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Ducati Diavel 1260 2019: le opinioni dopo la prova su strada


Avatar di Danilo Chissalé , il 19/03/19

5 anni fa - La Ducati Diavel 2019 cambia profondamente nella sostanza e nel look

La Ducati Diavel 2019 cambia profondamente: fasatura variabile, tanta elettronica e nuovo look. Ecco le opinioni dopo la prova

UNICA Dopo 8 anni di onorato servizio la Ducati Diavel si rinnova nel look e nella sostanza. Gli ingredienti, però, sono ancora quelli che ne hanno sancito il successo: linee muscolose abbinate a potenza da superbike, dotazione ciclistica raffinata, tanta elettronica e quell’inconfondibile “gommone” posteriore da 240 mm di sezione. Descrivendola con una parola… Unica. Scopriamola insieme!

MOSTRA I MUSCOLI Le linee muscolose e l’imponente massa all’anteriore sono un must della Diavel e la nuova Diavel 1260 non rompe la tradizione. Nuovo è il faro a LED con luce DRL a ferro di cavallo così come le coperture del radiatore in alluminio spazzolato, che ospitano le frecce anch’esse a LED, dal design a lama ed effetto tridimensionale. La coda, agile e snella, è caratterizzata dall’inconfondibile pneumatico posteriore da 240 mm mentre i protagonisti della sezione mediana sono il telaio a traliccio ed il nuovo motore da 1262 cc con fasatura variabile DVT (Desmodromic Variable Timing). La qualità percepita è come sempre altissima, così come la cura dei dettagli. Un esempio? La lavorazione della sella che sulla pregiata versione S integra il nome della moto su un fregio metallico.

PROTAGONISTA Il pezzo forte della Diavel 1260 2019 è ovviamente, come facilmente deducibile dal nome, il nuovo motore. Il cuore pulsante è il bicilindrico desmo da 1.262 cc, già apprezzato sulla gamma Multistrada e sulla sorella XDiavel 1260, in grado di erogare 159 cv a 9.500 giri/min e una coppia massima di 129 Nm a 7.500 giri/min.

Ducati Diavel 1260 S 2019 in azione Ducati Diavel 1260 S 2019 in azione

PIÙ PULITO A dar voce al motore ci pensa il nuovo sistema di scarico, dalle timbriche decisamente Made in Borgo Panigale. Gli ingegneri hanno ridisegnato il giro dei tubi per lasciare in bella mostra il motore, stesso trattamento anche per il corpo catalizzatore sapientemente nascosto davanti alla ruota posteriore.

CERVELLONE A comandare i corpi farfallati da 56 mm c’è l’ormai immancabile acceleratore elettronico che permette l’implemento di 3 riding mode. Ma la dotazione elettronica non si ferma certo qui: la piattaforma inerziale a 6 assi Bosch comanda il Ducati Traction Control, l’ABS Cornering e il Ducati Wheelie Control. Il suffisso EVO sta per evoluto, ma anche per evoluzione come quella che gli ingegneri Ducati continuano a fornire ai loro pacchetti elettronici. Senza dimenticare il teppistico (che senso avrebbe altrimenti) Ducati Power Launch per ripartenze dal semaforo in stile MotoGP. Per gestire tutta questa elettronica non può mancare uno scenografico display TFT a colori da 3,5".

TOP LEVEL E la cara e vecchia meccanica? Sulla nuova Diavel non viene certo trascurata, anzi, tutt’altro. Il telaio a traliccio in tubi d’acciaio è stato rivisto e sfrutta il motore come elemento portate, nuovo anche il telaietto reggisella. Sempre il motore funge da alloggiamento per le piastre forgiate in alluminio che abbracciano il forcellone, realizzato con lo stesso materiale. Il reparto ciclistico prevede una forcella da 50 mm accoppiata al mono ammortizzatore pluriregolabile.

