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F1 2020

F1, il punto sul mercato piloti 2020


Avatar di Simone Valtieri , il 11/07/19

4 anni fa - Parte la silly season, il nostro punto sul mercato piloti F1 2020

Silly Season, il punto sul mercato piloti F1 2020

L'estate in F1 è la silly season, il periodo in cui il mercato entra nel vivo. Scopriamo chi ha già un sedile e chi no per il 2020

FOLLE STAGIONE La conferma di Lando Norris in McLaren e le parole di Mattia Binotto della scorsa settimana su Leclerc e Vettel, hanno dato ufficiosamente il via alla "Silly Season" 2019 della Formula 1, la "folle stagione" dell'anno in cui le voci di mercato si rincorrono e team e piloti si accordano per un sedile per il prossimo campionato. Andiamo a vedere team per team com'è la situazione, chi è già certo (ma anche chi potrebbe e chi no) di sedere in uno degli "uffici" più veloci del mondo... 

MERCEDES Nel team campione Lewis Hamilton ha già il posto assicurato, con un contratto che scade al termine della stagione 2020. Chi dovrà invece meritarsi la riconferma è Valtteri Bottas, che parte dalla solida base di otto podi (e due vittorie) nelle prime nove gare dell'anno. Il finlandese ha buone chance di farcela, nonstante qua e là per il mondo impensierisca il suo capitano, resta uno step sotto a livello di performance, e non crea problemi all'interno dei box, una situazione invidiabile e da non sottovalutare. Vero è però che la casa tedesca rischia di bruciare il talento di Esteban Ocon, fermo ai box da inizio stagione, a cui potrebbe però essere trovata un'altra sistemazione. D'altra parte il team principal Toto Wolff ha già confermato che qualora il finlandese continuasse sulla scia delle prime nove gare, il suo rinnovo di contratto diventerebbe pura formalità.

FERRARI E più di una formalità sarà il rinnovo di Charles Leclerc, il giovane pilota su cui la casa di Maranello punta per il recente futuro, già in grado questa stagione di battagliare per il vertice come, e anche più, del suo più blasonato compagno di team Sebastian Vettel. Quest'ultimo ha comunque già un contratto in tasca per il 2020, dopodiché si apriranno nuovi scenari (Hamilton, Verstappen, Ricciardo...). Possibile un prolungamento anche per lui oltre il 2020, ma tutto dipenderà da come proseguirà quest'anno e mezzo di convivenza con l'arrembante Charles.

RED BULL Quella nei box Red Bull è la situazione più indecifrabile dell'intero campionato. Max Verstappen ha già un contratto per il 2020, da cui potrebbe liberarsi (c'è una clausola) nel caso in cui non arrivasse tra i primi tre del campionato a fine 2019. Ma perché Max dovrebbe andarsene dalla Red Bull? Il ragazzino scalpita e vorrebbe subito una monoposto in grado di lottare per il titolo, ma le porte di Mercedes e Ferrari sono clamorosamente sbarrate: le prime per via della presenza di Hamilton, le seconde per quella di Leclerc. Entrambi i team hanno già il cavallo di razza su cui puntare per l'immediato futuro, perciò - a meno di clamorosi colpi di mano (Hamilton in Ferrari? Un ritiro anticipato di Vettel) la prossima stagione dell'olandese è segnata. Tante le ipotesi invece per il suo compagno di team: Pierre Gasly non sta convincendo, al suo posto - come da prassi per la famiglia Red Bull che tende a scegliere solo piloti "homemade", potrebbe essere ri-proposto Daniil Kvyat, oppure promosso il giovane Alex Albon, che ha sorpreso tutti con la sua velocità sin dai primissimi test.

MCLAREN I giochi sono fatti. La coppia più giovane del Circus è stata ri-confermata in blocco. Carlos Sainz aveva già in tasca un contratto, mentre quello di Lando Norris è stato rinnovato per una stagione proprio alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna. Entrambi hanno contribuito attivamente a riportare la McLaren in vetta alla pancia del gruppo, la loro prossima missione sarà la più ostica: tornare ai vertici, ovviamente. Senza più l'ingombrante presenza di Fernando Alonso (che molte voci lo danno in uscita dal team anche nei semplici panni di ambasciatore, dopo la catastrofica 500 miglia di Indianapolis) e sotto la guida del team principal Andreas Seidl, la McLaren è tornata una realtà competitiva, e può lavorare alla scalata verso la vetta con maggiore freschezza e tranquillità.

