Logo MotorBox
F1 2019

Hamilton: "Vettel non è più il numero uno in Ferrari"


Avatar Redazionale, il 10/10/19

5 anni fa - Hamilton ritiene che i ruoli all'interno della Ferrari siano cambiati

Hamilton: "Vettel non è più il numero uno in Ferrari"

Hamilton ritiene che i ruoli tra i piloti Ferrari siano cambiati rispetto a inizio stagione, con Leclerc ora prima guida

NUOVO RIVALE Nelle gare successive alla pausa estiva, Lewis Hamilton si è trovato spesso a duellare con Charles Leclerc per la vittoria. L'inglese è osservatore interessato delle dinamiche interne al box Ferrari e si aspetta che il giovane monegasco possa essere il suo vero rivale per il titolo nel 2020. A Suzuka, il pilota della Mercedes ha spiegato come le gerarchie tra Leclerc e Sebastian Vettel si siano già ribaltate rispetto all'inizio della stagione.

FILOSOFIE DIVERSE "È una dinamica interessante che hanno lì, perché ovviamente Seb era il numero uno e ora chiaramente non lo è - ha commentato Hamilton - Dal tipo di energia, dall'atteggiamento, stanno cercando di accelerare con Charles". Confrontando la gestione dei propri piloti da parte della Ferrari con quella della Mercedes, il cinque volte campione del mondo ha aggiunto: "Va bene per la squadra? Io non la penso così. Ma questa è la filosofia che hanno sempre avuto. Noi non ci lamentiamo, perché abbiamo una buona filosofia, funziona davvero bene e non pensiamo di cambiarla".

VEDI ANCHE



F1 GP Singapore 2019, Marina Bay: il momento decisivo, Leclerc esce dai box alle spalle di Vettel (Ferrari)F1 GP Singapore 2019, Marina Bay: il momento decisivo, Leclerc esce dai box alle spalle di Vettel (Ferrari)

ANALOGIE COL 2007 Hamilton ha poi paragonato l'attuale situazione in Ferrari con quella da lui vissuta in McLaren nel 2007, anno del suo debutto in F1 al fianco di un campione del mondo come Fernando Alonso: "Non ho mai avuto una squadra che stava dietro all'altra parte così pesantemente. Ovviamente, quando ero con Fernando lui era il numero uno stabilito, ma poi a metà stagione hanno cambiato. Era ancora il numero uno perché era il pilota più pagato, poi il team ci ha caricato la stessa quantità di carburante (ai tempi determinante per stabilire chi si sarebbe fermato per primo in gara, ndr). Dalle gare di Montreal e Indianapolis si sono cominciati a vedere i cambiamenti, quindi quella dinamica è cambiata e ovviamente non è andata bene per il team. Lo capisco perché alla fine quando arrivi vuoi avere pari opportunità, ma ci sono piloti che hanno sempre desiderato lo status di numero uno. È più facile per loro, a me piace guadagnarlo. Inizi sullo stesso piano, quindi entrambi possono ottenere lo status di numero uno in quel weekend: un fine settimana dentro, un fine settimana fuori, piuttosto che cambiare nel corso della stagione".


Pubblicato da Antonio Albertini, 10/10/2019
Vedi anche