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Formula 1

Da Brundle sospetti sul 2014 sottotono di Vettel


Avatar di Luca Manacorda , il 13/04/20

3 anni fa - Brundle ha qualche sospetto sul calo di rendimento di Vettel nel 2014

Brundle e il sospetto sul 2014 di Vettel
Martin Brundle ritiene che Sebastian Vettel nel 2014 abbia volutamente reso non al massimo delle sue capacità

ANNUS HORRIBILIS Nel 2014, primo anno dei nuovi motori turbo ibridi, Sebastian Vettel andò incontro alla prima stagione negativa della sua folgorante carriera in F1. Reduce da quattro titoli mondiali consecutivi, il tedesco non sembrò in grado di digerire la rivoluzione tecnica di quella stagione, perdendo nettamente il confronto diretto con il suo compagno di squadra all'esordio al volante della Red Bull, ossia Daniel Ricciardo. I numeri fotografano bene la differenza di rendimento dei due: l'australiano chiuse il campionato al terzo posto nella classifica Piloti con 238 punti, ottenuti anche grazie a tre vittorie e otto podi, mentre Vettel si fermò a soli 167 punti, nessuna vittoria (prima volta dalla stagione d'esordio nel 2007) e soli quattro podi. Una differenza che sarebbe potuta essere ancora maggiore se Ricciardo non si fosse visto cancellare il secondo posto ottenuto nel GP Australia, per una squalifica legata al flusso irregolare di benzina sulla sua vettura.

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IL SOSPETTO DI BRUNDLE Questo improvviso calo di rendimento fu solo frutto dello scarso feeling con la RB10? Secondo Martin Brundle, ex pilota di F1 e ora commentatore televisivo, Vettel potrebbe aver scelto deliberatamente di non rendere ai suoi consueti livelli per favorire il suo passaggio alla Ferrari, avvenuto al termine di quella stagione: ''Non ho mai capito la brutta stagione di Seb, quando è arrivato Ricciardo - ha dichiarato il britannico a F1 Racing - Ha continuato a odiare le auto ibride (Vettel si è spesso dichiarato nostalgico dei vecchi motori utilizzati in F1, ndr), ma quando è arrivato alla Ferrari è stato subito al passo. Mi sono sempre chiesto se è andato lentamente nel 2014 perché aveva bisogno di innescare la sua clausola d'uscita dalla Red Bull. Qualunque cosa fosse, doveva andarsene perché con un altro anno del genere con Ricciardo il suo valore sarebbe sceso quasi a nulla...''

LA RINASCITA Passato alla Ferrari, reduce a sua volta da un 2014 da incubo, Vettel riaccese l'entusiasmo dei tifosi del Cavallino Rampante ottenendo tre vittorie e ben tredici podi. Con 278 punti, chiuse al terzo posto il mondiale Piloti, alle spalle dei due alfieri delle velocissime Mercedes, Lewis Hamilton e Nico Rosberg.


Pubblicato da Luca Manacorda, 13/04/2020
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