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Maserati GranTurismo


Avatar Redazionale , il 20/02/07

17 anni fa - Il Tridente punge ancora di più.

La coupé del Tridente mostra i muscoli e si appresta a sfilare a Ginevra con un vestito completamente nuovo. Disegnata ancora da Pininfarina, ha forme più scolpite e taglienti. Il motore è V8 4.2 da 405 cv abbinato a un cambio automatico.

LUCCIOLE E LANTERNE Attenzione perché questa volta il pericolo di prendere un abbaglio è forte. A guardare distrattamente le foto il rischio che si corre è quello di bollare la nuova Coupé del Tridente come una semplice evoluzione di quella precedente. Nulla di più sbagliato: Pininfarina - la firma sul progetto richiama la prima Gran Turismo del 1947, su base A6 1.500 - non ha voluto stravolgere il classico equilibrio tra i volumi della Maserati ma basta soffermarsi sui particolari per capire che dal punto di vista stilistico il balzo in avanti è davvero importante.

ADULTA Così come il nome si sviluppa, passando dall'ermetico GT a GranTurismo, la linea diventa più adulta, con forme scolpite e muscolose. La mascherina ha un'aria più cattiva, con i listelli piegati all'indietro. Con la sua forma convessa, sembra pronta a risucchiare l'asfalto e chiunque le si pari davanti. Ai lati, i fari si allungano e sfoggiano un disegno più dinamico, mentre poco più indietro i parafanghi dicono addio alle forme levigate del passato per stagliarsi in modo più nitido ai bordi del cofano.

PALESTRATA Altri elementi nuovi della GranTurismo sono il bordo piatto dei passaruota e le tre finestrelle sulla fiancata, chiaramente ispirate a quelle della Quattroporte. Proseguendo verso la coda, anche i parafanghi posteriori sfoggiano un aspetto palestrato e danno il la a un cofano bagagli appena arcuato, che culmina in uno spoilerino integrato. Anche le luci di coda hanno un disegno moderno, con le parti rosse che sembrano incorniciare quelle bianche.

NOMEN OMEN Molto particolari sono anche i cerchi, con le razze che riproducono il Tridente stilizzato, così come la stessa figura si può vedere anche in cima alla plancia, disegnata dall'orologio e dalle bocchette dell'aria. L'abitacolo appare più ampio di quello di una 2+2 qualsiasi, a riprova del fatto che la scelta del nome GranTurismo non è casuale. A giustificarlo provvede anche il motore. La scelta dei tecnici cade ancora sul sempreverde V8 4.2, qui in configurazione da 405 cv e abbinato a un cambio automatico a controllo elettronico autoadattivo, che adegua le cambiate allo stile di guida. La trazione è posteriore e la distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore avviene secondo il rapporto 51 - 49.





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Pubblicato da Paolo Sardi, 20/02/2007
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