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Storia F1

Quella volta che Schumacher ha... Modificato la pista di Fiorano


Avatar di Salvo Sardina , il 11/01/21

3 anni fa - Il retroscena svelato dal team principal del Cavallino, Mattia Binotto

Ferrari F1, quando Michael Schumacher modificò Fiorano
16 novembre 1995: Mattia Binotto racconta come un tranquillo giovedì di off-season ha cambiato per sempre la storia della Ferrari

UN GIORNO SPECIALE 16 novembre 1995. È una data che forse potrà significare poco per molti, ma non per questo meno significativa. È proprio in un apparentemente tranquillo giovedì d’autunno, in cui peraltro la Ferrari festeggia l’anniversario dalla sua fondazione (avvenuta nel 1929), che inizia ufficialmente l’epopea di Michael Schumacher in rosso. Una giornata che proprio il team principal della Scuderia, Mattia Binotto, all’epoca “semplice” ingegnere del reparto corse, ha recentemente ricordato nel podcast ufficiale della Formula 1, Beyond The Grid.

Michael Schumacher in bianco sulla Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com Michael Schumacher in bianco sulla Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com

RIVOLUZIONE KAISER Aveva da pochi giorni vinto il suo secondo titolo mondiale con la Benetton, Michael Schumacher, chiamato per la prima volta in quel normale giovedì di off-season a indossare i panni del pilota del Cavallino – in senso figurato, visto che in realtà aveva una tuta bianca e senza sponsor – salendo a bordo della sciagurata Ferrari 412 T2 sulla pista test di Fiorano. E se vi avevamo già raccontato in questo articolo lo show del tedesco il 21 novembre all’Estoril (dove aveva subito girato su tempi ben più rapidi di quelli dei piloti titolari Alesi e Berger), è stato proprio Binotto a riaprire il cassetto dei ricordi svelando alcuni curiosi retroscena che la dicono lunga sul carattere da perfezionista del Kaiser.

Michael Schumacher nel test del 1995 con la Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com Michael Schumacher nel test del 1995 con la Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com

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FIORANO CAMBIAMi ricordo molto bene quel primo test a Fiorano – ha spiegato Mattia raccontando il primo approccio di Schumacher con la Ferrari in preparazione del mondiale 1996 – perché Michael non era in grado di prendere correttamente la prima curva della pista. Proprio non ci riusciva, era più lento dei piloti che solitamente giravano con le nostre monoposto su quel tracciato! Dopo i primissimi giri tornò ai box e disse subito a Jean Todt che la prima curva doveva essere cambiata. Non voleva più vederla, era troppo diversa da tutte le altre curve del campionato del mondo. E allora cambiammo il layout della pista. Un episodio che è ancora chiarissimo nella mia mente, un’esperienza fantastica”.

Michael Schumacher nel test del 1995 con la Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com Michael Schumacher nel test del 1995 con la Ferrari 412 T2 | Foto: Girardo.com

LA LEVATACCIA PER MICHAEL Qualche giorno dopo, il tedesco concesse il bis cambiando definitivamente l’approccio alle piste del team di Maranello. Come detto, l’appuntamento era all’Estoril ed è anche in quel caso che accadde qualcosa di particolare: “Siamo arrivati in pista alle 8.20 del mattino, l’inizio del test era fissato per le 9.00. Abbiamo trovato Michael, ci stava aspettando e guardando l’orologio, si chiedeva dove fossimo. Era pronto per guidare già dalle 8.00 e da allora abbiamo cambiato il programma delle giornate di test riunendoci molto prima per stabilire i piani di lavoro”. Altri piccoli tasselli che spiegano come mai, al di là dei risultati che lo hanno proiettato nella storia, Schumacher fosse tanto speciale.


Pubblicato da Salvo Sardina, 11/01/2021
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