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ADAS

La frenata automatica di emergenza? Con bici e moto va in crisi


Avatar di Lorenzo Centenari , il 07/06/18

5 anni fa - Il test del Touring Club Svizzero: le due ruote spariscono dai radar

Frenata automatica di emergenza: non sempre riconosce bici e scooter

I test del Touring Club Svizzero su 5 modelli auto: Autonomous Emergency Brake non infallibile, le due ruote spariscono dai radar

MA QUALE GUIDA AUTONOMA Non illudiamoci, la guida autonoma è lontana. D'altra parte, se gli odierni sistemi di sicurezza attiva concepiti per "assistere" il conducente in determinante circostanze, e non certo per "sostituirlo", stentano a funzionare come dovrebbero, figuriamoci quale distanza ci separa dalle self-driving car Livello 5, le auto-robot senza nemmeno più volante e pedaliera. Un test del Touring Club Svizzero mette a nudo la ben poco lusinghiera verità: la frenata automatica di emergenza è tutt'altro che infallibile. Perché in presenza di bici, moto o scooter, il sistema non sempre reagisce come sarebbe lecito aspettarsi.

DELUSIONE FRENATA AUTOMATICA L'esperimento condotto dagli ingegneri elvetici per misurare il grado di affidabilità di alcuni tra i più diffusi ADAS oggi sul mercato si è servito di cinque modelli di altrettante marche auto: Audi, Volkswagen, Mercedes, Mitsubishi e Volvo. Ebbene, nessuna della candidate avrebbe superato il test a pieni voti, dal momento che ciascun programma di Autonomous Emergency Braking, quando chiamato a riconoscere come ostacolo uno scooter o una bicicletta, solo in determinante casi ha svolto fino in fondo il proprio dovere. Deludendo invece le aspettative in tutti gli altri esperimenti.

RADAR, POLVERI BAGNATE Su strada dritta, tutti e 5 i sistemi hanno riconosciuto il veicolo a due ruote che viaggiava davanti a loro e hanno diligentemente reagito. Più efficace, la frenata automatica, se la bici/scooter occupa il centro della carreggiata: il radar ne segnala la presenza con maggiore anticipo, che non in caso di veicolo che circoli sul lato destro o sinistro della strada. Per contro, nessuno dei sistemi si è dimostrato impeccabile nell’individuare un mezzo a due ruote in curva: i sensori lo rintracciano, ma poi lo perdono di vista. Se il guidatore non interviene attivamente sui pedali, patatrac. 

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INCUBO BICICLETTA Brutta figura anche alla prova del veicolo fermo in carreggiata. Il report dei collaudatori del Touring Club Svizzero assegna il punteggio peggiore alla frenata automatica che equipaggia i modelli AudiVolkswagen: bici nemmeno rilevata, collisione evitata solo grazie a una manovra di scartamento del conducente. Il sistema Mercedes si comporta bene quando la due ruote sosta al centro della sede stradale, mentre fa scena muta se il veicolo è fermo sul ciglio destro o sinistro. E ancora: l'AEB Mitsubishi riconosce la bicicletta, emette un segnale acustico e visivo, ma non frena. Idem per Volvo.

FATTORE UMANO DECISIVO I test del TCS hanno registrato quanti limiti ancora affliggono i sistemi d’assistenza alla guida basati sulla tecnologia radar. Categoria di ADAS che tendenzialmente funziona alla grande in situazioni standard, ma che in particolari circostanze ti tradisce, o svolge il proprio compito solo a metà. Conclusione: i moderni sistemi di sicurezza attiva aumentano il comfort, forniscono informazioni supplementari al conducente e possono trarlo d'impaccio in vari casi. Ma nulla hanno ancora a che vedere con una guida autonoma propriamente detta. Ancora per chissà quanto, mani sul volante e occhi ben aperti.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 07/06/2018
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