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Prova su strada

Seat Alhambra 2016


Avatar Redazionale , il 10/07/15

8 anni fa - La Seat Alhambra 2016 monta motori Euro 6 e sfoggia tante novità

Sulla Seat Alhambra 2016, nelle concessionarie da settembre, ci sono tre turbodiesel TDI 2.0, tutti Euro 6, e tante novità. Quelle principali riguardano le dotazioni di sicurezza e i gadget che rendono migliore la guida a bordo

AVANTI TUTTA I numeri parlano chiaro: grazie a una politica commerciale aggressiva, la Seat ha archiviato il primo semestre del 2015 con una crescita importante. I suoi volumi di vendita sono infatti aumentati in maniera doppia rispetto al mercato italiano in generale e ciò nonostante la Casa di Martorell non sia ancora presente nel segmento più vivace, quello delle crossover. La lacuna verrà colmata tra un annetto ma nel frattempo gli spagnoli hanno giustamente deciso di non stare a girarsi i pollici e di sferrare un’offensiva a tutto campo: dopo aver presentato nelle scorse settimane un’Ibiza aggiornata, tirano ora a lucido un altro gioiello di famiglia, la Seat Alhambra 2016.

MANO LEGGERA A cinque anni dal lancio, l’Alhambra si concede infatti un lifting leggero. Niente di clamoroso, sia chiaro: in fondo le sue linee sono ancora attualissime e il 2014 è stato un anno di vendite record per questo modello, a riprova del fatto che le forme geometriche e senza fronzoli sono praticamente senza tempo. Per rinfrescare la Seat Alhambra 2016 i designer sono intervenuti esternamente giusto  su elementi di dettaglio. In coda trovano spazio così nuove luci a Led, mentre, nel frontale, il cofano a freccia guida lo sguardo verso una mascherina modificata, con il logo incassato. A completare il quadro ci sono poi una tavolozza di colori riassortita e cerchi di nuova foggia. Anche l’interno, dominato da una plancia molto curata, fa un saltino di qualità, grazie a nuovi accostamenti cromatici, a un volante che riprende quello della Leon e alcuni comandi leggermente rivisti.

UNO E TRINO Più risalto merita sicuramente il lavoro dei motoristi. La gamma della Seat Alhambra 2016 già rispetta infatti i limiti della norma Euro 6 e dà un bel taglio ai consumi, fino al 15%. A monopolizzare la scena in Italia è in pratica un solo motore, il turbodiesel due litri TDI fa da denominatore nei listini di tante macchine del Gruppo Volkswagen. Qui è proposto in tre livelli di potenza: 115, 150 e 184 cv. Nel primo caso l’abbinamento è solo con cambio manuale e trazione anteriore, mentre nel secondo si può ordinare la macchina anche con trazione integrale 4Drive o cambio a doppia frizione DSG. Quest’ultimo fa infine coppia fissa con il TDI 184 cv a trazione anteriore. Tutti i dati tecnici sono riportati nella scheda allegata.

CHI PIU’ SPENDE… Grande semplicità anche sul fronte degli allestimenti. A settembre la Seat Alhambra 2016 è attesa nelle concessionarie con due sole alternative a catalogo: Style e Advance. La prima offre di serie, tra le altre cose, sette posti e il sistema d’infotainment Seat Media System Plus (con touch screen a colori da 6,5”, 8 altoparlanti, Bluetooth e ingressi USB, Aux e SD, oltre al sistema MirrorLink per connettere lo smartphone). La Alhambra Advance mette sul piatto anche il navigatore satellitare, porte laterali e portellone ad azionamento elettrico, il sistema di parcheggio automatizzato Park Assist , la telecamera posteriore, la chiave elettronica Kessy (che sblocca le porte e dà il consenso all’avviamento anche se lasciata in tasca) e i cerchi in lega da 17”. Il tutto per una differenza di 2.000 euro, con un vantaggio cliente di circa il 50%. In moneta sonante, I prezzi vanno dai 34.300 euro della Seat Alhambra 2.0 TDI 115 cv Style ai 41.100 della 2.0 TDI 184 cv Advance. La best-seller predestinata è la 2.0 TDI 150 cv DSG Advance, che viene 39.700 euro.

HIGH TECH Il tutto, ammesso che non ci si lasci tentare da qualche optional, un’ipotesi tutt’altro che remota, visto che, per esempio, a richiesta si può avere la raffinata regolazione attiva dell’assetto DCC. Questo dispositivo permette di variare in punta di dita la taratura delle sospensioni, che possono essere fatte lavorare secondo tre logiche differenti  (Normal, Sport e Comfort) e di accordare di conseguenza la risposta dello sterzo. E a proposito di comfort, non si possono certo dimenticare i sedili con funzione massaggiante, mentre in ottica sicurezza spiccano il monitoraggio dell’angolo cieco e il Full Beam Assist, che regola i fari in funzione della luminosità che incontra sulla strada.

