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Prova in pista

In pista con la nuova Ducati SuperSport 950 S. Ecco come va in video


Avatar di Danilo Chissalé , il 23/02/21

3 anni fa - La video prova in pista a Vallelunga con la sportiva stradale Ducati.

La porta d'accesso alle carenate Ducati è la SuperSport 950. L'abbiamo messa alla prova tra i cordoli di Vallelunga. Pregi e difetti

PRIMA SPORTIVA DUCATI Moto per girare il modo a passo svelto e porta d’accesso al mondo delle carenate di Borgo Panigale, questo il doppio compito della nuova Ducati Supersport 950. Nella meccanica e nell’impostazione l’animo sport touring è ancora ben evidente ma ora i richiami alla famiglia Panigale non mancano affatto. Moto universale o crisi d’identità? Tra qualche riga lo scopriremo, nel frattempo vediamo come è fatta… Dai che si va!

LOOK

Ducati Supersport 950 S in azione Ducati Supersport 950 S in azione

Eletta “Miss EICMA 2016” la Supersport 950 si rifà il look prendendo alcuni elementi stilistici direttamente dalla top model di casa, la Ducati Panigale V4. Grazie alle nuove carene acquista più sportività e fluidità delle forme con sfoghi per l’aria calda proveniente dal radiatore che ricordano il doppio estrattore dei modelli Panigale V4. Non solo mera estetica, attorno al design delle nuove carenature c’è anche un fine “nobile”: migliorare il comfort di chi la guida. Il problema del calore proveniente dal motore viene ridotto grazie a un canale aerodinamico che porta aria fresca attorno al pilota. Gli estrattori posteriormente fungono anche da cover estetica e si richiudono sul telaio rimanendo aderenti per accentuare la sensazione di moto stretta sui fianchi. La carena inferiore si estende ora fino al silenziatore laterale celando la meccanica e ricordando visivamente le moto da pista. Completano il quadro Il silenziatore a due uscite sovrapposte che lascia completamente a vista il disegno a “Y” delle razze del cerchio posteriore, impreziosito come quello anteriore.

SGUARDO CATTIVO La parentela stretta con la Panigale la si nota anche nella vista frontale, grazie a un nuovo proiettore full-LED con DRL, che richiama in modo evidente la firma luminosa accigliata della top di gamma. Tutto nuovo anche il cupolino della SuperSport 950, che si collega centralmente al serbatoio portando il colore della carrozzeria fin dentro al cockpit, la protezione aerodinamica è garantita da un plexiglas dal design rinnovato, regolabile in altezza su due posizioni.

MOTORE

Il cuore della SuperSport 950 rimane il bicilindrico Ducati Testastretta 11° da 937 cc, ma grazie a interventi all’impianto di scarico e alla centralina ora ottiene l’omologazione antinquinamento Euro 5. Nonostante ciò, i valori massimi di potenza e coppia si confermano rispettivamente di 110 CV a 9.000 giri/minuto e di 93 Nm a 6.500 giri/minuto. Il punto di forza rimane la coppia, a 3.500 giri/minuto è già disponibile l’80% della coppia massima. Dopo il picco la curva di coppia s’appiattisce, mantenendosi però ad un valore superiore al 90% sino a 9.000 giri/minuto, regime in corrispondenza del quale è erogata la potenza massima di 110 CV. Il bicilindrico Ducati ha intervalli di manutenzione ogni 15.000 Km, o 12 mesi, con controllo gioco valvole ogni 30.000 km.

STRADA O PISTA Da buona Ducati il pacchetto elettronico è di assoluto livello, quasi in linea con quello di una sportiva vera. La novità principale è senz’altro la piattaforma inerziale a 6 assi Bosch, in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto nello spazio. Il suo implemento ha evoluto il pacchetto elettronico della SuperSport 950, costituito da ABS Cornering Bosch, Ducati Traction Control (DTC) EVO, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO e cambio elettronico, di serie a partire dalla versione base. Ognuno di questi parametri varia in base al riding mode selezionato, sulla SuperSport 950 sono 3: Sport, Touring e Urban. Tutti i parametri sono selezionabili attraverso una nuova strumentazione TFT a colori da 4,3 pollici con grafica rinnovata, anch’essa d’ispirazione Panigale.

