Come pronosticato, eccola qui, a EICMA, Yamaha R7 2026, la supersportiva di media cilindrata che – pur mantenendo accessibilità – eleva standard e tecnologie.
Obiettivo dichiarato: offrire prestazioni superiori, maggiore affidabilità e una guida più coinvolgente e fiduciosa rispetto al passato. Passiamo le novità ai raggi X.
Heritage e collocazione
La R7 si inserisce nella prestigiosa famiglia R-Series, che fin dalla prima R1 del 1998 ha segnato svolte significative nel mondo delle supersportive.
Con la R7 introdotta nel 2021 grazie al motore CP2 da 689 cc, Yamaha ha voluto rivolgersi a un pubblico più giovane proponendo una sportiva ispirata alle corse, ma più fruibile su strada.
Questa nuova versione 2026 ne accentua l’evoluzione, per rimanere al passo di una categoria, quella delle supersport di media cilindrata, che si fa sempre più tecnica.
Elettronica avanzata per tutti
Uno degli elementi distintivi della R7 2026 è la presenza di un’IMU a 6 assi, ereditata dalla R1, che misura accelerazioni e movimenti in tutte le direzioni.
Questi dati vengono trasmessi in tempo reale alla centralina per governare una suite completa di ausili elettronici: controllo trazione (TCS) regolabile su più livelli, controllo della stabilità laterale (SCS), gestione dell’impennata (LIF), sistema di frenata avanzato (BC), freno motore variabile (EBM), regolatore dello slittamento posteriore (BSR) e launch control (LC) per partenze da pista.

L’acceleratore elettronico Y-CCT (Yamaha Chip Controlled-Throttle) assicura una erogazione fluida e lineare, accompagnata da tre modalità di potenza preimpostate. In tutto questo, il pilota può selezionare tre modalità (SPORT, STREET, RAIN) oppure personalizzarne due tramite l’app MyRide, dando grande versatilità d’uso tra strada e pista.
Cambio, frizione e trasmissione
La R7 2026 introduce un quick-shifter di terza generazione (QSS) che consente cambiate ascendenti e discendenti senza frizione, grazie a due modalità selezionabili.
Inoltre, la configurazione dell’ingranaggio è stata rivista: dentatura da 1ª a 3ª aumentata, angoli dalle 4ª alla 6ª modificati, per cambi più rapidi e morbidi, riducendo le sollecitazioni sull’acceleratore e migliorando la continuità della guida.
Telaio, sospensioni e maneggevolezza
L’intero telaio della R7 è stato rielaborato: tubi in acciaio con diametro e spessore rivisti, piastre in acciaio nel supporto centrale, nuovo forcellone, piastre di sterzo più leggere e forcella rovesciata da 41 mm alleggerita di circa 350 g.

Il risultato: rigidità torsionale, longitudinale e laterale incrementate, senza aumento di peso; maggiore stabilità e feedback più nitido.
I cerchi Yamaha SpinForged montano pneumatici Bridgestone Battlax Hypersport S23, riducendo inerzia ruota e migliorando la precisione.
Tutto ciò contribuisce a una guida più agile, diretta, con minore beccheggio e maggiore controllo, tanto su strada quanto in pista.
Ergonomia e postura pilota
La posizione di guida della R7 è stata rivista per aumentare comfort e reintegrare l’anima sportiva.
Il manubrio è stato riposizionato, il serbatoio ridisegnato per consentire maggiore libertà di movimento in sella.
L’altezza della sella è stata abbassata di 5 mm (da 835 mm a 830 mm) per facilitare l’accesso. Le pedane derivano dalla R1, per favorire il trasferimento del peso in curva e migliorare la stabilità della parte bassa del corpo durante la guida sportiva.

Connettività e display
La strumentazione della R7 2026 comprende un display TFT a colori da 5 pollici con quattro temi selezionabili e una modalità “Track” che evidenzia solo i dati essenziali per la pista, come il cronometro.
Gli interruttori sul manubrio permettono la gestione di smartphone, navigazione, modalità di guida e menu avanzati. In caso di frenata d’emergenza, entra in azione la funzione ESS (Emergency Stop Signal) che attiva automaticamente le luci d’emergenza.
È presente anche un cruise control utilizzabile da circa 40 km/h in terza marcia, con funzioni di regolazione della velocità e limitatore integrato.
App e integrazione digitale
Grazie all’app MyRide e all’unità CCU integrata, il pilota può collegare lo smartphone alla R7: visualizzare chiamate, messaggi, aggiornamenti meteo e navigazione Garmin StreetCross direttamente sul display della moto.
È possibile inoltre creare fino a 40 configurazioni personalizzate delle modalità YRC e caricarle sulla moto.
L’app Y-TRAC Rev estende l’esperienza in pista: consente registrazioni di tempi, angolo di piega, marcia inserita, acceleratore e livello di assistenza elettronica, perfino comunicazione in tempo reale tra squadra e pilota tramite “Virtual Pit Board”.
Design aerodinamico
Il design della R7 2026 ricalca la filosofia estetica della R-Series: parafango con condotto a forma di “M”, faro singolo anteriore centrale, carena snella con sezione frontale ridotta per ottimizzare l’aerodinamica e convogliare più aria verso il radiatore.
Gli indicatori di direzione sono integrati negli specchietti, le luci hanno dimensioni contenute, conferendo un’immagine filante e moderna.
In generale, il linguaggio estetico richiama direttamente le moto da competizione e la YZR-M1 del MotoGP.

Edizione anniversario e accessori
Nel 2025, Yamaha celebra i suoi 70 anni di attività.
Per l’occasione, la R7 2026 sarà disponibile con una livrea speciale bianca e rossa, ispirata all’edizione limitata R7 del 1999, e nelle versioni Icon Performance e Midnight Black.

Per chi sceglie la livrea celebrativa, è prevista una collezione dedicata di abbigliamento racing (linea Paddock Blue) e casual.
A breve sarà annunciata anche una gamma completa di accessori ufficiali GYTR (Genuine Yamaha Technology Racing) per potenziamenti pista e stile su strada.