RENAULT Le prestazioni di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg in questo inizio stagione sono state fondamentalmente sovrapponibili. La differenza l'hanno fatta gli episodi, la fortuna e la sfortuna tra due piloti che sembrano essere molto veloci ma alla presa con una monoposto non all'altezza. Daniel ha comunque un altro anno di contratto, al cui termine potrebbe lasciare Viry per altri lidi (la Ferrari per un dopo-Vettel al fianco di Leclerc appare l'opzione più gettonata, ma è ancora presto). Il sedile di Nico è quello che invece traballa di più. Lo stesso team principal Cyril Abiteboul ha ammesso recentemente di guardarsi intorno, e un buon nome per il sedile attualmente occupato dal tedesco potrebbe essere quello di Esteban Ocon, panchinaro di lusso in Mercedes.

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ALFA ROMEO Anche qui, un sedile su due è già deciso, ed è quello di Kimi Raikkonen, che ha firmato lo scorso anno un biennale con la Casa del Biscione, anzi, con la casa (la Sauber) sponsorizzata dalla Casa del Biscione. Molto delicata la situazione di Antonio Giovinazzi: il bel Gran Premio d'Austria è stato tra i pochissimi punti positivi della stagione e un solo punto in classifica rispetto ai 21 raccolti dal suo più esperto collega, parla chiaro: il ragazzo pugliese deve rimboccarsi le maniche e portare a casa "legna" se non vuole vedersi sfuggire di mano il sogno Formula 1 finalmente conquistato. Al suo posto improbabile un ritorno di Marcus Ericsson (che sta ben comportandosi in IndyCar) o una promozione anticipata di Mick Schumacher (che qualche difficoltà sta trovando in Formula 2), per cui c'è ancora margine di manovra per Giovinazzi, il cui legame con la Ferrari potrebbe agevolarlo, anche se da solo non basterà.

HAAS Le difficoltà del team americano, che quest'anno, soprattutto in gara, ha grossi problemi nella gestione delle gomme, rendono fosco il futuro dei due piloti. Kevin Magnussen ha già in tasca il contratto per la prossima stagione, e i 14 punti sin qui conquistati contro gli appena due del suo compagno Romain Grosjean, rendono il suo futuro più chiaro. Il pilota franco-svizzero invece deve darsi da fare. A inizio stagione si parlava di grandi manovre Ferrari, con un approdo di Antonio Giovinazzi in Haas per favorire l'ascesa rapida di Mick Schumacher in Formula 1 già nel 2020, ma entrambi i due piloti della scuderia-baby del Cavallino stanno avendo difficoltà. Grosjean ringrazia, e proverà a sfruttare i prossimi GP per per convincere Steiner di meritarsi il rinnovo. 

RACING POINT Non ci sono contratti depositati in casa dell'ex team Force India, ma tutto lascia presupporre che si potrebbe continuare così anche la prossima stagione. Sergio Perez ha raccolto 13 dei 19 punti conquistati dal team da inizio anno, mentre Lance Stroll... resta pur sempre figlio del proprietario Lawrence Stroll, per cui la sua riconferma dovrebbe essere scontata. Ciò che è possibile è che invece sia il messicano a essere sacrificato, magari sull'altare della Mercedes che vorrebbe trovare un sedile più competitivo di quello della Williams ai suoi giovani, Esteban Ocon e George Russell.

TORO ROSSO Un grosso punto interrogativo pende sul team junior della Red Bull. Soprattutto per carenza di sostituti: troppo poco promettenti, o addirittura senza punti sufficienti sulla super licenza, sono al momento i ragazzini del team giovanile, fucina di talenti nel recente passato da Vettel a Sainz, da Verstappen a Ricciardo. Per cui è probabile che uno tra Daniil Kvyat e Alex Albon venga confermato, mentre per il secondo pilota l'incognita resta. Il giovane brasiliano Patricio O'Ward ha recentemente debuttato in Formula 2, ma servono punti sulla "patente", mentre quella del più navigato (nelle formule giovanili) giapponese Nobuharu Matsushita sarebbe una scelta di ripiego. Tutto potrebbe anche risolversi in pieno stile Red Bull, con un "rimpastino" interno già visto in passato, e la promozione in Red Bull di uno dei due attuali piloti a scapito della retrocessione di Pierre Gasly in Toro Rosso.

WILLIAMS Quella di Robert Kubica rientrato in Formula 1 a otto anni dal terribile incidente occorso al Rally di Andora, è una bellissima favola il cui sequel non sta però concretizzandosi a causa delle scarsissime prestazioni della macchina. Per di più il giovane arrembante George Russell (uno che lo scorso anno batté la rivelazione di quest'anno Norris, e che con una monoposto migliore potrebbe impressionare a sua volta) gli è spesso davanti, in qualifica e in gara. George ha già un'opzione per il 2020, che dev'essere attivata ufficialmente, ma se dovesse partire per altri e più competitivi lidi, scalpitano dalla classe Formula 2 il canadese Nicholas Latifi e l'italiano Luca Ghiotto, già testati in passato dal team britannico.


Pubblicato da Simone Valtieri, 11/07/2019
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