Logo MotorBox
Day by Day

In viaggio con la nuova Triumph Tiger 1200 GT Pro, pregi e difetti


Avatar di Danilo Chissalé , il 29/12/22

1 anno fa - In sella alla Triumph Tiger 1200 GT Pro, ecco come se l'è cavata

Triumph Tiger 1200 GT Pro: pregi e difetti dopo la prova
Tra le Tiger 1200 è la più indicata per affrontare un weekend fuoriporta all'insegna del confort ma anche del piacere di guida

Fa freddissimo in questi giorni e visto che le bollette del gas sono care quanto gli orologi che Totti e Blasi si contendono a colpi di post sui social per alzare di qualche grado la temperatura, almeno con la mente, vi riporto a fine maggio, raccontandovi come la Triumph Tiger 1200 GT Pro sia riuscita a soddisfare la mia voglia di un weekend al mare in dolce compagnia. Autostrada, statale e qualche bella piega, insomma tutto ciò che si chiede ad una moderna maxi enduro. Via con il flashback.

COM’È FATTA

La Triumph Tiger 1200 GT Pro è arrivata in redazione per partecipare alla comparativa Maxi Enduro 2022 con aspettative altissime su di sé, anche a causa della rivoluzione messa in atto dai tecnici della Casa di Hinckley per competere con rivali agguerritissime. Rispetto alla precedente generazione, la nuova Tiger 1200 sembra aver fatto preparazione atletica con uno di quei guru del fitness: ha perso peso (-25 kg, ora sono 240 ODM) alleggerendo il telaio e il resto della meccanica, migliorato la ciclistica con un nuovo forcellone con trasmissione a cardano Tri-Link e ha rinvigorito il motore. Il “Triple” è sempre al suo posto, ma ha cambiato le sue logiche di funzionamento, con un nuovo albero a gomiti e scoppi irregolari che lo rendono più simile nel comportamento a un bicilindrico. 150 CV a 9.000 giri/min e 130 Nm a 7.000 giri/min sono numeri di tutto rispetto, che non le fanno temere il confronto con le rivali, almeno sulla carta.

CONTAMINAZIONE Nonostante l’evidente contaminazione “adventure”, come lasciano intendere la lunga escursione delle sospensioni semi attive Showa – 200 mm sia davanti sia dietro – e la ruota posteriore da 18 pollici, la versione GT rimane comunque una provetta Globetrotter, rimanendo fedele al cerchio in lega leggera da 19 pollici all’anteriore, l’opzione a raggi, infatti, è prevista solo per le versioni Rally.

ALLESTIMENTO TOP L'allestimento è di altissimo livello, di serie ci sono cruise control, manopole riscaldabili, il quickshifter bidirezionale, l’Hill Hold Assist per fermarsi in salita e le luci full LED con funzione cornering, abbinate a una coppia di faretti LED ausiliari, oltre ai riding mode aggiuntivi Rider (che permette di regolare i parametri individualmente) e Off-road. Peccato che il radar sia disponibile solo sulla versione Explorer, quella con serbatoio XL da 30 litri, e che funzioni “solamente” per il Blind Spot Detection e non per il cruise control adattivo, una chicca che da quando ho provato per la prima volta trovo molto utile, specialmente quando dalla meta mi separano diverse ore di autostrada.

QUALITÀ, UN MUST Il tutto è confezionato… coi fiocchi. In Triumph le moto le sanno fare bene e anche la Tiger 1200, da buona ammiraglia, non è affatto da meno. Curata nei dettagli e pratica nella gran parte delle soluzioni, come il plexiglass regolabile facilmente in movimento, i flussi d’aria calda provenienti dai radiatori indirizzati lontano dal guidatore o la funzione automatica per la regolazione del precarico. Cosa avrei cambiato? Beh chi viaggia spesso a pieno carico lo sa, il cavalletto centrale deve essere facile da azionare e quello della Tiger 1200 non è tra i più facili, inoltre, peccato che per le borse laterali servano ancora i telaietti aggiuntivi, alcune competitor risparmiano peso (e migliorano l'estetica) con dei supporti integrati direttamente nella coda della moto.

COME VA

VEDI ANCHE



A Milano a fine maggio il caldo era già insopportabile o quasi, le maxi enduro con i loro motoroni “strozzati” dai catalizzatori scaldano, ma la Tiger no, un bel vantaggio se si rimane in coda per i soliti lavori autostradali. Il mio viaggio verso la Liguria non poteva iniziare in modo migliore, quello della mia passeggera invece sì, per arrivare al posto designato ha dovuto issarsi con una scala a pioli. Battute a parte, il posto dedicato al passeggero è comodo e dall’ergonomia ben riuscita, peccato sia davvero moto alto da terra e con le borse laterali montate l’operazione si fa ancora più complicata.  

