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Test Ride

Una settimana con la BMW R 1250 R: la naked (quasi) perfetta


Avatar di Emanuele Colombo , il 25/09/19

4 anni fa - Test BMW R 1250 R 2019: prova, prezzi, pregi, difetti, scheda tecnica

In sella alla BMW R 1250 R: pregi e difetti della naked bavarese

Missione: trovare un difetto alla BMW R 1250 R. Dopo una settimana di prova su strada vi diciamo che...

UNA RICETTA DI SICURO SUCCESSO Lo dico subito, in genere non amo questo genere di moto: non mi emozionano. Eppure della nuova BMW R 1250 R, dopo la prova su strada, non posso che parlare bene. Molto bene. Per quanto mi sforzi di cercare il pelo nell'uovo non riesco a trovarle un difetto. La ricetta, dopotutto, è semplice e di sicuro successo: prendere il bicilindrico boxer con sistema ShiftCam per fasatura e alzata delle valvole variabili già visto sulle ultime GS e montarlo in una moto più compatta e meno intimidatoria. Voila!

ANCORA MIGLIORATA Il risultato è ancora migliore di quanto le più rosee speranze potessero lasciar immaginare. La naked BMW R 1250 R 2019 è una moto dalla messa a punto ancora più precisa e raffinata delle pur ottime enduro della casa bavarese. Un dettaglio su tutti è la fluidità sopraffina della trasmissione, che permette passaggi di marcia incredibilmente vellutati tanto nell'utilizzo prettamente manuale quanto sfruttando il cambio elettronico quickshifter che permette di effettuare la manovra senza usare la frizione. Rispetto alle GS che ho provato in passato, il salto di qualità è assolutamente tangibile e salta subito agli occhi. Ma andiamo con ordine.

LA POSIZIONE IN SELLA Inforcando la nuova naked BMW non ho un impatto molto emozionante. Il rapporto tra sella, manubrio e pedane determina una posizione di guida piuttosto infossata: “molto inserita nel corpo macchina”, direbbe chi parla bene. Posizione comodissima, per carità, ma se volevo starmene in poltrona potevo farlo anche a casa mia. O no? Forse no, dopotutto. Metto in moto e il bicilindrico sussurra appena, ma quando mi metto in movimento lo scarico Akrapovic comincia a scoppiettare con toni piacevolmente vivaci.

Lo scarico Akrapovic con terminale in carbonio Lo scarico Akrapovic con terminale in carbonio

CAPITOLO COMFORT Nel traffico la guida è morbida e facilissima, complice il raggio di sterzo molto contenuto. Sto utilizzando la mappatura motore Road e in questo contesto, decisamente, la BMW R 1250 R svetta. Sembra quasi uno scooter. Sta comodo il passeggero, che gode di una sella ampia e ben distanziata dalle pedane, con maniglie ben posizionate per aggrapparsi. Gli ammortizzatori gestiti dal sistema Dynamic ESA opzionali non hanno difficoltà a gestire il carico aggiuntivo, infondendo sicurezza.

SOSPENSIONI ATTIVE L'esperienza di guida della BMW R 1250 R, vale la pena di sottolinearlo, vede il motore assoluto protagonista: con tutta probabilità il più elastico oggi sul mercato, ma anche il resto della meccanica concorre a una qualità di marcia di altissimo livello. Le sospensioni semiattive, per esempio, assorbono benissimo il pavé e tutta la ciclistica sembra decisamente sapere il fatto suo.

FUORI CITTÀ Ne ho conferma uscendo dalla città, dove posso alzare un po' il ritmo e incontrare qualche curva famigliare. Al crescere della velocità l'avantreno comincia a lavorare sodo per dimostrarmi tutto il suo ottimo rigore in traiettoria e trasmettermi un gran feeling: la gita domenicale sui passi si preannuncia davvero gustosa. Che ne dite di fare un piccolo salto temporale e correre subito alla scampagnata di cui sopra?

Il frontale della BMW R 1250 R 2019: nullo il riparo aerodinamico Il frontale della BMW R 1250 R 2019: nullo il riparo aerodinamico

IN AUTOSTRADA Parto la domenica di buon mattino e il primo tratto è di autostrada. Qui la BMW R 1250 R fa valere la comodità del Cruise Control, che mi aiuta a tenere più agevolmente la velocità codice, con l'obbligo di non distrarmi, visto che a differenza delle auto non ha un radar per rendere il sistema adattivo. Nullo il riparo aerodinamico, ma da una naked non lo si può certo pretendere. Nulle anche le vibrazioni del motore Boxer, a tutto vantaggio del comfort.

