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Mobilità sostenibile

Audi e Ca' Foscari, via al master per top manager del futuro


Avatar di Salvo Sardina , il 15/04/19

4 anni fa - Ingolstadt in prima linea per formare nuove figure professionali

Audi e Ca' Foscari lanciano il master per top manager del futuro

Ingolstadt in prima linea per formare nuovi manager e professionisti in grado di governare l'evoluzione dell'industria automotive

AUDI PENSA AL FUTURO Formare e selezionare i manager del futuro. Questo l’obiettivo di Audi che, in occasione dell’ePrix di Roma, ha presentato alla stampa il nuovo progetto ideato in collaborazione con il Cami (Center for Automotive and Mobility Innovation) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Così, mentre le monoposto elettriche della Formula E si apprestavano a sfrecciare silenziose tra muretti, salti e tombini del circuito cittadino dell’Eur, la casa degli Anelli coglieva l’occasione per pensare una volta di più al domani. Non soltanto sul piano della progettazione delle automobili della prossima era, ma anche alla formazione di top manager in grado di padroneggiare le evoluzioni di un ecosistema automotive sempre più in continuo cambiamento. Proprio da questa esigenza prende forma la partnership triennale tra Audi e Università di Venezia, che darà vita al master in gestione e innovazione della mobilità.

IL MASTER Organizzato dal Cami e dal suo direttore scientifico, il professor Francesco Zirpoli, il corso ammetterà una ventina di studenti e sarà probabilmente svolto interamente in lingua inglese, anche nell’ottica di aprire le porte a giovani studiosi provenienti da ogni parte del mondo. 250 le ore di lezioni frontali previste, che saranno integrate però da numerose attività “sul campo” ritenute fondamentali per saggiare le doti dei top manager del futuro. La sfida è quella di governare la fase di transizione e incertezza del settore automobilistico, formando nuove figure professionali che sappiano cavalcare l’evoluzione della mobilità senza le “catene” degli schemi forniti dall’industria tradizionale.

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SVOLTA ELETTRICA Si scrive “evoluzione della mobilità”, ma si legge fondamentalmente “elettrificazione”. Una strada che Audi ha intrapreso con convinzione, nell’intento di arrivare alle emissioni zero dell’intera gamma entro il 2050, in modo da rispettare i dettami dell’Accordo di Parigi. Intervenuto in conferenza stampa, l’amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, Massimo Nordio, ha tracciato la roadmap verso questo traguardo, che prevede un investimento di 30 miliardi di euro entro il 2023 per il rinnovamento della tecnologia e lo sviluppo della piattaforma elettrica MEB, condivisa da tutti i marchi del gruppo ad eccezione di quelli “Superpremium”. L’obiettivo di Wolfsburg è quello di avere in listino 70 modelli full electric nel 2028, per un totale stimato di 22 milioni di auto elettriche.

OCCHIO ALLE INFRASTRUTTURE Un progetto certo ambizioso, ormai imboccato senza possibilità di ripensamenti. E che, proprio mentre in Italia fa il suo debutto l’Audi e-Tron, passa necessariamente anche dallo sviluppo di una rete di infrastrutture non sempre mature per la svolta elettrica. Per questo Audi è al lavoro anche con la propria rete di concessionari e con le istituzioni: da segnalare soprattutto il progetto Electrify Verona, sviluppato in partnership con il Comune del capoluogo scaligero, che ha portato alla creazione della prima colonnina di ricarica direttamente connessa a un palo dell’illuminazione pubblica. Un esperimento unico in Europa che potrebbe costituire un modello per l’adattamento delle risorse già esistenti alle nuove esigenze della mobilità sostenibile.


Pubblicato da Salvo Sardina, 15/04/2019
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