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Mobilità sostenibile

L'auto a idrogeno è il futuro? C'è chi dice no. Honda vs Toyota


Avatar di Lorenzo Centenari , il 24/01/22

2 anni fa - Pioniere nella tecnologia fuel cell, Honda ora fa marcia indietro

Auto a idrogeno fuel cell: Toyota investe, Honda disinveste
Pioniere nella tecnologia fuel cell, Honda ora fa marcia indietro. E critica l'approccio dei connazionali di Toyota. Ecco perché

L'idrogeno sarà il mainstream. Oppure, no. Essere stati tra i primi a esplorare una nuova tecnologia non comporta necessariamente essere anche, alcuni anni dopo, tra i suoi principali sostenitori. C'è un Gruppo globale che è Toyota che non fa mistero di preferire le celle a combustibile a idrogeno rispetto ai veicoli elettrici a batteria. Questo non significa che ai BEV Toyota non sia interessata, vedasi nuova bZ4X: semplicemente, sul lungo termine scommette sull'idrogeno e non sulle batterie. Un po' lo stesso approccio mostrato da Hyundai: laboratorio FCEV sempre in funzione,  ma il focus è l'elettrico alla spina. Poi c'è un altro Costruttore asiatico di nome Honda che un decennio fa all'idrogeno si appassionò, ma che nel tempo è giunto a conclusioni differenti.

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DOWNGRADE A esprimere perplessità sulla tecnologia fuel cell, in una recente intervista ad Automotive News, è in prima persona il CEO di Honda Toshiro Mibe. Il quale afferma che il marchio, dopo attente due diligence, non considera più l'idrogeno come la migliore soluzione per la lotta alle emissioni di C02. ''Abbiamo condotto tutte le ricerche possibili - spiega Mibe - e il nostro pensiero è che alcune sfide tecnologiche relative ai motori a idrogeno siano piuttosto difficili da risolvere. Abbiamo perciò deciso di abbandonare l'idea dell'idrogeno per la motorizzazione di massa''. La conferma è il caso di Honda Clarity Fuel Cell, modello la cui produzione è stata interrotta ad agosto 2021. 

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VISIONI DIVERSE Al contrario, non molto tempo fa il CEO Toyota Akio Toyoda mostrava entusiasta i vantaggi della propulsione a idrogeno anche nel campo delle auto da corsa. Seconda generazione di Mirai a parte, ricordiamo tutti anche la GR Yaris sperimentale il cui motore turbo a tre cilindri da 1,6 litri viene combinato con un sistema di alimentazione del carburante modificato su misura proprio per l'idrogeno.

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DALL'ASFALTO AI CIELI In realtà, Honda non ha intenzione di abbandonare l'idrogeno in maniera definitiva. Semplicemente, non prevede di renderlo un componente centrale della sua futura strategia ''passenger car''. Ma a Honda fa capo anche una vasta divisione aeronautica, e poiché molto difficilmente, anche in un futuro remoto, gli aerei potranno volare utilizzando esclusvamente l'energia di maxi batterie, la propulsione a idrogeno sembra costituire un'alternativa più sostenibile. ''Probabilmente - si sbilancia Mibe - per una mobilità ridotta la direzione più sensata è quella dell'elettrico, mentre per gli spostamenti a lungo raggio si imporrà il fuel cell''. Chissà se anche Toyota, un giorno, cambierà visione.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 24/01/2022
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