CONFORTEVOLE Quando si sta tante ore in sella avere l’ergonomia corretta è fondamentale, sulla Triumph Tiger 1200 GT Pro mi sono trovato a mio agio fin da subito. La posizione di guida è dominante sull’asfalto con un leggero carico verso l’anteriore, scarica la schiena e a beneficiarne sono le terga, accolte da una sella sostenuta ma non scomoda, anzi. Con il parabrezza “tutto su” anche io che sono di stazza importante sono stato ben al riparo, meno il passeggero dato che tra le due sedute c’è un bel dislivello: se il vostro ospite supera il metro e settantacinque di aria ne arriva, al di sotto di questa soglia chi guida riesce a schermare un po’ i flussi. Con il cruise control inserito – peccato non fosse adattivo – ho divorato alla svelta l’autostrada nel confort assoluto… o quasi. Infatti a velocità poco sopra i 130 km/h le vibrazioni al manubrio tendono a far intorpidire le dita.

MOTORE DOUBLE FACE Abbandonata l’autostrada ho imboccato delle statali tempestate da autovelox (si ringraziano gli amministratori locali che li imboscano manco fossero i vietcong nella foresta pluviale), gioco forza l’andatura è stata turistica. In questa condizione ho potuto apprezzare una caratteristica del nuovo “Triple” della Tiger 1200. Infatti, nonostante i numeri della scheda tecnica facciano pensare ad un motore esplosivo, nella prima parte del contagiri la risposta del gas anche nei riding mode più sportivi è sempre molto fluida e lineare, quelli dall'animo più ''belligerante'' potranno rimanere un po' delusi, ma per un utilizzo turistico i vantaggi sono evidenti. A ringraziarvi sarà il passeggero, che non viene sbatacchiatto il tuorlo dell'uovo per fare la maionese. Dunque, finché l’andatura è quella turistica non viene da chiedere nulla di più, ma se si vuol arrivare alla svelta in spiaggia per non farsi soffiare l’ultimo ombrellone bisogna dar gas a due mani. Fino ai 6.000 giri minuto c’è quasi la sensazione che le manchi un pizzico di grinta, ma superata questa soglia di birra ce n’è in abbondanza, con il sound che si fa più coinvolgente. Il quickhifter di serie mi ha convinto, preciso e rapido nelle cambiate, sia a salire, sia a scendere di rapporto. Tutto sommato la Tiger 1200 non è nemmeno così assetata, il dato riportato dalla strumentazione è incoraggiante: 5,4 l/100 km, non male per un motore da 1.200 cc.

CURVE A ME! Dopo tanto pellegrinar… le curve! Mappa sport e sospensioni tarate per offrire maggior supporto e e la Tiger da tappeto volate, capace di assorbire in maniera più soddisfacente ogni asperità, si trasforma in una insospettabile divora curve. Infatti, nonostante le dimensioni da maxi, il modo in cui affronta le curve è stata una piacevole sorpresa. Il peso in meno le ha giovato, tra le curve si avverte giusto il baricentro un po’ alto, specialmente con passeggero e bagagli, ma ho apprezzato molto l’avantreno preciso nel mantenere la traiettoria impostata con tanta sicurezza trasmessa a chi guida. La dinamica è genuina e, se ci si fa prendere la mano, con la mappa Sport e le sospensioni più sostenute, ci si diverte quasi come in sella ad una naked. Al posteriore la situazione non è troppo diversa: il monoammortizzatore filtra bene le asperità e quando si affonda sul gas sostiene a dovere. Bene anche il grip, sia all’anteriore, sia al posteriore nonostante i “soli” 150 mm di sezione dello pneumatico. Ineccepibile la frenata, potenza e modulabilità sono decisamente a livello delle prestazioni, così come i vari aiuti elettronici (ABS, Traction control e Triumph Shift Assist). Arrivare al mare con un bel sorriso stampato sui denti – e prima di ogni altro automobilista – è una bellissima sensazione. Ora tuffo a bomba!

PREZZO E CONCLUSIONI

Questo il racconto di un weekend in sella alla nuova Tiger 1200, che non sarà la migliore in termini assoluti, ma ha dalla sua tanti punti di forza. I consumi, ad esempio, il calore che non preoccupa nemmeno il passeggero (nonostante il terminale passi nei suoi paraggi) e una buona dinamica di guida. Tra questi aggiungerei anche il prezzo, a 21.700 euro si ha praticamente tutto quel che serve per spassarsela, rimangono tra gli optional giusto le borse e le sedute riscaldate come accessori utili al turismo.

SCHEDA TECNICA

TRIUMPH TIGER 1200 GT 2022
MOTORE Tre cilindri T-Plane, Euro 5
CILINDRATA 1.166 cc
POTENZA 150 CV a 9.000 giri/min
COPPIA 130 Nm a 7.000 giri/min
PESO  240 kg o.d.m
PREZZO da 21.700 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 29/12/2022
Gallery
Listino Triumph Tiger 1200
Allestimento CV / Kw Prezzo
Tiger 1200 GT 150 / 110 19.795 €
Tiger 1200 GT Pro 150 / 110 22.195 €
Tiger 1200 Rally Pro 150 / 110 23.195 €
Tiger 1200 GT Explorer 150 / 110 23.955 €
Tiger 1200 Rally Explorer 150 / 110 25.095 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Triumph Tiger 1200 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Triumph Tiger 1200
Vedi anche