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Nuova Honda Hornet, le opinioni nella prova video


Avatar di Danilo Chissalé , il 23/11/22

1 anno fa - La nuova Hornet non ha nulla a che vedere con il passato... ed è un bene

Agile, leggera, piacevole alla guida e con un motore che da gusto, la nuova Honda Hornet va ben oltre le aspettative. Prova video

Discussa e criticata dai nostalgici della prima versione, la nuova Honda CB750 Hornet - questo il suo nome completo -s’inserisce a pieno merito tra le naked entry level più interessanti. I motivi, andando a vedere la scheda tecnica, si intuiscono al primo colpo: rapporto peso/potenza da record di categoria, buona dotazione elettronica, soluzioni tecniche semplici ma allo stesso tempo efficaci e, anche se non è un dato numerico - la proverbiale qualità Honda. L’ho provata in Spagna, sulle strade di Almeria e dintorni, una banco di prova severo che offre curve lente e veloci, asfalto perfetto ma anche scivoloso sulla costa. Insomma, bando alle ciance e andiamo dritti alle impressioni di guida, ma prima un piccolo ripasso su come è fatta la nuova naked Honda… anche se di lei vi abbiamo detto già tutto qui.

La nuova Honda Hornet 2023 La nuova Honda Hornet 2023

COM’È FATTA

Il gusto è soggettivo, si sa e lo ripeterò fino alla nausea, la Hornet forse non sarà la moto più bella che vedrete circolare per strada (ma la sua antenata lo era?) e magari in Honda potevano optare per una “faccia” diversa da quella della sorellina CB500F, ma con il tempo ho imparato ad apprezzare alcuni dettagli delle sue forme, come il convogliatore dell’aria o quella sua coda che vagamente ricorda le sportive di casa. E poi c’è la qualità Honda, la Hornet è sì una moto semplice ma non per questo il modo in cui è realizzata lascia spazio a critiche, anzi. I materiali non sono certo di pregio, niente titanio o leghe particolari l’unico vezzo è la scritta Hornet sul riser del manubrio

FAMILY FEELING La scelta di riutilizzare alcuni componenti (i fari, ma anche blocchetti e strumentazione) aiuta a contenere i costi per Honda e il prezzo finale all’utente, ma la Hornet non è una moto fatta al risparmio, infatti se si escludono i componenti menzionati sopra il resto è tutto inedito, dal motore bicilindrico alla ciclistica.

Honda CB750 Hornet 2023: il motore Honda CB750 Hornet 2023: il motore

LA MECCANICA IN BREVE Come detto all’interno del telaio a diamante in acciaio non c’è più un 4 in linea bensì il nuovo e compatto bicilindrico parallelo frontemarcia da 92 CV di potenza massima a 9.500 giri/min e 75 Nm di coppia a 7.250 giri/min, i tecnici Honda hanno optato per il manovellismo a 270°, la scelta che ormai va per la maggiore grazie ai vantaggi in termini di erogazione, sound e contenimento delle vibrazioni. Al motore sono accoppiati una frizione antisaltellamento servoassistita e un cambio a 6 rapporti con quickshifter bidirezionale optional (280 euro IVA inclusa).

160, SI VOLA… TRA LE CURVE L’altro aspetto da molti criticato è la misura 160 per lo pneumatico posteriore. Honda ha volutamente preferito questa misura, meno appagante a livello visivo onestamente, per privilegiare l’agilità della moto, favorita anche dal peso contenuto in 190 kg con il pieno di 15,3 litri. Il telaio è stato alleggerito e ottimizzato, anche rispetto a quello della “cugina” CB650R, mentre le sospensioni sono marchiate Showa. All’anteriore la forcella SFF-BP ha steli rovesciati da 41 mm con piastre di sterzo dedicata, al posteriore il mono è regolabile nel precarico. L'impianto frenante della nuova CB750 Hornet 2023 si compone, davanti, di una coppia di dischi da 296 mm con pinze Nissin ad attacco radiale a 4 pistoncini, mentre dietro c'è un disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino.

