Le auto di oggi, anche quelle meno recenti, sono piene di prese, ma non tutte le porte USB dell’auto sono uguali e alcuni dispositivi possono scaricare la batteria o danneggiare il sistema. Scopri quali accessori evitare e come usare correttamente la presa USB della tua auto.
Questione di watt
Finché si tratta di collegare lo smartphone per ascoltare la musica o fare il ''mirroring'' tramite Android Auto o Apple CarPlay nessun problema, ma in realtà alle prese USB si può attaccare molto altro. Molto più di quanto dovremmo.
Il problema è che, secondo il tipo di presa, cambiano tensione, potenza e capacità di ricarica. Anche se magari la forma dello spinotto è la stessa.
Quelle standard (USB 2.0 o 3.0) arrivano a 2,5 o 4,5 watt e sono più che sufficienti per uno smartphone, ma dispositivi come tablet, laptop o console portatili usano standard come lo USB-PD (Power Delivery), che assorbe fino a 240 watt. Un’enormità.
Risultato: se colleghi un dispositivo “affamato” di energia a una presa USB tradizionale dell’auto, nella migliore delle ipotesi non si caricherà, nella peggiore rischi di stressare sia la batteria del dispositivo sia quella della vettura.
Il consiglio? Niente laptop o gadget ad alto assorbimento direttamente nella porta USB dell’auto. Se proprio serve, meglio usare un inverter (trasformatore) dedicato, collegandolo alla presa da 12 volt (ex “accendisigari”), che sia in grado di reggere un carico più alto.
Evita gli hub USB da scrivania
Anche se sembrano comodi, gli hub USB da computer non vanno usati in auto. Molti di questi accessori richiedono alimentazione extra o driver software dedicati, che la vettura ovviamente non può fornire.
Meglio affidarsi ad adattatori progettati apposta per uso automotive, con più porte e compatibilità garantita. Ce ne sono di ogni tipo, anche con prese USB-C e agganci magnetici per rendere più pratica la ricarica del telefono.
Dispositivi che richiedono driver o software
Le porte USB dell’auto, poi, non sono un computer: non puoi installare driver o programmi. Quindi scordati di collegare tastiere, stampanti, controller, hard disk o display esterni, perché non verranno riconosciuti.
Funzionano solo i dispositivi plug & play che non richiedono software aggiuntivo: chiavette audio compatibili, smartphone o piccoli accessori di ricarica.
In sintesi
La presa USB della tua auto è fatta per caricare, non alimentare. Va benissimo per smartphone, dashcam leggere o chiavette musicali, ma non per dispositivi energivori.
E soprattutto, non lasciare nulla collegato troppo a lungo a motore spento: se non togli la chiave dal quadro - azione che in genere spegne l'alimentazione delle prese - l'assorbimento dalla presa USB resta e alla lunga può scaricare la batteria dell'auto.