LA SCHEDA TECNICA Lasciata l'autostrada per le curve, viene spontaneo assumere uno stile di guida rotondo e raccordato. Passando dalla modalità di guida Road (di serie con la Rain) alle Dynamic e Dynamic Pro (opzionali) l'acceleratore si fa più pronto (e l'assetto avvertibilmente più sostenuto) ma conviene sempre giocare più con la coppia che con la potenza pura. Il Boxer da 136 CV e 143 Nm a 6.250 giri mostra i muscoli a qualunque regime e andatura, ma non è fatto per girare alto: la zona rossa inizia a 9.000 giri e a tirargli il collo non è difficile trovarsi al limitatore senza volerlo.

NEL MISTO La sella opzionale Saddle Brown dell'esemplare in prova è una meraviglia: comoda nell'imbottitura, trattiene bene nelle accelerazioni più intense, ma è anche scorrevole e agevola non poco gli spostamenti del fondoschiena nella guida impegnata. Alzando troppo il ritmo nei cambi di direzione, però, comincia a sentirsi il peso della moto, pari a 239 kg in ordine di marcia, che rende un po' faticoso sbatacchiare la moto di qua e di la. Molto meglio curare la scorrevolezza a centro curva, potendo contare anche su un'ottima stabilità che consente sempre ampi margini di correzione: occorre rallentare a moto piegata? La R 1250 R non fa un plissé, con la rassicurante presenza del controllo elettronico di stabilità ASC di serie, sempre pronto a intervenire.

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I CONSUMI REALI Ottima comunque la frenata tanto per mordente quanto per feeling: non per niente è firmata Brembo, con dischi anteriori da 320 mm morsi da pinze ad attacco radiale e un disco posteriore da 276 mm a equilibrare la staccata. I consumi? Come al solito dipendono molto dallo stile di guida, ma dopo alcune settimane di uso promiscuo, in cui mi sono alternato alla guida con il collega Danilo, la media registrata dal computer di bordo è stata di 5,8 l/100 km.

PREZZI E ACCESSORI Quanto mi costa tutto cio? Basta un'occhiata al configuratore della BMW R 1250 R per capire che il prezzo base di 15.100 euro finisce per essere facilmente superato. Basta la verniciatura Option 719 Stardust metallic dell'esemplare in prova per aggiungere 990 euro al conto. Il pacchetto Comfort, che include le manopole riscaldabili, sono altri 570 euro, a cui vanno sommati i 1.060 euro del pacchetto Dynamic (riding mode aggiuntivi, ABS Pro efficace anche in piega, cambio con Shift Assistant Pro per cambiare senza frizione e controllo di trazione dinamico DTC) e i 1.700 euro del pacchetto Touring, con cruise control, Dynamic ESA e sistema Keyless.

LA LISTA CONTINUA Basta? Non ancora: se volete una moto proprio come quella in prova servono altri 220 euro per la sella Saddle Brown bicolore e 370 euro per la chiamata automatica di emergenza. E 890 euro per lo scarico sportivo in titanio con terminale in carbonio Akrapovic. Il totalone si avvicina a 21.000 euro. E in tutto questo non è compreso – né è affatto disponibile – la fanaleria full led. Vuoi vedere che un difettuccio (piccolo piccolo), alla fine, l'ho trovato?

ABBIGLIAMENTO

IL casco della prova: Scorpion Exo-Tech IL casco della prova: Scorpion Exo-TechCASCO SCORPION EXO-TECH In un mare di caschi tutti uguali lo Scorpion Exo-Tech cattura subito lo sguardo con il suo look iper aggressivo: merito del profilo posteriore, che integra un vistoso spoiler, ma anche della finitura simil-carbonio dal pregevolissimo effetto decorativo. La mentoniera dispone dell'innovativo sistema Flip-Back, che consente di ribaltarla dietro la nuca e dona all'Exo-Tech la doppia omologazione: jet e integrale insieme. Un sistema comodo da utilizzare: basta premere con il pollice il pulsante sotto la mentoniera per poterla ribaltare in un sol colpo e senza che questa vada a interferire con gli occhiali, ho verificato. Durante l'operazione la visiera principale, dotato di sistema antiappannamento Pinlock, si solleva ma rimane sul davanti e non manca la lente da sole estraibile con un meccanismo a cursore sul fianco sinistro della calotta. Buona la calzabilità e la visierina parasole è molto protettiva, ma il peso è un po' elevato: parliamo di 1.700 grammi. Ma si tratta di un casco in policarbonato, dopotutto.