Honda CB750 Hornet 2023: il display TFT da 5'' Honda CB750 Hornet 2023: il display TFT da 5''

ELETTRONICA Anche nelle entry level l’elettronica è sempre più presente e quella della Hornet è ottima per ricchezza. Per gestire l'elettronica della nuova Hornet c'è un display a colori TFT da 5” ad alta visibilità con 4 differenti modalità di visualizzazione e dotato di connettività HSVCs, che permette di interfacciarsi con lo smartphone attraverso i comandi vocali. Per quanto riguarda la tecnologia che aiuta la guida, sempre utile, rispondono all’appello l’acceleratore elettronico, il controllo di trazione regolabile, così come la risposta del gas e il livello del freno motore, un pacchetto davvero ricco che viene preimpostato da Honda in 3 riding mode Rain, Standard e Sport pi uno User lasciato personalizzabile in base alle proprie esigenze (è anche l’unico in cui è possibile disattivare il controllo di trazione).

COME VA, PREGI E DIFETTI

In azione con la Hornet 2023 In azione con la Hornet 2023

La Hornet è una 750 cc, una cilindrata che inizia a essere importante, ma al contrario di quanto si potrebbe immaginare è piccola e snella, quest’impressione l’ho avuta a EICMA e l’ho confermata in occasione di questo test. Un bel vantaggio, specialmente se si vuole ampliare il bacino d’utenza. La CB750 è una moto alla portata di tutti, lo si intuisce anche dalla scelta di mettere la sella a soli 790 mm da terra e dotarla di un arco al cavallo contenuto. Tradotto? Anche chi è sotto il metro e settanta tocca alla grande e anzi, forse a soffrire sono i più alti a causa della posizione in sella un po’ costretta. Corta e compatta anche nell’ergonomia, dunque, con il manubrio bello vicino al busto e le braccia flesse. Il risultato è una posizione di guida comoda, che permette di controllare la moto con facilità. Cosa avrei migliorato? Tutti i comandi sono facili da raggiungere e da azionare ma la leva regolabile per la frizione è un dettaglio sempre più frequente anche nelle piccole cilindrate.

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UNA VERA HONDA (O QUASI) Ed eccoci al momento più “scontato” di quando si recensisce una Honda: “ci sali sopra e ti sembra di averla sempre guidata per quanto è facile”. In questo caso è vero, ma fino ad un certo punto. Mi spiego, la sveltezza e la reattività sulle prime possono prendere un po’ alla sprovvista, basta un minimo input e la Hornet reagisce, un vitellone come me deve ricalibrare la forza da imprimere ai comandi, ma prese le misure si torna alla normalità, con la sensazione di averla davvero sempre guidata.

CHE GUSTO Se la ciclistica va capita, il motore ti mette subito a tuo agio. Ha carattere, e si nota quando si va sul comando del gas con decisione, con una risposta pronta e vigorosa, ma sa anche essere docile quando si agisce in punta di fioretto: niente on-off (anche nella mappa più sportiva) e zero vibrazioni. Il nuovo bicilindrico, alla faccia di chi rimpiange il quattro in linea, ha coppia a sufficienza per tirarti fuori da una curva anche con una marcia più alta del dovuto e, grazie alla corsa corta, ha anche una buona propensione all’allungo. L’unica, microscopica, pecca è una piccola flessione attorno ai 5.000 giri, ma poco sotto e tanto sopra c’è tutto quello che serve per far godere anche uno smanettone, specialmente con il quickshifter opzionale equipaggiato, proprio come sulla moto in prova.

La Hornet è agilissima La Hornet è agilissima

ALTRO CHE CALABRONE Avete presente quella frase, poi smentita dalla scienza, che dice che il calabrone (Hornet in inglese) non sarebbe in grado di volare? Tutte balle, anche se il calabrone in questione è quello della Casa dell’Ala. Al netto del motore entusiasmante, vero punto di forza di questa naked secondo il mio punto di vista, anche quando ci si vuol concedere qualche pratica funambolica (leggasi impennate), a sorprendermi è stato il modo in cui si comporta tra le curve. A livello tecnico la Hornet non spicca per soluzioni pregiate o ingegneristici voli pindarici, ma all’atto pratico, ovvero fare le curve e farle bene, lei sa il fatto suo. L’agilità è senza alcun dubbio la sua prerogativa, nei pif-paf è sveltissima ma ciò non va a discapito della precisione quando si affronta un bel curvone in quarta piena.

