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WRC 2019

Rally del Galles: le pagelle


Avatar di Andrea Minerva , il 07/10/19

4 anni fa - La sesta vittoria della stagione lancia Tanak verso il Titolo Iridato

Rally del Galles: le pagelle

La sesta vittoria della stagione lancia Tanak verso il Titolo Iridato

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LE PAGELLE Il Rally del Galles, terz’ultima prova del Mondiale Wrc, ha sancito ancora una volta la netta supremazia di Ott Tanak e della Toyota Yaris Wrc Plus: 6 vittorie su 12 gare. A questo punto della stagione, a due gare dal termine, Catalunya e Australia, il pilota estone si trova realmente ad un passo da quello che per lui sarebbe il primo, e ben più che meritato, primo Titolo Iridato della carriera. Neuville e Ogier hanno dato il massimo salendo sul podio della gara britannica, rispettivamente in seconda e in terza posizione, ma vedendo così crescere allo stesso tempo il loro distacco dalla prima posizione della classifica. Il pilota di Hyundai Motorsport e quello di Citroen Racing dovranno ora inevitabilmente prendersi dei rischi mentre Tanak potrà gestire un margine di vantaggio davvero cospicuo, sperando solamente di non essere tradito dall’affidabilità della Yaris Wrc Plus, unico elemento questo che gli ha impedito di essere, già oggi, campione del mondo Wrc.

OTT TANAK: Viene a capo di una delle gare più complicate della stagione. Deve gestire nella prima parte, nelle prime prove speciali, poi come il più spietato dei predatori aspetta il calare delle tenebre per afferrare la preda. Nel buio della prova speciale numero 10 conquista la prima posizione e non la cede più fino alla fine del Rally del Galles. Non sbaglia mai, e quando capita la Dea Bendata, Santa Protettrice dei rallysti, dà un’occhiata e lo salva: un altro segno del destino. Tanak è meraviglioso nel gestire la situazione fino al termine nonostante Neuville non gli dia mai tregua. Ormai, l’estone con gli occhi da freezer è pronto per iscrivere il proprio nome nell’albo delle leggende del Wrc. VOTO: 10

THIERRY NEUVILLE: Niente, se non avesse regalato in omaggio agli avversari, ogni volta, le prime prove speciali, forse questo Mondiale avrebbe preso una piega diversa per il pilota belga di Hyundai Motorsport. Ma capita sempre la stessa cosa, inizialmente il set up della I20 Wrc Plus è a dir poco deludente e il margine concesso ai rivali diventa poi irrecuperabile. In Galles, la Wrc coreana dimena il posteriore come fosse ad un corso di Merengue, il sovrasterzo è ingestibile e decimi e secondi se ne vanno senza che il buon Thierry possa farci un granché. Al primo Parco Assistenza il malanno viene in buona parte risolto e così inizia la rimonta, peccato che Tanak sia oramai imprendibile nonostante Neuville sfoggi una guida da vero campione. E’ comunque sempre, e nettamente, il migliore dei piloti di Hyundai Motorsport: magra consolazione. La matematica gli dà ancora un lumicino di speranza ma anche quest’anno pare che il “Mondiale” sarà per la prossima volta. VOTO: 8

SEBASTIEN OGIER: La doppietta in Turchia, con tanto di vittoria davanti al compagno di squadra Esapekka Lappi, aveva riacceso le speranze, tanto da far sembrare il settimo Titolo Iridato consecutivo non più una chimera. Il “Galles” doveva quindi essere la svolta, per Tanak, però. La Citroen C3 Wrc Plus non è stata purtroppo all’altezza della situazione e ad un certo punto Ogier ha dovuto addirittura difendere la terza posizione dagli arrembanti Meeke ed Evans. Adesso i punti di ritardo da Tanak sono diventati 28, quando in palio ne rimangono 60. Se l’estone e Toyota Racing non si cacceranno da soli nei guai, per il pluricampione francese, a dispetto della sua carriera straordinaria, questa volta non ci sarà nulla da fare. Sorride lo stesso Sébastien, ma è un sorriso tirato, deluso. VOTO: 7

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KRIS MEEKE: Ancora una volta, il nordirlandese era chiamato in causa per smentire la fama di campione del “Demolition Derby”. E questa volta ce l’ha fatta. Nella prima parte di gara, Meeke è addirittura riuscito a restare a lungo al comando del Rally del Galles, poi non ha forzato eccessivamente, lasciando spazio ai tre “fenomeni” che si stanno giocando il Mondiale Wrc. Ma il quarto posto finale è manna dal cielo per il team Toyota Gazoo Racing, impegnato nella feroce battaglia con Hyundai Motorsport per il Titolo Iridato Costruttori. Bravo Kris, questa volta un ottimo soldato. VOTO: 7,5

ELFYN EVANS: Ritorna in sella alla Ford Fiesta Wrc Plus di M-Sport in occasione della gara di casa, e regala un grande spettacolo. I numeri sono dalla sua parte: sette prove speciali vinte, esattamente come Tanak. Peccato che le possibilità di successo di Evans siano state vanificate già nella giornata di venerdì da un contatto e dalla conseguente rottura di una sospensione. Da lì in avanti, il pilota di Malcom Wilson ha però entusiasmato tutti, confermandosi come una delle più solide e belle realtà dell’attuale rallysmo iridato. Nel finale del rally, Evans si concede anche il lusso di “bruciare” Mikkelsen e conquistare le quinta posizione assoluta. VOTO: 8

PETTER SOLBERG: Campione del mondo Wrc nel 2003, con Subaru. Poi ha corso ovunque, con “quattro ruote” di ogni sorta, fino a diventare campione del mondo anche di rally cross. In “Galles” si presenta alla guida di una Vw Polo Gti R5, con la quale è iscritto alla categoria Wrc2, riservata ai team e piloti privati. E a dispetto dell’inattività e dei 44 anni di età, vince in scioltezza volando sopra gli errori commessi invece in abbondanza da molti degli avversari; sorridente e appassionato come se la carriera di pilota fosse iniziata in questo weekend. Attenzione anche al figlio 17enne Oliver, in gara con una Wrc2 identica a quella del papà; due guasti meccanici lo hanno messo ko, ma non prima di aver permesso a Solberg Junior di realizzare tempi straordinari, nettamente migliori rispetto a quelli fatti segnare dagli altri piloti della stessa categoria. Petter Solberg, eterno. VOTO: 8,5   


Pubblicato da Andrea Minerva, 07/10/2019
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