CICLISTICA

Tra le tante novità della nuova SuperSport 950 c’è spazio anche per la conferma del telaio a traliccio in tubi d’acciaio, che sfrutta il motore come elemento stressato. La configurazione del telaio con motore portante contribuisce ad avere un peso in ordine di marcia di 210 Kg, 1kg in meno rispetto alla prima SuperSport, un risultato non scontato raggiunto affinando alcuni dettagli come la batteria più piccola o il supporto per la strumentazione in materiale plastico anziché di alluminio.

SOSPENSIONI Come sulla vecchia, anche la nuova SuperSport 950 è dotata di sospensioni di altissimo livello, regolabili fin dalla versione base; gioia per gli occhi il forcellone monobraccio in alluminio. All’anteriore c’è una forcella Marzocchi con steli da 43 mm di diametro, completamente regolabile nell’idraulica e nel precarico, al retrotreno, invece, un ammortizzatore Sachs, fissato al cilindro verticale da una parte e al monobraccio dall’altro, con regolazione del precarico molla e del freno idraulico in estensione.

FRENI L’impianto frenante della SuperSport 950 è marchiato Brembo, binomio ormai ultra collaudato quello di Ducati con l’azienda bergamasca. All’anteriore ci sono pinze radiali monoblocco Brembo M4-32 che agiscono su due dischi da 320 mm di diametro, azionate da una pompa radiale auto spurgante Brembo con serbatoio separato e leva regolabile. Al posteriore la SuperSport 950 è dotata di un disco da 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza a due pistoncini. Sempre in tema di binomi inossidabili, i cerchi da 17 pollici sono calzati da pneumatici Pirelli Diablo Rosso III.

ALLESTIMENTO S Per chi non sa dire mai di no – e non si pone limiti di spesa – Ducati propone la Supersport 950 anche in versione S. Le differenze sono principalmente nel comparto sospensioni, con raffinate sospensioni pluriregolabili Öhlins. All’anteriore vi è montata una forcella con steli da 48 mm di diametro, con trattamento TiN per la massima scorrevolezza, e al posteriore un monoammortizzatore Öhlins, completamente regolabile, con serbatoio del gas integrato. L’equipaggiamento ciclistico di entrambe le versioni può essere completato con l’ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile. Ma non solo, la versione S è disponibile in due colorazioni, rossa o bianco opaco. Entrambe possono essere personalizzate attingendo al catalogo accessori e pacchetti Ducati Performance, consentono di configurare la moto sulla base dei propri gusti ed esigenze.

ERGONOMIA

Ducati Supersport 950 S, la prova in pista Ducati Supersport 950 S, la prova in pista

Poco fa vi dicevo dell’attenzione al confort di chi guida, ovviamente anche la sella ha avuto modifiche. Come in passato è realizzata in pezzo unico, ma rispetto alla precedente versione sono cambiate la forma e la spugna di rivestimento. Ora non si è più incastrati all’interno del corpo moto ma si ha maggior libertà di movimento, utile tanto in autostrada, tanto tra i cordoli dell’Autodromo di Vallelunga, scenario scelto da Ducati per il lancio della sua moto.

COMODA MA REDDITIZIA Vi starete chiedendo come mai Ducati abbia scelto la pista al posto di una bella strada di montagna… Inizialmente me lo sono chiesto anche io a dirla tutta, ma poi la risposta l’ho trovata. Anni fa, quando comprai la mia prima moto, avrei potuto scegliere una sportiva preso dalla smania per i semi manubri; poi però ho fatto i conti con i costi delle piste, la fidanzata da trasportare e ho optato per una CBR600F, perfetta per i miei giri su strada e adatta a qualche sgroppata in pista. La Supersport 950 riprende questa filosofia (ovviamente portandola avanti di 20 anni): i semi manubri sono montati sopra la piastra di sterzo, rendendo la rossa… pardon la bianca Ducati, adatta a macinare km su strada senza compromettere l’efficacia nella guida tra i cordoli.