METTIAMO UN FRENO Bene la frenata, convincente per potenza e modulabilità e con un ABS mai troppo invasivo. Più fastidiose, ma solo gli amici che vi seguiranno nella sparata sulla strada da pieghe, le frecce con lampeggio d’emergenza: ad ogni staccata più profonda chi vi sarà in scia verrà allarmato. Tutto sommato è valido anche il controllo di trazione, mai troppo invasivo e, anzi, fin troppo permissivo in mappa Sport (livello 1 d’intervento) dato che lascia sollevare la ruota da terra in prima e seconda marcia… ma poi cambia idea e l’atterraggio non è propriamente morbido. Meglio la mappa User e togliere tutto, ne va della salute di ciò che avete di caro lì sotto.

IL COMPROMESSO Dunque la nuova Hornet nasce per essere la regina della scalata al passo o la prossima moto da pista? No, ma il gusto che da alla guida supera ogni mia più rosea aspettativa. Ovviamente da qualche parte la coperta, corta per antonomasia, lascia scoperto qualcosa. Si chiama compromesso e lo si nota quando si parla di gomme e sospensioni. La taratura di serie di molle e idraulica viene messa un po’ in difficoltà dai miei quasi 100 kg e dal ritmo bello sostenuto tenuto durante la prova, ciò si traduce in trasferimenti marcati (anche con piloti che non sfiorano il quintale), ma va detto che la Hornet “si piega ma non si spezza”, rimanendo precisa anche quando il beccheggio si fa marcato. Altro aspetto che avrei migliorato sono le gomme di primo equipaggiamento. Le Michelin Road 5 equipaggiate sulla moto in prova sono perfette per chi la moto la userà a 360°, dal casa-lavoro al giro nel weekend, ma con qualcosa di più sportivo ma senza esagerare si sarebbero esaltati maggiormente i punti di forza della moto, tra cui la velocità che si riesce a portare a centro curva e la facilità di effettuare delle correzioni, operazioni che con delle gomme che mordono a dovere l’asfalto vengono ancora meglio.

PREZZO E ACCESSORI

La nuova Honda Hornet 2023 sarà pure una settemmezzo ma dopo il test il mio voto in pagella è un bell’otto e mezzo. Giochi di parole a parte, la nuova arrivata in casa Honda amplia davvero il suo bacino d’utenza, avendo tutte le carte in regola per andare d’accordo con donne, neofiti, esperti e motociclisti a tutto tondo. Specialmente per chi la moto la utilizza un po’ per tutto Honda ha messo a punto un bel catalogo accessori che spazia dai semplici abbellimenti estetici fino ad una serie di borse (serbatoio, sella e laterali semi rigide) per affrontare anche qualche viaggio.

COLORI E PREZZI La CB750 Hornet 2023 ha tra i suoi punti di forza anche il rapporto qualità prezzo, tutto ciò che avete letto qui sopra è proposto a 7.990 euro franco concessionario. Quattro le colorazioni: Pearl Glare White con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Graphite Black con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Matte Iridium Gray Metallic, Mat Goldfinch Yellow. Disponibilità a partire da dicembre 2022.

SCHEDA TECNICA

HONDA CB750 HORNET 2023
MOTORE Bicilindrico parallelo, Euro 5
CILINDRATA 755 cc
POTENZA 92 CV a 9.500 giri/min
COPPIA 75 Nm a 7.250 giri/min
PESO 190 kg con il pieno
PREZZO Da 7.990 euro

ABBIGLIAMENTO

Casco Arai RX-7V Replica Suzuki
Giacca Macna Nuclone
Guanti Alpinestars Copper
Jeans Ixon Alex
Scarpe TCX Rush 2 Air


Pubblicato da Danilo Chissalè, 23/11/2022
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Listino Honda CB750 Hornet
Allestimento CV / Kw Prezzo
CB750 Hornet 92 / 67 7.990 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Honda CB750 Hornet visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Honda CB750 Hornet
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