Il rinnovo di contratto fino al 2025 è un segnale di importante apprezzamento della McLaren, che ha deciso di continuare nel solco della stabilità con il proprio pupillo Lando Norris. La crescita del campioncino inglese è stata netta e costante, tanto da oscurare la stella di Daniel Ricciardo: arrivato come top driver dalla Renault, il talento australiano ha nettamente perso il confronto con il giovane compagno di squadra, riuscendo però a salvare la faccia portando a Woking l’unica vittoria stagionale, arrivata nel weekend di Monza. Il trentaduenne di Perth, si è comunque detto non preoccupato dall’ascesa del pilota classe 1999 e dall’eventualità di essere messo in secondo piano all’interno del box, come accaduto in passato con Verstappen.
F1 2022: Daniel Ricciardo e Lando Norris (McLaren F1 Team)
NESSUNA PAURA “Non sono preoccupato – ha spiegato Daniel ai microfoni Sky – anzi, guardando la cosa dalla prospettiva della McLaren e da un punto di vista commerciale ed economico, credo che blindare Lando sia stata una mossa corretta. È una win-win situation per entrambe le parti in causa e sono contento per lui. Per quanto mi riguarda, ho ancora un paio di anni di contratto con il team e potenzialmente anche qualcosina in più. Sono anche dieci anni più anziano di Norris e, non sapendo cosa accadrà nei prossimi cinque anni, non credo di aspirare a un rinnovo così lungo. Ma mi trovo molto a mio agio a Woking... Non posso ovviamente scendere nei dettagli, ma io e Zak Brown (l’amministratore delegato McLaren, ndr) siamo impegnati in un progetto a lungo termine”.
F1 2022: Daniel Ricciardo e Lando Norris giocano con la McLaren MCL36 di Lego
NESSUN RIMPIANTO Ricciardo, che dal 2022 percepirà uno stipendio che si dice inferiore a quello di Norris, ha poi anche parlato del suo passato in Red Bull: abbandonato il team di Milton Keynes a causa della sensazione che la squadra pendesse tutta dalla parte di Max Verstappen, l’australiano non ha infatti più potuto lottare al vertice mentre l’ex compagno si è laureato campione. “Onestamente non ho rimpianti – ha aggiunto – ma non voglio dirlo mancando di rispetto verso la mia ex scuderia. Hanno dato il massimo per me, ma dopo cinque anni avevo l’impressione di dover cercare qualcosa di nuovo. E comunque è impossibile sapere se avrei lottato per il titolo se fossi rimasto”. La chiosa è sul 2022: “Siamo orgogliosi di aver presentato una macchina vera, anche se ovviamente pure noi abbiamo nascosto alcune soluzioni tecniche. Ma questa è la monoposto con cui saremo a Barcellona”.