TRIONFO MASERATI NELL'E-PRIX DI TOKYO!
La Formula E fa tappa a Tokyo per l’ottavo round del Mondiale eleettrico 2025, regalando una gara segnata da condizioni meteo difficili, colpi di scena e una vittoria che mancava da tempo. A imporsi è Stoffel Vandoorne, che riporta così la Maserati sul gradino più alto del podio grazie a una gestione tattica impeccabile e a una tempistica perfetta nella sosta per il Pit Boost, e cioè il ''rifornimento'' di energia tramite il nuovo sistema di ricarica super rapida.
VANDOORNE E MASERATI: FINE DEL DIGIUNO
Per il pilota belga si tratta del primo successo dal 2022, anno del suo primo e fin qui unico titolo mondiale in Formula E. Un ritorno atteso da tempo, arrivato al termine di una gara dominata nel secondo stint dopo la ripartenza in seguito alla bandiera rossa che era stata esposta per via del ritiro di Gunther, fermo a bordo pista per un problema tecnico.
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Una vittoria legata indissolubilmente alla scelta strategica del team Maserati, che peraltro proprio a Tokyo, nel 2024, aveva ottenuto la sua seconda e fino a oggi ultima vittoria nella categoria con Maximilian Gunther: fondamentale è stata infatti la decisione di anticipare la sosta obbligatoria prima dell’interruzione, trasformando di fatto l’handicap in un vantaggio.
LA PIOGGIA CAMBIA TUTTO
L’E-Prix di Tokyo è iniziato sotto una pioggia intensa che ha reso l’asfalto insidioso e ha portato i commissari a far partire la gara dietro la Safety Car. Il meteo incerto ha quindi spinto diverse squadre a rivedere le proprie strategie in corsa, con l’obiettivo di sfruttare le neutralizzazioni a proprio favore.
E il migliore in tal senso, nonostante un pericoloso testacoda sul finale con tanto di contatto contro le barriere che ha rischiato di vanificare il lavoro, è stato proprio Vandoorne al volante della Maserati.
ROWLAND PARTE FORTE MA PERDE L’ATTIMO
Oliver Rowland (Nissan) era partito dalla pole - la griglia di partenza si è formata con il risultato delle prove libere 2, stante l'impossibilità di organizzare le qualifiche in condizioni di sicurezza - con un buon ritmo iniziale, tenendo testa al gruppo nelle prime fasi. Tuttavia, il piano di gara del team giapponese non ha funzionato come previsto: la sosta di Vandoorne prima della bandiera rossa ha azzerato il suo svantaggio, consegnandogli la leadership virtuale.
Rowland è stato quindi costretto ad accontentarsi del secondo posto finale, un risultato in ogni caso a dir poco consolatorio: grazie ai tanti punti raccolti e al fatto che tutti gli avversari gli sono arrivati dietro, il pilota di casa Nissan allunga in testa al mondiale con un margine record di 60 punti su Antonio Felix Da Costa (Porsche) al giro di boa di metà stagione.
MCLAREN SORPRENDE CON BARNARD, NISSAN IN FUGA
Sul terzo gradino del podio chiude Taylor Barnard, autore di una manovra degna di nota all’esterno della curva 16, dove in precedenza era stato vittima di un incidente durante le prove libere. Il giovane pilota della McLaren conferma una crescita costante, chiudendo davanti a nomi più esperti.
Going bravely into battle 👊
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Barnard's ''gutsy move'' on de Vries moves him up to P4.#TokyoEPrixpic.twitter.com/g2Qj8E0LST
Allo stesso tempo il team inglese che sta dominando in Formula 1, e che qui in Formula E monta powertrain Nissan, certifica come la casa giapponese sia quella ormai da battere sul piano tecnico con questa generazione di monoposto elettriche: non solo, infatti, Rowland è sempre più lontano in classifica, ma anche i piloti della McLaren, con Barnard sempre più in evidenza, riescono spesso a lottare al vertice.
