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IndyCar 2021

Grosjean, il coraggio di ricominciare


Avatar di Luca Manacorda , il 03/02/21

3 anni fa - Il francese ha annunciato i suoi piani per il 2021

Grosjean sbarca in IndyCar ma non chiude le porte alla F1
Romain Grosjean ha raccontato le sue settimane successive al pauroso incidente in Bahrain, annunciando i suoi piani per il 2021

NUOVA VITA Sono passati un paio di mesi da quando Romain Grosjean è passato dall'essere un pilota di F1 molto criticato e agli sgoccioli della carriera nel Circus ad indossare i panni del supereroe, in grado di uscire da solo dai rottami infuocati della sua Haas, schiantatasi contro le barriere poche curve dopo il via del GP Bahrain. Il francese porta ancora i segni di quell'esperienza, in particolare nelle mani che hanno subìto delle ustioni abbastanza estese, ma con grande coraggio ha deciso di rimettersi in gioco, annunciando quest'oggi la sua partecipazione ad alcuni round del prossimo campionato di IndyCar.

L'INCOGNITA CORONAVIRUS Nel corso di una conferenza stampa online, Grosjean ha parlato della sua attuale situazione e dei suoi progetti futuri. L'ex pilota della Lotus ha spiegato di voler lasciare un piccolo spiraglio aperto per la F1, in particolare per via delle possibili sorprese legate al Covid-19: ''Penso che la F1 sia un libro chiuso per me, ma mai dire mai. Se ci saranno buone opportunità, sarei più che felice di partecipare. Ho esperienza e penso di potermi adattare alla macchina. Abbiamo visto recentemente con Pierre Gasly positivo al Covid che il virus è ancora in circolazione. C'è sempre il rischio che un pilota possa non competere in una gara e penso che i ragazzi con l'esperienza più recente in F1 siano Magnussen, Albon e il sottoscritto, quindi possiamo aspettarci di ricevere una chiamata''.

LA VOGLIA DI TORNARE L'incidente ha comunque portato a delle riflessioni per Grosjean, il quale ha ammesso di aver riflettuto sulla possibilità di appendere il casco al chiodo: ''Mi sono posto questa domanda, ma penso che nella mia testa non sia mai stata un'opzione. Come potrete immaginare, ci sono state molte persone intorno a me che mi hanno spinto a smettere di correre, ma sicuramente nella mia testa non è mai stata una possibilità: mi sentivo come se volessi tornare a correre''. Tornare, ma non ad ogni costo: ''Una cosa che ho imparato dall'incidente è che la vita è breve e voglio avere la possibilità di dire no a qualcosa. Se si tratta di stare in F1 per superare a malapena la Q1 un paio di volte all'anno, penso che quel capitolo sia chiuso per me. Preferisco di gran lunga guardare ad altri posti dove posso correre e potenzialmente provare a vincere''.

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IL TEST CON LA MERCEDES A proposito di F1, per Grosjean nelle scorse settimane si era palesata la possibilità di salire a bordo di una vettura di vertice, anche se solo per un test. La Mercedes si era infatti proposta di riportarlo almeno una volta al volante di una monoposto, in un test appositamente organizzato per lui. Il progetto sembra però essersi momentaneamente arenato: ''Sono ancora molto entusiasta all'idea di salire su una Mercedes di F1. È un'offerta che non puoi rifiutare, anche solo per avere un'idea di quell'auto e di come funziona. Al momento sono impegnati con la costruzione della nuova macchina, quindi non telefonerò a Wolff, ma alla fine potrà aspettarsi di ricevere una mia telefonata con la richiesta di provarla. Penso che potrebbe essere bellissimo. Tra 15 giorni però andrò negli Stati Uniti per trascorrere un po' di tempo e conoscere la IndyCar. Voglio stilare il mio programma completo prima di esaminare altre cose''.

I PROBLEMI ALLE MANI Riguardo le sue condizioni fisiche, l'aspetto più delicato riguarda il pieno recupero della mano sinistra: ''La sinistra è quella più danneggiata, la destra è in buone condizioni - ha spiegato Grosjean- Sulla sinistra la pelle è quasi completamente recuperata, il 98% in termini di superficie. È una pelle ancora molto rosa, nuova e tesa. Ho fatto molti esercizi durante il giorno per recuperare la mobilità. Avevo il legamento sinistro lacerato, si era strappato, quindi ho dovuto operarlo e ora è abbastanza stabile. Fino a sei mesi dall'operazione è difficile sapere se perderai la mobilità o no. Alcuni giorni va bene, altri è più complicato, doloroso e difficile, ma ho smesso con gli antidolorifici tempo fa. Non voglio tornare indietro, anche se alcuni giorni fa male, psicologicamente è stato un buon passo in avanti smettere di prenderli e non voglio proprio ricominciare. Sta andando nella giusta direzione, non è carino da vedere, ma posso ancora usare le mani. Devo solo stare attendo al freddo e al sole. Indosso i guanti da corsa, aspetterò un'altra settimana, ma dovrei stare bene''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 03/02/2021
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