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TALE E QUALE Il posto di guida della Seat Alhambra 2016 non cambia rispetto a quello dei model year precedenti ma della cosa non ci si può certo lamentare. I sedili anteriori sono ampi e comodi, con ottimi poggiatesta e regolazioni ampie, che permettono di trovare la sistemazione giusta, a prescindere dalla corporatura e dai gusti personali. Solo il volante potrebbe destare qualche lieve perplessità agli amanti delle posizioni più sportive, con la corona leggermente inclinata in avanti. Su una macchina pensata per le famiglie e per macinare chilometri, però, la scelta ci sta tutta e sulla cosa si può chiudere un occhio. Apprezzabile è poi la fattura della plancia, tanto dal punto di vista dei materiali, quanto degli assemblaggi, con furbi vani portaoggetti e comandi sempre a portata di mano.

C’E’ UN PERCHE’ Nella fila centrale, composta da tre sedili singoli, regolabili individualmente, si sta a meraviglia. L’unico neo è qui rappresentato dagli schienali un po’ bassi ma questa soluzione è necessaria  per migliorare le doti di trasformismo dell’abitacolo, che può passare in men che non si dica da una configurazione a sette posti, con 300 litri per i bagagli, a una a due posti, con gli altri sedili ripiegati nel piano di carico (che resta a questo punto perfettamente piatto) e un volume utile di ben 2.297 litri. La terza fila offre una discreta quantità di spazio ma se l’idea è quella di farci viaggiare degli adulti è bene che gli altri passeggeri facciano avanzare un po’ i loro sedili, per un più equo sfruttamento dell’abitabilità.

CONFIDENZA IMMEDIATA Una volta in movimento, le dimensioni importanti della Seat Alhambra 2016 rappresentano un problema relativo. La lunghezza di 485 cm non è certo il massimo per affrontare i parcheggi a incastro nelle viette dei centri storici ma il raggio di sterzata ragionevole, i finestrini grandi e il taglio geometrico delle lamiere aiutano a superare ogni manovra, dopo un po’ di apprendistato.

KEEP CALM D’altro canto non serve essere profiler dell’FBI per capire come la Seat Alhambra sia una gran passista, che predilige dunque l’autostrada o quantomeno le strade aperte, percorse ad andatura regolare. L’assetto è studiato più per risparmiare alle terga dei passeggeri gli scossoni generati da buche, rallentatori e tombini piuttosto che per fare la barba ai cordoli o alle righe di mezzeria. Chi avesse qualche prurito al piede destro farebbe bene a valutare l’acquisto del DCC, che, con la modalità Sport inserita, rende lo sterzo più pronto e preciso nel trasmettere i comandi alle ruote anteriori e fa sì che l’assetto rimanga più piatto e neutro quando si affrontano le curve a velocità sostenuta. Anche senza questo upgrade, comunque, l’Alhambra è sempre facile da controllare e sicura. Quanto gli ingegneri abbiano badato al comfort si capisce anche dalla notevole silenziosità, che permette di scambiare due parole senza dover alzare la voce anche se si sta tenendo una media ai limiti del Codice della Strada.

L’IMBARAZZO DELLA SCELTA In materia di motori c’è solo da avere l’imbarazzo della scelta. L’esperienza insegna che con il 115 cv già si riesce a fare di tutto e questa può essere la soluzione migliore per la clientela business, attenta al portafoglio e chiamata magari a fare su e giù per l’Italia senza doversi portare dietro carichi eccessivi. 270 Nm rappresentano un valore di coppia rispettabilissimo ma, con il tutto esaurito a bordo, si possono raggiungere le due tonnellate e mezza, una massa impegnativa a smuovere. Per chi cercasse uno spunto più brillante in ogni condizione potrebbe valer la pena di puntare allora sulla variante da 150 cv e 340 Nm, che lima un paio di secondi allo 0-100 (10 e spiccioli, contro i 12,6 della 115 cv) e che si dimostra sugli stessi livelli in fatto di consumi, con una media dichiarata sempre vicina a 20 km/litro. Per gli incontentabili e gli assidui frequentatori delle Autobahn tedesche c’è poi anche la Alhambra da 184 cv e 380 Nm, con una curva di erogazione che privilegia i regimi più alti e un cambio DSG sempre impeccabile, che mi sento di consigliare assolutamente anche a chi opta per la 150 cv, grazie ai suoi innesti rapidi e dolci al tempo stesso, puntalmente in perfetta sintonia con i desideri del pilota.

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Pubblicato da Paolo Sardi, 10/07/2015
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