LA S Sulla versione S le sospensioni sono le pregiate Ohlins, rigorosamente regolabili, e i cerchi hanno un design specifico a 10 razze. Le due versioni si differenziano anche per l’impianto frenante: pinze Brembo ad attacco radiale all’anteriore che mordono dischi da 320 mm, 265 mm al posteriore su entrambe, la base usa pinze M4.32 sostituite dalle più performanti M50 sulla Diavel 1260 S. La versione top si caratterizza anche per il quickshifter di serie e il sistema di connettività Ducati Multimedia System.

DOTAZIONI E PREZZO La Ducati Diavel 1260 è certamente una moto premium e non fa nulla per nasconderlo. Da fascia premium è anche il prezzo: il listino parte da 19.990 euro per la versione base disponibile nella colorazione Sandstone Grey con telaio nero, la pregiata S costa 22.990 euro e offre due opzioni cromatiche: Sandstone Grey oppure Dark Stealth e Trhilling Black con telaio rosso. Per entrambe c’è poi un ricchissimo catalogo di accessori che include borse laterali, parabrezza, terminali di scarico e componenti ricavati dal pieno.

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IN SELLA L'ergonomia  della Diavel 1260 è pressoché identica a quella del modello precedente, nonché tanto apprezzata dai Diavelisti. Il manubrio è largo il giusto e si protende verso il pilota, la sella - caratterizzata dal nuovo disegno che rende più facili i movimenti in sella - è bassa (78 cm dal suolo) e le pedane sono molto centrali. La triangolazione di questi tre elementi fornisce una posizione attiva ma che non affatica. Ottima l'ergonomia delle leve al manubrio, entrambe regolabili, e la facilità di azionamento di Cruise control e menù multifunzione.

CHE MOTO SEI!? A primo impatto si direbbe che per domare un toro scatenato come la Diavel serva un pilota di egual stazza. Mai affermazione fu più sbagliata. Sì, il peso è importante, oltre 230 kg con i liquidi ma senza pieno (il serbatoio ospita 17 litri di verde), ma grazie al baricentro basso non si avverte.    E non si avverte nemmeno quando, in sella alla Diavel 1260 S, mi lancio sui curvoni spettacolari che uniscono Marbella a Ronda (strada da fare almeno una volta nella vita). Qui, se non si è mai saliti in sella alla Diavel, porsi il seguente quesito è d'obbligo: ma che moto sei?!

APPOGGIO INFINITO La discesa in piega è sorprendente: con un interasse di 1.600 mm e un'inclinazione del cannotto di sterzo di 27° ci si aspetterebbe un dinamismo da autotreno e invece la Diavel è svelta nei cambi di direzione, accompagnata da una stabilità in piega senza paragoni. Per farle chiudere le traiettorie va guidata con astuzia e, se il ritmo si fa alto, anche con un po' di fisico ma d'altronde l'evidenza non si può nascondere... 

Ducati Diavel 1260 S in azione Ducati Diavel 1260 S in azione

APRI TUTTO (SE HAI CORAGGIO) L'effetto wow che ho avuto dalla ciclistica si ripresenta anche con il motore. Ci sarebbe da aspettarselo, essendo già montato su Multistrada e xDiavel eppure, grazie alla taratura diversa di aspirazione e scarico rimango comunque sbalordito: sembra di essere seduti sopra un razzo dell'Apollo13. L'erogazione, come da tradizione mi verrebbe da dire, sotto ai 2.500 giri/Min è ancora brusca ma superata questa soglia ci sono solo aspetti positivi. L'allungo è poderoso fin quasi alla zona rossa (volutamente) praticamente in ogni marcia... Se si ha il coraggio di provarlo. La velocità massima, dove consentito, supera ampiamente i 220 km/h.