GIACCA REV’IT! SAND URBAN Stile e tecnologia si fondono in questa giacca, che reinterpreta il look dei capospalla per i viaggi, ma in chiave Urban. La fodera termica e la membrana Hydratex consentono un utilizzo della Rev’it Sand Urban in quasi tutte le stagioni e sono facilmente rimovibili. Indossando questa giacca ci si sente immediatamente a proprio agio. Sensazione garantita dalla presenza delle cinghiette di regolazione su fianchi, avambracci e polsi, che permettono di adattare la vestibilità della giacca al proprio corpo. In questo modo avrete un capo sempre adatto alla posizione in sella oppure da usare per il tempo libero. Le protezioni Seesmart di livello 1 su spalle e gomiti assicurano una buona protezione complessiva in caso di caduta mantenendo dimensioni compatte e assicurando un’ottima vestibilità. Le numerose tasche permettono di trasportare tutti gli oggetti di primo uso come portafoglio, cellulare e chiavi di casa, inoltre le cerniere sul petto assicurano la massima ventilazione del corpo una volta aperte. La doppia cerniera di connessione consente, infine, di unire la giacca a qualsiasi pantalone Rev’it! oppure ai jeans quando si usa la cintura Safeway.

Giacca, guanti, jeans, scarpe: l'abbigliamento della prova Giacca, guanti, jeans, scarpe: l'abbigliamento della prova

GUANTI REV’IT! SAND 3 I guanti Sand 3 offrono il confort di un leggero guanto estivo alla protezione di un modello più tecnico e pesante. Le nocche ventilate in TPR flessibile sulle dita e le aree dei pollici permettono la massima mobilità, per stringere fra le mani le manopole, oppure pizzicare la leva dei freni o della frizione. Usati per tutta la giornata di prove e foto, si sono rivelati davvero confortevoli e non hanno fatto sudare le mani, nonostante la temperatura estiva durante lo shooting fotografico. Il PWR shield sul palmo della mano incrementa la resistenza all’abrasione in caso di caduta, mentre uno slider in materiale antiurto TPR posizionato sul palmo assicura la massima protezione della mano nel caso di una sfortunata caduta dalla moto o dallo scooter.

JEANS REV’IT! MOTO I jeans Moto sono realizzati in Cordura Denim con triple cuciture e disponibili in colore nero. I punti strategici elasticizzati assicurano la massima vestibilità e una grande libertà di movimento quando si guida la moto. Mentre le protezioni Seesmart di livello 1 su seduta, fianchi (opzionali) e ginocchia garantiscono una buona protezione in caso di impatti. Questi jeans rappresentano il giusto compromesso fra uso motociclistico e per il tempo libero perché uniscono la vestibilità e la protezione di un capo in pelle al piacere di indossare un pantalone confortevole. Disponibili in colore nero.

SCARPE DAINESE STREET BIKER D-WP Questa scarpa è un perfetto esempio di urban style unito alla sicurezza offerta da un capo certificato CE – Cat II. La Dainese Street Biker D-WP è impermeabile e traspirante e dotata di paramalleoli in nylon. Grazie al suo stile alla moda è indossabile per ogni occasione informale, dal giro in moto, all’aperitivo con gli amici, alla semplice camminata in centro. Molto bella e resistente ai maltrattamenti la pelle bovina scamosciata della tomaia abbinata agli inserti in tessuto ad alta resistenza e al robusto tallone in nylon. Mentre la suola in gomma garantisce un perfetto grip con le pedane della moto o degli scooter. La scarpa Dainese si è rivelata una compagna affidabile e confortevole durante la nostra lunga comparativa in città a bordo degli scooter 300.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 25/09/2019
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Listino BMW R 1250 R
Allestimento CV / Kw Prezzo
R 1250 R 136 / 100 16.480 €

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Scheda, prezzi e dotazioni BMW R 1250 R
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