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F1 2019

Hulkenberg: "Leclerc è un bast*rdo fortunato!"


Avatar di Luca Manacorda , il 14/11/19

4 anni fa - Hulkenberg invidia a Leclerc l'approdo quasi immediato in un top team

Hulkenberg: "Leclerc è un bast*rdo fortunato!"

Hulkenberg ha sottolineato come Leclerc abbia avuto il privilegio di poter ottenere subito risultati positivi in F1

GIOVANI RAMPANTI Il palmares giovanile di Nico Hulkenberg e Charles Leclerc è del tutto analogo: entrambi, infatti, hanno esordito in F1 dopo aver vinto i campionati juniores disputati nelle due stagioni precedenti. F3 Euro Series e GP2 il tedesco nel biennio 2008-2009, GP3 e F2 il monegasco nel 2016-2017. Arrivati nel Circus in scuderie che occupavano la metà bassa della griglia, la Williams per Hulkenberg e la Sauber per Leclerc, i due si sono messi in mostra con prestazioni solide che per l'attuale pilota della Renault sono culminate in una sorprendente pole position ottenuta nelle qualifiche umide del GP Brasile 2010. Con il secondo anno, però, le prospettive sono completamente cambiate.

F1 GP Belgio 2019, Spa: Nico Hulkenberg (Renault) F1 GP Belgio 2019, Spa: Nico Hulkenberg (Renault)

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DESTINI DIFFERENTI Hulkenberg si è trovato senza sedile e ha passato il 2011 in panchina, da test driver della Force India, mentre Leclerc è stato ingaggiato dalla Ferrari come sostituto di Kimi Raikkonen e in questo campionato ha cominciato in fretta a conquistare pole position e vittorie. Il tedesco, invece, anche dopo essere tornato pilota titolare non ha mai potuto disporre della monoposto di un top team e si ritrova ora accompagnato alla porta d'uscita, dopo che la Renault ha deciso di ingaggiare Esteban Ocon per il 2020. Hulkenberg saluterà così la F1, temporaneamente o definitivamente sarà il tempo a dircelo, senza aver mai conquistato un podio. Quando gli è stato sottoposto un confronto tra lui e il talento della Ferrari, il 32enne ha commentato sorridendo: "Mi fa pensare: 'Bastardo fortunato!'".

NESSUN RIMPIANTO Hulkenberg ha riflettuto poi sulla sua carriera in F1: "Non mi sembra un affare incompiuto, perché ho fatto il mio dovere. Ho avuto buone prestazioni nel corso degli anni, in modo molto costante. Molte volte, quanto altri non venivano assunti o non trovavano un posto, io ero ancora desiderato e venivo assunto e pagato per guidare. Certo, vorrei avere un diverso tipo di palmares, più punti, podi e vittorie, ma conosco i motivi per cui le cose non sono andate così. Sono in pace con me stesso. Dormo bene la notte. Mi piacerebbe continuare a correre ma, in caso contrario, la vita continuerà".


Pubblicato da Luca Manacorda, 14/11/2019
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