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Aprilia Caponord 1200


Avatar Redazionale , il 13/11/12

11 anni fa - Svelata a EICMA la nuova Caponord 1200

Se ne parlava già da tempo, e finalmente è stata svelata a EICMA: l’Aprilia Caponord 1200 avrà motore V2 e un’elettronica da urlo, comprese le sospensioni attive ADD. Ecco le foto e i dettagli

GRADITO RITORNO Era da tempo che il progetto era stato abbandonato, ma all’alba del 2013 torna in auge anche lei: l’Aprilia Caponord 1200 è esposta al Salone di Milano, e leggendo i dati tecnici sembra non si siano risparmiati a Noale quanto a dotazioni meccaniche ed elettroniche. Eccola in dettaglio

PARTO DA QUI L’Aprilia Caponord 1200 parte da qui, dall’ergonomia e dallo stile. Quest’ultimo, in particolare, pesca a piene mani dalle sorelle più piccole e sportive, ricalcando in toto (soprattutto nella parte frontale) la superbike RSV4. Cura e attenzione sono state dedicate allo studio in galleria del vento, fatto che ha naturalmente disegnato il cupolino e il parabrezza (regolabile in altezza). Anche all’ergonomia è stata dedicata particolare cura, nella fattispecie a Noale hanno rincorso la facilità d’utilizzo, prevedendone un utilizzo anche quotidiano. Ecco allora una sella con cuscino particolarmente morbido, posto a soli 840 millimetri di altezza per venire in soccorso dei fantini.

PASSENGER ONLY Non solo al pilota, ma anche al passeggero pensa l’Aprilia Caponord 1200: la porzione di sella, infatti, è separata da quella del pilota e ha una forma che impedisce di scivolare in avanti. Inoltre, la capacità di 24 litri del serbatoio garantisce percorrenze di oltre 300 km con un pieno di carburante. A chi ancora non fossero chiare le intenzioni turistiche della Caponord, sappiate che il suo design è stato pensato considerando le valigie come parte integrante del veicolo: questo, assieme alla scelta di adottare il layout dell’impianto di scarico (regolabile in altezza a seconda che siano installate o meno le valigie, primizia assoluta) con silenziatore basso, ha consentito di contenere gli ingombri. Le motovaligie sono da 29 litri di capienza, e una volta installate hanno un ingombro totale di appena 908 millimetri.

HOW IT’S MADE Il nocciolo della questione però è sicuramente altro, a cominciare dalla meccanica. Per l’Aprilia Caponord a Noale hanno optato per il 1.200 V2 a 90° che già equipaggia la Dorsoduro, ma rivisto nell’elettronica per avere un’erogazione più fluida e corposa. Il resto, in realtà, sono cose già viste sulla Dorsoduro 1200: Ride by Wire con tripla mappatura (Sport, Touring, Rain), cilindri disallineati (minore ingombro trasversale), distribuzione doppio albero a camme in testa comandata da un sistema misto catena/ingranaggi, quattro valvole per cilindro e frizione idraulica. Nuovi sono i rapporti, allungati per aumentare la velocità massima e far girare più basso il motore durante le tratte autostradali, e il generatore di corrente, ora da 690W, per far fronte alla moltitudine di utenze.

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CHIP AL POTERE Anche sul fronte elettronica, la Caponord prende in eredità quanto già presente sulla Dorsoduro, leggermente riadattato alle diverse esigenze. Troviamo infatti un sistema ABS a due canali (disinseribile) e il controllo di trazione ATC regolabile su tre livelli (1,2 e 3). Le vere novità sono altre: la globetrotter di Noale infatti sarà disponibile anche con l’allestimento Travel Pack, che comprende ADD, Cruise Control, cavalletto centrale e motovaligie laterali. ADD (Aprilia Dynamic Damping) è il nuovissimo sistema dinamico di sospensioni semiattive sviluppato da Aprilia. Il sistema misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto, riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adatta la taratura delle sospensioni in tempo reale, per massimizzare il comfort e mantenere l’assetto della moto stabile. Come per la nuova Multistrada, questo sistema si basa sugli algoritmi skyhook e acceleration driven damping.

TO BE CONTINUED Il Travel Pack includerà anche l’ammortizzatore con piggy back incorporato, regolabile elettricamente nel precarico della molla in 4 posizioni predefinite, evidenziate con specifiche icone sulla strumentazione digitale: solo pilota, pilota con passeggero, solo pilota con motovaligie, pilota e passeggero con motovaligie. Il Cruise Control, invece, consente di impostare la velocità desiderata e mantenerla costante anche in caso di salite o discese, senza necessità di agire sul comando del gas. Il sistema si disattiva automaticamente qualora il pilota agisca su uno qualsiasi dei comandi di freno/frizione/pulsante Cruise Control, risultando furbo nelle lunghe percorrenze autostradali. Dulcis in fundo è nuova la strumentazione, completamente digitale.

SCHELETRO PORTANTE Guardacaso, anche il telaio della Caponord 1200 nasce sulla base tecnica della sorella Dorsoduro; si parla sempre infatti di struttura mista, formata da traliccio di tubi in acciaio imbullonato a piastre in alluminio pressofuso. Tuttavia, è nuovo il telaietto posteriore, per far fronte all’aumentata capacità di carico. Anche al reparto sospensioni, nessuna novità: monoammortizzatore (posto lateralmente) regolabile nel precarico molla e in estensione e forcella USD completamente regolabile (estensione, compressione e precarico della molla) con steli da 43 millimetri. A cambiare sono le ruote, che in questo caso derivano dalla sportiva RSV4 e sono in alluminio. Dulcis in fundo, le pinze Brembo monoblocco assicurano inchiodate estreme.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 13/11/2012
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