ANGELO CUSTODE Per fortuna a tenere a bada cotanta esuberanza c'è una serie di aiuti elettronici praticamente infinita, tutti finemente regolabili. Il Traction control permette di scaricare a terra tutti i cavalli in maniera inavvertibile, solo se la situazione si fa pericolosa interviene severo. Stesso discorso per l'anti impennata o l'ABS, che nei livelli 2 e 3 ha la funzione cornering. 

FRENI OK Ma come sempre il software deve comandare un hardware, che nel caso della Diavel S è al top della categoria. Le sospensioni Ohlins sono regolabili ma personalmente non modificherei mai un Setting che offre il giusto mix tra sportività e comfort, che è proprio l'habitat ideale della Diavel: 4-5 curve a tutto gas per poi ammirare il panorama all'orizzonte. Decisamente promosso anche l'impianto frenante sempre modulabile e con una dose di potenza frenante degna di una supersportiva.

PECCATO PER... Trovarle difetti eclatanti non è affatto facile, anche il rinomato problema surriscaldamento sembra essere stato risolto, almeno in condizioni primaverili, eppure una piccola nota stonata nella sintonia c'è: la risposta del gas nella mappa Touring, che è quella che mi sento di consigliare, è troppo brusca. Il problema si può risolvere settando la risposta del motore su Low, ma voi rinuncereste a 60 CV ? Io no...

IN QUESTO SERVIZIO 

CASCO SCORPION EXO-1400 CARBON Casco integrale realizzato in leggerissima fibra di carbonio, lo Scorpion EXO-1400 Carbon sorprende per leggerezza e comfort. I guanciali sono regolabili tramite dei cuscinetti d’aria per trovare la calzata ideale. Buona la ventilazione, grazie anche alle prese d’aria integrate nella calotta che permettono di gestire i flussi d’aria in maniera modulare. All'interno è presente uno spoiler che riduce l’appannamento, oltre alla rinomata visiera interna Pinlock. Molto pratico il visierino parasole a scomparsa azionabile tramite una leva sul lato sinistro della calotta. Non mancano gli interni sfoderabili e lavabili e la chiusura a doppio anello.

GUANTI TUCANO URBANO CALAMARO  I guanti utilizzati in questa prova sono estivi, ma si sono difesi bene anche dalle temperature rigide di Malaga. Il tessuto è elasticizzato sul dorso, con protezioni CE in ABS sulle nocche. Il palmo della mano è realizzato in pelle bovina, morbida e compatibile all'utilizzo del touch screen. Il polso è realizzato in neoprene con chiusura in velcro.

JEANS TUCANO URBANO GENOVA GAG: Pratico jeans tecnico dal taglio moderno. Il tessuto denim è rinforzato con inserti di fibra aramidica. Sempre in ambito sicurezza ci sono protezioni sulle ginocchia e la predisosizione per quelle sulle anche. Molto pratici gli inserti riflettenti a scomparsa nelle gambe.

GIACCA TUCANO URBANO TOM: Il giubbotto di pelle ovina traforata Tom è ideale in primaveraa estate. La qualità percepità al tatto è eccellente, la lavorazione traforata garantisce buona ventilazione anche nelle giornate più calde. Il taglio alla moda la rende perfetta in ambito urbano/modaiolo. La praticità non manca, tante tasche interne ed esterne di diverse dimensioni e tanti accorgimenti furbi come la protezione della zip salva sarbatoio. Le protezioni su spalle e gomiti assicurano la sicurezza richiesta da un capo tecnico.

SCARPE TCX STREET ACE WATERPROOF BLACK Sneaker dal taglio alto realizzate in pelle pieno fiore con inserti in pelle scamosciata, calzano comodamente al piede e non infastidiscono, anche dopo diverese ore di utilizzo, grazie al sistema CFS (Comfort Fit System) che riproduce fedelmente l’anatomia del piede, conferendo così al prodotto un elevatissimo grado di comfort. La fodera interna è waterproof è l'ideale nelle giornate con meteo inclemente. La sicurezza è garantita dalle protezioni su malleoli, punte e talloni.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 19/03/2019
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