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F1 2022

Vettel riflette sulla carriera e sul biennio in Aston Martin: "Avevamo grandi speranze"


Avatar di Luca Manacorda , il 12/10/22

1 anno fa - Riflessioni senza filtri per il quattro volte campione del mondo

Vettel non si fa sconti: "Abbiamo fallito, sono solo realistico"
Riflessioni senza filtri per il quattro volte campione del mondo, ormai prossimo al ritiro

INTERVISTA CONFESSIONE Rimangono quattro gran premi tra Sebastian Vettel e l'addio alla F1. Dopo la trasferta in Oriente per le gare a Singapore e in Giappone, e prima di quella in America per gli appuntamenti in Texas e Messico, il quattro volte iridato ha rilasciato una lunga intervista al sito della sua squadra, l'Aston Martin, che in molti passaggi sempre una vera e propria riflessione senza filtri sulla sua carriera e sui due anni nel team di proprietà di Lawrence Stroll.

RICORDI DESTINATI A SVANIRE Uno dei passaggi più particolari riguarda il ricordo che Vettel lascerà alla F1. Il tedesco ha spiegato così il suo punto di vista: ''Una volta ho sentito qualcuno dire: 'Sarai ricordato solo fino alla morte dell'ultima persona che si ricorda di te.' Lasciatemi dire così: il Regno Unito ha un nuovo re, ma non è il primo re Carlo, ce ne sono stati altri due prima di lui. Ve li ricordate? Probabilmente no. C'è un limite. Probabilmente verrà un momento in cui nessuno si ricorderà di me. Niente dura per sempre. Le persone possono decidere se vogliono ricordarsi di me, ma non mi offenderei se non lo facessero. Non è importante per me come sono ricordato. Cerco sempre di avere successo – a volte non ci riesco – ma, soprattutto, cerco sempre di trattare le persone con rispetto e di essere gentile. Se questo è ciò che la gente ricorderà di me, allora questo mi renderà felice''.

L'ESPERIENZA IN ASTON MARTIN Vettel ha poi riflettuto su questi due anni vissuti in Aston Martin, nei quali i risultati in pista sono stati nettamente inferiori alle aspettative: ''Sono stati impegnativi perché la macchina non era competitiva come speravamo. Quest'anno, avremmo voluto fare un miglioramento significativo rispetto allo scorso anno. Abbiamo fallito. Attualmente siamo dove abbiamo finito l'anno scorso. Non sto puntando il dito dicendo che abbiamo fatto un pessimo lavoro. Sono solo realistico. Avevamo grandi speranze, ma non ci siamo riusciti. Non credo siano stati due anni inutili, anche se i risultati e i punti che abbiamo raccolto non sono stati così utili quanto speravamo. Mi è piaciuto molto lavorare con il team, conoscere persone diverse e approcci diversi. Questi due anni sono stati molto impegnativi perché non avevo familiarità con la competizione in fondo al gruppo. È stata una nuova esperienza, a volte dura, e ho capito molto''.

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LA SCELTA DEL RITIRO Si è detto più volte che sulla decisione di Vettel di lasciare il Circus a fine anno abbia pesato proprio la delusione per le prestazioni dell'Aston Martin. Alla domanda se avrebbe fatto la stessa scelta avendo a disposizione una vettura più performante, il tedesco ha risposto: ''Non lo so. Mi ritirerei se negli ultimi tre o quattro anni fossi stato molto competitivo, avessi vinto gare, lottato per i campionati, magari vincendone un altro? Avrei potuto prendere la stessa decisione. Allo stesso modo, potrei non averlo fatto. È impossibile dirlo, ma mi è passato per la mente. Finire 10° non mi dà un brivido perché so come ci si sente a finire primo. Se non sei mai arrivato primo, la prima volta che arrivi 10° ottieni un vero brivido. Ma sono felice di non aver avuto un brivido dal finire 10°''.

I GRANDI RIVALI Infine, Vettel ha indicato chi sono stati i due rivali più tosti con cui si è scontrato nel corso della sua carriera: ''Lewis Hamilton, soprattutto quando ero alla Ferrari. Lewis è sempre stato lì. Prima di allora, è stato probabilmente Fernando Alonso, quando era alla Ferrari''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 12/10/2022
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