piaccia o no sono state sdoganate. I tempi cambiano, ragazzi!

MONOVOLUME PREMIUM Gli uomini BMW gongolano affermando che la Serie 2 Gran Tourer è l'unica monovolume premium a 7 posti sul mercato e, in effetti, non posso dar loro torto. Il look, tra l'altro, urla il concetto a gran voce, con un profilo mosso il giusto e una presenza scenica di stampo nobile, sulla falsariga della Active Tourer. Che condivide con la Gran la parte che va dal paraurti frontale al montante A. Da lì in poi, sono due auto diverse.

CHE MISURE In un corpicione lungo 456 cm (+21 cm rispetto alla Active Tourer), largo 180 e alto 161, la BMW Serie 2 Gran Tourer può ospitare fino a 7 passeggeri su tre file di sedili. Le due poltroncine nel bagagliaio, però, oltre ad essere adatte a bimbi e a scomparire nel pianale quando non utilizzate, si pagano a parte (900 euro). Incredibile, se pensate che la 2 GT è più corta di 6 cm rispetto ad una Serie 3 Touring, la capacità del bagagliaio: a seconda delle configurazioni dei sedili, si va dai 545 ai 1.905 litri.

PENSIERI PRATICI La seconda fila – divisa in percentuale 40:20:40scorre fino a 13 cm in senso longitudinale, ha gli schienali regolabili nell'inclinazione e si può ripiegare con una pratica levetta all'imboccatura del vano. Se si sceglie lo schienale del sedile passeggero anteriore ripiegabile a tavolino, si possono caricare oggetti lunghi 2,6 metri. Per non farsi mancare nulla, i tecnici tedeschi hanno previsto perfino uno specifico ripostiglio, sotto il piano di carico, che accoglie la cappelliera quando non è utilizzata.

SEDUTA PER TRE La BMW Serie 2 Gran Tourer ha in testa le famiglie, soprattutto quelle numerose: ragion per cui sulla seconda fila di sedili trovano posto fino a 3 seggiolini universali. Non bastano? Ne entrano altri due in terza fila. A quel punto, rimangono solo due sedute per mamma e papà. I figlioli possono scegliere se giocare sui tavolini ripiegabili stile aereo oppure (una soluzione che per ora è disponibile solo sul mercato tedesco) guardare il cartone animato – rigorosamente scelto dai genitori – sui due iPad installabili dietro ai poggiatesta anteriori.

TRAFFIC JAM Il capitolo tecnologia annovera una pletora di notevoli stregonerie da nerd: oltre ai “classici” sistemi anticollisione e anti investimento pedone o al sistema che chiama i soccorsi in caso di incidente, la chicca vera si chiama Traffic Jam Assistant: tra gli 0 e i 60 km/h, se il navigatore riconosce che siete in autostrada o tangenziale, la Serie 2 GT regola autonomamente velocità e distanza dai veicoli che precedono, agendo anche sul volante. Conditio sine qua non, almeno una mano sulla corona dello sterzo.

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QUI MOTORI La BMW Serie 2 Gran Tourer sfrutta la nuova famiglia di motori montati trasversalmente, sia a tre sia a quattro cilindri, con trazione anteriore o integrale. Al lancio, previsto per il 6 giugno, si potrà scegliere fra 218i da 136 cv e 220i da 192 cv a benzina e fra ben tre unità a gasolio: il tre cilindri 216d da 116 cv (3,9 l/100 km) e i quadricilindrici 218d da 150 cv (4,3 l/100 km) e 220d da 190 cv, solo con trazione integrale xDrive e cambio automatico (4,9 l/100 km). Dall'estate entreranno in squadra anche 216i e 214d – tricilindrici da 102 e 95 cv – e la versione a trazione anteriore del 220d. I cambi automatici? I 3 cilindri possono contare sul 6 marce, i quattro sullo Steptronic da 8 rapporti, con funzione di veleggio in rilascio. Tutti hanno start&stop e omologazione Euro 6.

QUI PREZZI Al momento della stesura del testo i listini non sono ancora disponibili ma posso anticiparvi le cifre d'ingresso nel mondo 2 GT: la BMW Gran Tourer 216i, in arrivo dall'estate, parte da una base di 26.900 euro, che diventano 28.300 per la 214d, 28.550 per la 218i e 29.450 per la 216d. Cinque gli allestimenti: base, Advantage e tre Line (Sport, Luxury, M Sport) a livello crescente di equipaggiamento.

SCATTI MIGLIORABILI Salendo sulla BMW Serie 2 Gran Tourer ho un dejavù: passa un attimo, poi mi accorgo che la plancia è la copia-carbone di quella della Active Tourer. Gli assemblaggi sono curati, anche se qualche materiale dall'aspetto dimesso stona un po'. Ci sono – e questo è un bene – portaoggetti per riporre portafogli e telefono. E, sia in prima sia in seconda fila, c'è spazio da vendere. Nel regolarmi la posizione di guida, tuttavia, scopro che lo schienale (sulla 216d che sto provando) si regola scomodamente a scatti. E il clima automatico non ha i mezzi gradi: su una BMW da 30.000 euro, sono cose che, semplicemente, non ci dovrebbero essere. 

216d Si guida piuttosto alti sulla Serie 2 GT, con i comandi a portata di dito. Solo i montanti anteriori spessi come culatelli danno, negli incroci, un po' di noia. Il tre cilindri della 216d rumoreggia poco in abitacolo, comportandosi sempre con una regolarità e una fluidità esemplari: dai 1.500 giri fino ai 3.000, lui c'è. Anche se le accelerazioni garantite dai 116 cv, inutile nasconderlo, non comprimono mai davvero la schiena al sedile. Le sei marce del cambio manuale, inoltre, entrano un po' ruvidamente.

AMA LE CURVE La BMW Serie 2 Gran Tourer stupirà i papà che amano stringere un volante fra le mani: anche senza assetto regolabile s'inserisce in curva precisa, senza perdersi in inutili mollezze. E la carrozzeria, pure nel misto feroce come quello dei colli piacentini che sto affrontando, rolla e beccheggia poco. Fatto sta che vado via molto veloce e in sicurezza, con poco impegno. Posso contare su un telaio che ha un limite decisamente alto e uno sterzo che fa della precisione la sua arma migliore, anche senza rapporto variabile.

QUESTIONE DI MODALITA' L'assetto standard della 216d affronta buche e asfalto rovinato rimbalzando con una certa facilità, anche se, dal punto di vista sonoro, il timbro è sempre curato. Qualche scossone alle terga, però, ogni tanto arriva. La BMW 220d Gran Tourer Xdrive che provo nel percorso di rientro, invece, con le sospensioni in modalità Comfort ammorbidisce notevolmente la risposta sulle buche. Peccato che, sul manto stradale corrugato, si senta qualche decibel di troppo causato dal rotolamento dei pneumatici "barra 45", calzati su cerchi da 18".

220D XDRIVE Fra le strette curve delle colline piacentine i circa 200 kg in più della 220d xDrive rispetto alla 216d (1.640 vs 1.420 kg) si sentono ma tenuta e sicurezza continuano ad essere (quasi) da auto sportiva. I controlli elettronici sono ben oliati e il loro intervento quasi non si avverte, anche in caso di errori grossolani di guida. Notevoli le prestazioni, garantite dai 190 cv e l'automatico a 8 rapporti, di una dolcezza quasi commovente. Così agghindata, la 2 Gran Tourer può fare tranquillamente le veci di ammiraglia. Anche in montagna, sotto la più fitta delle nevicate.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 22/06/2015
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