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Formula 1

In Russia si pensa a una nuova scuderia di F1


Avatar Redazionale , il 01/10/19

4 anni fa - F1: il miliardario russo Rotenberg pensa a una scuderia SMP Racing

F1: SMP Racing pensa a una nuova scuderia

Il miliardario Rotenberg, fondatore di SMP Racing, valuta la possibilità di creare una scuderia di F1, destinata ai piloti russi

LA CONFERMA DEL MINISTRO A Sochi, in occasione del GP Russia, il Ministro del commercio e dell'industria Denis Manturov ha reso pubblico il progetto di una nuova scuderia: “Penso che comparirà una squadra russa – ha dichiarato all'agenzia di stampa Ria Novosti(Quel momento) non è lontano”. Uomo chiave dietro questa operazione è il miliardario Boris Rotenberg fondatore, assieme al fratello Arkady, di Stroygazmontazh, il principale costruttore russo di oleodotti e gasdotti.

L'UOMO CHIAVE Rotenberg nel 2013 ha creato la SMP Racing, scuderia impegnata in diverse categorie a supporto dei piloti russi e già protagonista in F1 con Sergey Sirotkin, che ricorderete nella stagione 2018 al volante della Williams e ora terzo pilota della Renault. Posizionato dalla rivista Forbes tra i 70 uomini più ricchi della Russia, Rotenberg è strettamente legato al presidente Vladimir Putin e a Sochi non ha negato l'esistenza del progetto. “Più si tenta di creare nel motorsport, maggiori sono le possibilità di prosperare. Vogliamo creare un team di F1? Penso che più squadre ci sono, più opportunità ci saranno per i nostri piloti. Tutto è possibile. La cosa principale è fare lo sforzo: prima di tutto ci sono da fare le considerazioni di tipo finanziario”.

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LA GIOVANE PROMESSA Tra i piloti di punta supportati dalla SMP Racing c'è Robert Shwartzman, fresco campione della F3 e membro della Ferrari Driver Academy: “Robert deve continuare a progredire e a salire la scala – ha commentato a riguardo Rotenberg - Penso che ora andrà in F2”. Shwartzman, 20 anni, ha già sottolineato il problema della scarsità di sedili in F1: “Voglio andare in F1, il problema è che non ci sono opportunità o posti liberi. Molte persone con cui lavoro pensano che sia troppo presto per me per andare in F1 ma, parlando per me stesso, sono pronto. Se potessi rischierei”.


Pubblicato da Antonio Albertini, 01/10/2019
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