BUEMI, TICKTUM E MORTARA COMPLETANO LA TOP-6
Sébastien Buemi (Envision Racing) ha chiuso quarto, dopo una rimonta costruita sfruttando bene l’Attack Mode. A seguire, Dan Ticktum (Cupra Kiro) ha messo a segno la sua miglior prestazione stagionale in quinta posizione, mentre Edoardo Mortara ha portato altri punti pesanti alla Mahindra, sesta al traguardo.
CLASSIFICHE: NISSAN AL COMANDO, PORSCHE IN SCIA
Nissan mantiene la vetta sia nella classifica Team (144 punti contro i 139 di Porsche) sia in quella Costruttori (225 contro 179), ma il margine resta contenuto. Con ancora diversi appuntamenti in calendario, la lotta per i titoli è tutt’altro che chiusa.
PROSSIMI APPUNTAMENTI: SI REPLICA DOMANI ANCORA A TOKYO
La Formula E non si ferma: domani si replica con il Round 9, sempre sul circuito di Tokyo Big Sight. Previste condizioni meteo migliori, ma con l’equilibrio attuale e le variabili strategiche della categoria, ogni previsione è azzardata.
FORMULA E E-PRIX TOKYO-1, ORDINE D'ARRIVO
Pos | Pilota | Team | Distacco | Giri | Punti |
1 | Stoffel VANDOORNE | Maserati MSG Racing | 1:17:00.573 | 38 | 25 |
2 | Oliver ROWLAND | Nissan Formula E Team | +8.140 | 38 | 18 |
3 | Taylor BARNARD | NEOM McLaren Formula E Team | +8.695 | 38 | 15 |
4 | Sebastien BUEMI | Envision Racing | +9.047 | 38 | 12 |
5 | Dan TICKTUM | Cupra Kiro | +14.499 | 38 | 10 |
6 | Edoardo MORTARA | MAHINDRA RACING | +15.974 | 38 | 8 |
7 | Antonio Felix DA COSTA | TAG Heuer Porsche Formula E | +19.035 | 38 | 6 |
8 | Jean-Eric VERGNE | DS PENSKE | +22.529 | 38 | 4 |
9 | Robin FRIJNS | Envision Racing | +23.958 | 38 | 2 |
10 | Nick CASSIDY | Jaguar TCS Racing | +25.039 | 38 | 2 |
11 | Nyck DE VRIES* | MAHINDRA RACING | +25.781 | 38 | |
12 | Nico MÜLLER | Andretti Formula E | +29.794 | 38 | |
13 | Pascal WEHRLEIN | TAG Heuer Porsche Formula E | +31.111 | 38 | |
14 | Sam BIRD** | NEOM McLaren Formula E Team | +40.473 | 38 | |
15 | Norman NATO | Nissan Formula E Team | +42.345 | 38 | |
16 | Zane MALONEY | LOLA YAMAHA ABT Formula E | +43.600 | 38 | |
17 | Lucas DI GRASSI | LOLA YAMAHA ABT Formula E | +46.468 | 38 | |
18 | David BECKMANN | Cupra Kiro | +51.851 | 38 | |
19 | Jake HUGHES | Maserati MSG Racing | +1 giro | 37 | |
20 | Mitch EVANS | Jaguar TCS Racing | Ritirato | 21 | |
21 | Maximilian GUNTHER | DS PENSKE | Ritirato | 11 | |
SQ | Jake DENNIS*** | Andretti Formula E | Squalificato | 20 |
Nick Cassidy, +1 punto per il giro più veloce della gara
*Nyck De Vries, +5 secondi di penalità per aver causato un incidente con Mitch Evans
**Sam Bird, +5 secondi di penalità per non aver rispettato le indicazioni della Direzione gara
Jake Dennis, squalificato per non aver rispettato le regole sul Pit Boost