Miami-Dade, Florida: lo sceriffo locale ha deciso di testare la prima pattuglia autonoma d’America, una specie di Ford Explorer Police Interceptor con dentro l’anima (e i sensori) di un taxi-robot di Waymo.
L’hanno battezzata PUG, acronimo di Police Unmanned Ground vehicle, che però in inglese è anche il nome del carlino: quella razza di cani ''da borsetta'' con il muso schiacciato e originari della cina. E proprio come questi ultimi, anche l'autopattuglia più tecnologica sulla piazza fa un po' ridere. Per più di una ragione.
Dentro, c’è più roba che in una valigia a fine vacanza: telecamere a 360°, visione termica, microfoni direzionali, un sistema che legge le targhe dei veicoli in sosta e persino un mini drone da ricognizione, legato al tetto come un aquilone. O come un cagnolino al guinzaglio, se vogliamo rimanere in tema.
Il tutto è stato regalato — letteralmente — da una no profit chiamata Policing Lab, che ha sottolineato con orgoglio: “nessun soldo dei contribuenti”.

“Non sostituisce gli agenti”, dicono. Ma intanto pattuglia da sola
Il Dipartimento dello Sceriffo la presenta come un punto di svolta: un’unità autonoma che può “estendere le risorse”, “proteggere gli agenti” e “rafforzare il legame con la comunità”.
A detta della sceriffa Rosie Cordero-Stutz, il PUG rappresenta “un nuovo modo di interagire con i cittadini”. Ma come si possa rafforzare il legame con la comunità attraverso videocamere e microfoni parabolici è questione dibattuta.
''Il 99% del lavoro della polizia consiste semplicemente nel pattugliare e farsi vedere, per mantenere le persone sotto controllo'', sottolinea un commento in calce alla notizia riportata da Jalopnik.
Ma sfugge come ci si possa far vedere se non ci si trova effettivamente sul posto. Lo smart working non funziona ugualmente bene per tutte le professioni.
Per ora, comunque, PUG non sarà lasciato completamente solo: un essere umano dovrà rimanere a bordo per il primo anno di test, giusto per assicurarsi che il taxi autonomo in uniforme non decida di unirsi alla flotta Waymo e inizi a portare turisti a South Beach.

A che cosa serve l'autopattuglia robot?
Ma cosa fa, esattamente, una volante senza pilota? Domanda lecita: PUG può inseguire i sospetti? No, dice la sceriffa. Niente inseguimenti senza un agente al volante. Safety first!
Il PUG rispetta sempre il codice della strada, almeno nelle intenzioni: sempre che non prenda esempio da Tesla, che di infrazioni con Full Self Driving ne ha commesse un bel po'. Ma allora cosa fa, esattamente?
Per ora, l'autopattuglia robot non è che un veicolo per la sorveglianza del territorio: autonomo, iperconnesso e sempre all'erta. Ma ciò che può fare è, al massimo, è aiutare a elevare contravvenzioni alle auto in sosta vietata e permettere l'osservazione di siti a rischio.
Almeno fino a quando non inventeranno criminali ad arresto autonomo. Ma a quel punto, tanto vale insegnare loro anche a recarsi da soli alla centrale di polizia. Che vogliamo pure pagargli l'Uber?









