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Maserati GranTurismo


Avatar di Mario Cornicchia , il 02/08/07

16 anni fa - Pugno di ferro in guanto di velluto.

Sportiva comoda, per un turismo alla grande. Quattro posti abitabili, comfort, stile, prestazioni e pelle Frau. Una coupettona per tutte le stagioni, sportiva quando serve, confortevole sempre.

COM'E' Né GranSport né Quattroporte. La GranTurismo è la sorella che non c'era, la via di mezzo tra la sportiva e l'ammiraglia, la Maserati tuttofare. Stile Pininfarina, ben disegnato ma senza picchi di fascino, quattro posti e 405 cavalli, per portarsi dietro il Tridente in tutte le occasioni.

DUEPORTE Il nome è azzeccato per lo spirito della nuova Maserati, ma avrebbe anche potuto chiamarsi Dueporte per la parentela stretta con la Quattroporte, con cui condivide il telaio, accorciato di 12,5 centimetri nel passo e di 6,6 centimetri nello sbalzo posteriore, oltre al motore, il V8 4.2 abbinato al nuovo cambio automatico. Rispolverando i libri di storia di Maserati, avrebbe anche potuto chiamarsi Mexico, coupettona quattro posti fine anni 60 disegnata da Vignale.

MENO TORTELLINI Anche le Maserati badano alla linea e la dieta prevede meno tortellini, per linee meno rotondette e morbide rispetto a quelle della Gran Sport e della Quattroporte. Lo stile Pininfarina è magro e teso, con superfici piatte e spigoli vivi che segnano i parafanghi. Non mancano tutti i pezzi della tradizione Maserati, con la bella bocca larga divoramoscerini, le branchie laterali e il Tridente sul montante posteriore.

ANGELINA Con quella boccona alla Angelina Jolie, naturalmente carnosa, il suo pezzo forte è il tre quarti anteriore, corredato anche di immancabile cofano chilometrico e ben sagomato, parafanghi muscolosi e branchiette. La coda è invece un po' troppo piatta e le luci posteriori sono molto moderne, ma anche molto simili nello stile all'ultima generazione Ford.

QUATTROPOSTI Del pianale della Quattroporte eredita anche l'abitabilità, con quattro posti veri, ottimi per taglie medie, sopportabili i posteriori anche da taglie forti per brevi trasferimenti cu strade ben levigate per non stampare capocciate sul tetto. Lo stile è da vera Maserati, ovvero sobrio ed elegante, modernamente tradizionale. Sedili grandi e comodi gli anteriori, con un classico disegno concavo e cuciture verticali per tutti e quattro i posti. Pelle Frau dappertutto, disponibile in 10 tinte differenti. Piccole sculture le maniglie delle portiere, scolpite nell'alluminio. Il bagagliaio non è proprio gigantesco in rapporto agli ingombri, ma adeguato a un buon fine settimana a due.

DISCO RIGIDO Plancia moderna tagliata in due da un profilo orizzontale plasticoso fintalluminio nella dotazione di serie, sostituibile con un profilo laccato o in legno di tre differenti tonalità montato su alluminio. Al centro, proprio sopra il profilo plasticoso il solito orologio rétro, retaggio dell'era Biturbo. La consolle centrale è dominata dallo schermo sette pollici per Gps e amenità di bordo, tra cui l'hi-fi con disco rigido da trenta giga su cui salvare i propri cd in tre livelli di qualità Mp3 (128-192-320 kbps). Completa il quadro un volante attrezzato di pulsanti e di palette per le cambiate manuali.

VI-OTTO Il motore V8 4.2 deriva da quello della Quattroporte ma i tecnici Maserati hanno lavorato per renderlo più reattivo, specie quando si preme il pulsante Sport sulla plancia, che modifica la risposta all'acceleratore e la logica di gestione del cambio. La potenza sale a 405 cavalli, guadagnandone cinque, e la coppia rimane invariata, 460Nm, ma si arrampica di 500 giri, fino a quota 4750. La reattività in modalità Sport aumenta del 20% e i numeri fondamentali dichiarano 285 km/h di velocità massima e 5,2 secondi per lo 0-100km/h.

AUTOMATICA La scelta del cambio automatico a sei marce ZF invece del manuale robotizzato della GranSport la dice lunga sull'impostazione della GranTurismo. Da quando la Quattroporte si offre anche automatica le vendite negli States sono decollate e anche la GranTurismo merita un cambio più facile e agile. A cui non manca nulla per la guida sportiva, peraltro: programma Comfort e Sport adattativi nella guida automatica, cambiate manuali sequenziali fino ai 7200 giri prelimitatore con leva o palettine sul piantone di sterzo. E tempi di reazione rapidi.