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TRA I CORDOLI

Ducati Supersport 950 S Ducati Supersport 950 S

E tra i cordoli non ci sta affatto male. Con le supersportive sempre più impegnative e specialistiche una moto come la Supersport è perfetta per approcciare il circuito in sella a una Ducati se si è alle prime armi: potenza giusta, ciclistica di livello, peso contenuto e un pacchetto elettronico di livello… e vista da lontano sembra pure una Panigale V4.

FACILE FACILE Il bello delle moto con queste prestazioni è che le curve non ti s’infrangono in faccia come cavalloni con il mare mosso, ma arrivano a velocità “accettabili” permettendoti di rompere il ghiaccio e acclimatarti, proprio come è successo a me oggi per la prima volta tra i cordoli di Vallelunga. La Supersport perdona qualche lungo in staccata quando il punto di riferimento è ancora vago, ti permette di correggere le traiettorie senza scomporsi e se apri il gas troppo presto non ha quella vagonata di coppia che mette in difficoltà gomme ed elettronica… in una parola la definirei propedeutica.

PIÙ LINEARE A proposito di coppia, grazie all’Euro 5 l’erogazione è meno “appuntita” che in passato e l’effetto on-off che era appena presente sulla vecchia Supersport è ora sparito. In una pista “vera” come Vallelunga i 110 CV della Supersport sono a misura d’amatore: sufficienti per divertire senza stancare, i 15/20 minuti di turno in una giornata di prove libere si riescono a portare a termine senza rientrare in pit-lane con la lingua che raschia l’asfalto. Il vantaggio di coppia rispetto ad una 600 supersportiva, poi, permette anche di usare meno il cambio, anche se, ad ogni modo, le marce con il quickshifter entrano bene sia in salita che in scalata, perfino quando si scala in maniera repentina. Bene così.  

TIENE BENE IL ROCK’N ROLL Propedeutica sì, ma se si alza il ritmo non mostra poi troppo il fianco. Certo, ci sono alcuni limiti se si vuole andare veramente forte, le pedane toccano presto e il mordente della frenata è tarato per un utilizzo più stradale che pistaiolo, ma in generale un pilota smaliziato può diversi anche in sella ad una moto non specialistica. Il merito è della ciclistica che fa il suo dovere, le sospensioni sostengono bene e, grazie alle regolazioni, possono essere adattate alla svelta all’utilizzo tra i cordoli agendo sui registri… d’altronde con una coppia di sospensioni Öhlins ci si può giocare parecchio.

TIRIAMO LE SOMME In attesa di provarla su strada, che nonostante tutto rimane il suo habitat ideale, la Supersport si dimostra una moto versatile, capace di portarti a spasso nel mondo reale ma anche di buon passo tra i cordoli. Certo, il cronometro non deve essere un’ossessione, con questi presupposti la Supersport 950 è indicata sia per chi è alle prime armi, sia per chi non vuole investire in una moto solo ad uso pista.

QUANTO COSTA

Il prezzo di listino della Ducati Supersport 950 in versione base attacca a 12.790 euro. Per la versione S in colorazione rossa il prezzo sale fino a 15.550 euro, il bianco della moto in prova costa 230 euro in più: 15.780 euro.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA TECNICA DUCATI SUPERSPORT 950
MOTORE Bicilindrico a V Testastretta
CILINDRATA 937 cc
POTENZA 110 CV a 9.000 giri/min
COPPIA 93 Nm a 6.500 giri/min
PESO 210 kg o.d.m.
PREZZO Da 12.790 euro

ABBIGLIAMENTO

Casco X-lite X-803 RS Ultra Carbon

Tuta Dainese Misano 2 D-air

Guanti Dainese Steel Pro

Stivali Dainese Axial D1


Pubblicato da Danilo Chissalè, 23/02/2021
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