Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 si rinnovano. Le due crossover, che fanno parte del segmento Sport Touring – secondo solo a quello delle hyper naked – diventano più mature, più ricche e complete, in scia alla gamma Tracer 9 (qui trovate la prova della versione + con cambio Y-AMT). Scopriamo novità, differenze e come vanno dopo la prova su strada: dai che si va! A no, quello lo dice Dani... scopriamole insieme!
Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025: le novità
Prima di entrare nel vivo della prova vi ricordo che vi abbiamo già raccontato tutte le novità di Tracer 7 2025: le trovate cliccando qui. Il design delle due Tracer 7 non è cambiato molto rispetto al modello precedente, in compenso le due moto sono molto diverse sottopelle, tra ciclistica, elettronica ed ergonomia.
La ciclistica
Alcune delle maggiori novità di Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 sono a carico della ciclistica. Il telaio è stato rivisto e ora è più rigido del 13%, mentre il forcellone è stato allungato di 40 mm – l'interasse è a quota 1.495 mm – con la forcella da 41 mm che è diventata a steli rovesciati. La sospensione anteriore KYB è regolabile in estensione, mentre il mono in precarico e ritorno (130 e 139 mm di escursione). Ai piedi della forcella è montata ora una nuova pinza ad attacco radiale che morde la coppia di dischi da 298 mm, dietro il disco è da 245 mm. Nuovi anche i cerchi in alluminio – ma non si tratta di cerchi con tecnologia SpinForged, in questo caso non necessari, a detta di Yamaha – con pneumatici Michelin Road 6 GT. Le nuove Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT hanno... preso qualche chilo: il loro peso è rispettivamente di 203 kg e 212 kg col pieno da 18 litri (senza borse, che pesano circa 3 kg ciascuna).
L'elettronica
Anche sotto il profilo dell'elettronica le nuove Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 hanno fatto un bel salto in avanti. Come già successo alla MT-07 2025 anche le Tracer guadagnano il comando dell'acceleratore elettronico YCC-T, che si porta dietro anche riding mode YRC – Street, Sport e Custom – con controllo di trazione regolabile su 2 livelli. Ci sono anche un nuovo display TFT da 5'', i nuovi comandi e il cruise control di serie.
L'ergonomia
Le nuove Tracer 7 e Tracer 7 GT condividono la nuova ergonomia, seduta esclusa. Il manubrio è stato alzato di 30 mm ed è ora più largo di 50 mm, mentre la sella è a quota 830 mm per la Tracer 7 e a 845 mm per la Tracer 7 GT. Su entrambe è possibile, con un'operazione semplicissima – ma si deve smontare la sella – alzare la seduta di 20 mm, portando così l'altezza sella rispettivamente a 850 mm e 865 mm.
Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025: differenze
A differenziare Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 ci pensano le colorazioni e la dotazione. La Tracer 7 è disponibile in rosso e nero, la Tracer 7 GT nella classica colorazione delle Yamaha premium, la Icon Performance, oppure in Tech Black. La dotazione della GT è più ricca e comprende un plexi regolabile più alto di 90 mm e più spesso – sulla Tracer 7 è brunito, regolabile – una sella con schiumato più confortevole, cavalletto centrale, pomello di regolazione del precarico del mono, pedane passeggero dotate di gommini e borse rigide capaci di ospitare un casco integrale ciascuna.
Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025: prova
In sella
Il miglioramento di Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 è tangibile a tutto tondo, già dalla posizione di guida. Il nuovo manubrio configura una posizione meno caricata sull’avantreno e più in linea con la crossover che la Tracer 7 è diventata — dalla naked col manubrio alto che era in origine — con la seduta che, nonostante la tipologia di moto, la rende accessibile anche a chi non svetta. Dagli 830 mm infatti le gambe arrivano al terreno praticamente perpendicolari, senza ostacoli, con un serbatoio bello sciancrato nel “punto vita”. Discorso leggermente diverso per la Yamaha Tracer 7 GT con i suoi 845 mm: dai miei 180 cm tocco bene ma non saldamente con tutta la pianta del piede. Ma le differenze tra l’una e l’altra moto sono tutt’altro che finite…
Motore
Il CP2 da 689 cc resta il caposaldo della Yamaha Tracer 7. È diventato Euro 5+ ma non ha perso i suoi numeri e nemmeno il suo carattere: 73,4 CV a 8.750 giri/min e 68 Nm a 6.500 giri/min. Tanta coppia sin da subito, una risposta decisa ma ora decisamente meno brusca che in passato: merito del Ride-By-Wire, l’acceleratore elettronico. Niente on/off e un’ottima risposta anche nella più appuntita mappa Sport. Benissimo anche cambio e frizione, il primo morbido negli innesti, la seconda assistita e dotata di sistema antisaltellamento, di facile gestione nelle manovre da fermo e brava ad assecondare il corposo freno motore del bicilindrico anche nelle scalate più repentine. Peccato il cambio quickshifter, disponibile solo come optional. Il manuale-automatico di Yamaha, Y-AMT? Per ora niente, ma scommetto che col model year 2026 arriverà…
In città
Ecco che le prime differenze di sostanza tra Tracer 7 e Tracer 7 GT arrivano percorrendo i primi metri. La prima fa dell’agilità il suo biglietto da visita: la bilancia è chiara, 203 contro 212 kg — con le valigie andiamo intorno a quota 218 kg — e niente può nascondere questo delta. Attenzione, non è che la GT sia pesante o lenta ad aggredire le curve, ma se mi dite che il vostro utilizzo della moto è 70% città e 30% scampagnata a caccia di misto, non avrei grandi dubbi su quale scegliere. A meno che…
Comfort e sospensioni
Quando si parla di comfort però, Tracer 7 e Tracer 7 GT prendono ancor più due vie differenti. Montano le stesse sospensioni, con le stesse possibilità di regolazione, l’unica differenza è che la GT ha il pomello del precarico, utile, per esempio, per fare la taratura al volo quando si parte per le vacanze belli carichi. Un assetto bilanciato quello delle Tracer 7 2025, con una forcella leggermente tendente al morbido e un mono un po’ più sostenuto (probabilmente per non cedere sotto il “peso” della notevole coppia). Dov’è, quindi, la differenza tra le Yamaha Tracer 7? Nella sella! Sì, quella della GT è più alta — sulla Tracer 7 le gambe sono più rannicchiate — più morbida e riesce a filtrare meglio le asperità, restituendo un comfort maggiore.
Le curve
Ma è quando iniziano le prime curve che le Tracer 7 2025 manifestano la loro maturità. Un avantreno preciso e veloce — merito anche delle Michelin Road 6 GT — un posteriore composto, capace di gestire al meglio l’esuberante coppia del CP2. Il misto lo si può affrontare anche con piglio deciso, molto deciso, non battono ciglio. Le migliorie introdotte tra telaio, forcellone e sospensioni si ritrovano nel misto stretto così come nei curvoni affrontati in velocità o nelle staccate “da qualifica”: la forcella affonda ma composta, l’avantreno segue la linea preciso e si entra in curva belli pimpanti (e piegati). Molto bene la frenata all’anteriore — bene anche l’ABS — mentre il posteriore è un po’ meno vivace di quel che avrei desiderato: dalla crossover Yamaha sotto questo profilo mi sarei aspettato qualcosina in più.
L’autostrada
Tutto cambia quando si va in autostrada. Il parabrezza brunito della Yamaha Tracer 7 punta tutto sull’estetica e, anche tirato tutto su — operazione rapida e facile, anche con una mano e in movimento — la protezione offerta non è da viaggiatrice pura. Toglie l’aria dal busto ma spalle e testa restano esposti al flusso d’aria. Discorso tutto diverso per la Tracer 7 GT che è capace di offrire un comfort decisamente superiore dall’alto dei 9 cm di plexi in più: tutto su l’aria viene deviata verso la metà del casco, mentre le spalle sono al sicuro. Bene, per entrambe, la zona delle gambe: l’aria arriva sulle tibie ma il resto è protetto.
Il passeggero
Durante il test di Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 non abbiamo avuto la possibilità di provare le moto da passeggeri, ma solo di “assaggiarle” da fermo. Bene la posizione delle pedane, basse, per un angolo che non affatica le gambe nemmeno di chi è alto come il sottoscritto. La porzione di sella è buona – migliore il comfort sulla GT, ovviamente – e le maniglie sono posizionate abbastanza bene, solo un po' troppo arretrate. E con i gommini della versione GT, niente paura delle vibrazioni...
Conclusioni: quale scegliere?
Tracer 7 e Tracer 7 GT condividono la tecnica ma non la dotazione. Ora sono moto più mature, la progressione tecnica è tangibile. La prima è una crossover sportiva, agile e divertente, bravissima a disimpegnarsi in città e nel misto, ma meno incline ai lunghi viaggi (nel nostro test abbiamo percorso oltre 270 km). Yamaha Tracer 7 GT, invece, rinuncia a un pelo di brillantezza nel misto stretto per risultare più appagante quando si percorrono più km, strade sconnesse o autostrade (ed è più attenta anche al passeggero).
Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025: data di arrivo e prezzi
Yamaha Tracer 7 e Tracer 7 GT 2025 arrivano in concessionaria a luglio al prezzo di 9.999 euro e 11.499 euro. Un divario di 1.500 euro che sembra, vantaggi alla mano, valere ben di più.