FULL OPTIONAL (O QUASI) La GranTurismo è già acquistabile a 114.340 euro chiavi in mano. La cifra non sembrerebbe esattamente a buon mercato ma prima di dare un giudizio affrettato è bene soppesare a dovere anche la dotazione di serie davvero sontuosa. Basti pensare che tutto quanto si qui menzionato è standard, dai rivestimenti in pelle griffati Frau, all'impianto audio con memoria di 30 GB, passando per il navigatore satellitare, fino alla regolazione elettrica del volante. Restano a pagamento lo stereo Bose, le sospensioni elettroniche Skyhook e il sistema di controllo della pressione dei pneumatici.

COME VA Bella coupettona anche se non finisce di affascinarmi fino in fondo. A parte le luci posteriori, non brutte ma già viste, non ho critiche specifiche ma mi sembra una di quelle donne bellissime ma poco sexy. Ma qui andiamo sul soggettivo, brutta certo la GranTurismo non è. Ed è anche ben fatta, la migliore di tutte le Maserati come qualità percepita al tatto e alla vista. Curata all'esterno e davvero ben costruita e con l'incopiabile stile italiano all'interno.

IN LUNGO 4,88 metri di lunghezza massima si sentono quando ci si siede al volante. Spazio non manca e anche i sedili posteriori hanno un accesso un po' strettino malgrado il movimento elettrico del sedile anteriore quando si piega in avanti, ma sono comodi davvero quando ci si siede. Il posto di guida ha tutte le regolazioni che servono a anche belle ampie, per costruirsi il posto di comando su misura. Per i fanatici come me della vera guida sportiva un po' sdraiata, il sedile si appiccica ben bene al pavimento e il volante si regola di conseguenza senza coprire gli strumenti. Come dev'essere su una sportiva.

CHIAVE DI VIOLINO L'accensione è tradizionale. Non c'è il pulsante Start tanto di moda ma si sveglia il motore girando la chiave, peraltro un poco troppo simile a quelle del Gruppo Fiat. Quella della Fiat Cinquecento è più rifinita ma quando la si gira non si sente la voce di un bel V8 sportivo. Ha una gran bella voce, mai fastidiosa a tutte le velocità, sempre presente e appagante, cupa e sorda massaggia timpani e ossa con le sue vibrazioni.

GRANTURISTA Nome e origine meccanica non tradiscono le aspettative. La GranTurismo è facile da guidare dai primi metri e i parafanghi sporgenti aiutano a percepire gli ingombri, non sempre istintivi da intuire. Il cambio è abbastanza intelligente e autonomo che non viene voglia di impegnarsi in performance sportive nella guida normale. Ha sempre la marcia giusta al momento giusto e provvede al lavoro quasi senza renderne conto. La regolazione delle sospensioni a controllo elettronico Skyhook (optional) non è mai troppo sportiva. Anche sulle buche cittadine e nel traffico la GranTurismo è una ammiraglia che si guida sdraiati, con un bel vocione che tiene compagnia.

COME UN BISTURI Quando il traffico diminuisce e la strada si rattrappisce in curve artritiche la GranTurismo mette subito in mostra una dote ereditata dalla Quattroporte, l'inserimento in curva preciso preciso, davvero chirurgico. Lì vuoi mettere le ruote? E lì le metti. La taratura delle sospensioni è davvero un eccellente compromesso tra comfort e precisione sportiva, sempre comoda ma affidabile. La guida ideale per la Tridentona è proprio quella sportiva e veloce ma senza eccessi, aiutandosi con le palette nelle frenate prima delle curve e lasciando poi la gestione del cambio all'elettronica passata la curva. Giusto per dare una mano ai freni con dischi da 330 centimetri di diametro spremuti da pinze a quattro pistoncini, adeguati al peso (1880 kg a vuoto) e alla potenza della GranTurismo.

MANEGGIARE CON CURA Se si vuole chiedere di più alla GranTurismola guida inizia a diventare faticosa. Lo sterzo ottimo nel veloce-sportivo diventa lento e poco diretto, si rema di volante e se si disinseriscono i sistemi di sicurezza anche al controsterzo di potenza ci si pensa due volte se non in spazi ampi. Ma non è fatta per questo, per la staccata all'ultimo metro o la ricerca del limite, se queste sono le vostre velleità c'è sempre in listino la sua sorella scanottata, la GranSport, che sulla guida ignorante ha il suo bel dire. La GranTurismo è fatta per godere della guida veloce arrivando a destinazione con il sorriso sulle labbra, l'occhio disteso e l'ascella in condizioni decorose. E quando si scende ci si porta un pezzo di GranTurismo con sé, l'ottimo profumo della pelle Frau conservato gelosamente dai vestiti.


Pubblicato da M.A. Corniche, 02/08/2007
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