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Maserati Quattroporte Automatica


Avatar Redazionale , il 31/01/07

17 anni fa - La Quattroporte diventa plug&play

La Quattroporte diventa plug&play. Con il nuovo automatico basta mettere in Drive e muoversi tranquilli. Il segreto? Tanto lavoro su meccanica, distribuzione dei pesi e minuzie da intenditori. Per piacere di più e a più persone. Anche a quelli che vogliono guidare con una mano perchè con l'altra bevono il caffé. Doti di handling e carattere rimangono immutati. Da Maserati.

PLUG&PLAY Basta un nuovo cambio per "cambiare" un'auto?Risposta affermativa se, come hanno fatto in Maserati, si lavora in profondità e con in mente nuovi traguardi. La Maseratona da oggi ha infatti una doppia anima, ruggente e morbidosa. Restano gli otto cilindri, i 400 cavalli e le prestazioni fuori dall'ordinario, ma, con il nuovo cambio automatico, arrivano comodità finora solo desiderate. Basta portare il settore su Drive e la Quattroporte si muove docile e senza richieste di apprendistati da pilota. Si parcheggia e si fa retromarcia con altrettanta semplicità senza intaccarne il carattere.

SIGNORI, SI CAMBIA La Quattroporte con il sequenziale "ferrarista" Duoselect in stile F1 rimane (immutata) in produzione. Per chi vuole giocare a fare il pilota. Ma un cambio di estrazione pistaiola e tendente al brusco su una berlina di rappresentanza, si era rivelato anche un limite. Specialmente su certi mercati e per alcuni potenziali clienti, poco disposti a rinunciare ad un automatico "vero".

ANALISI E DESIDERI Una novità frutto di analisi di marketing e richieste dei clienti. Il mercato principale interessato all'aggiornamento è quello nordamericano, incline alla comodità e che, da solo, vale quasi la metà delle vendite Maserati. Ma non solo, tutto il middle/far east, il mondo arabo e il mercato globalizzato delle luxury carrichiedeva da tempo questa opzione. Per fare i numeri, oltre ai fan del marchio bisogna andare a togliere clienti ipercoccolati alla concorrenza. E, grazie anche al contributo decisivo della Quattroporte Automatica, il Tridente conta di aumentare le vendite 2007 fino a raggiungere il break even.

CESELLO Tutta questa enfasi per un nuovo cambio? Insieme alla nuova leva sul tunnel ridisegnato arrivano anche molti aggiornamenti, tutti sottopelle, per affinare le spigolosità mantenendo inalterato il carattere a tre punte. Il lavoro di cesello si nasconde sotto le linee conosciute e ha riguardato una serie di particolari, meccanici e non solo, con in testa l'obiettivo di aumentare il comfort lasciando immutate le doti, pluripremiate, di handling.

NUOVO CAMBIO La nuova trasmissione, frutto della collaborazione con ZF, è automatica-idraulica con convertitore di coppia e 6 rapporti, soluzione capace di trasmettere dolcezza nei passaggi di marcia e nelle partenze. Pure in retromarcia. Funziona come un tradizionale automatico, basta mettere in Drive e la facilità di guida è a prova di parcheggiatore alle prime armi. Ma esiste anche la modalità manuale. Tirando la leva si snocciolano i rapporti, spingendola in avanti si scalano. I numeri delle marce si vedono sul display del cruscotto. Sulla Sport GT ci sono anche i paddle di serie, in opzione sulle altre, se proprio non si vuole rinunciare ai guanti da pilota.

UNICO OLTRE 7000 Frutto di diciotto mesi di sviluppo, la trasmissione migliora le doti del V8 ai bassi, per crescere fino a superare i 7000 giri. In Maserati ne vanno fieri, loro sono gli unici ad averlo fatto con un cambio simile. I numeri parlano chiaro: 270 km/h di punta velocistica e 0-100 in 5,6 secondi. Solo cinque chilometri orari e quattro decimi resi alla Duoselect. Anche la coppia, che cresce di 10 Nm (460), arriva 250 giri prima (4250) e i consumi dovrebbero diminuire (fino al 9% nell'extraurbano). La Quattroporte rimane comunque una buona bevitrice e vale il detto "se vi domandate quanto consuma significa che non potete permettervela".

STOP! Altri dettagli meritano comunque attenzione. Il nuovo freno di stazionamento elettrico, per esempio, si attiva con un dito e può essere programmato in automatico; funziona anche, meglio non provare, come freno di emergenza (agisce su tutte le ruote e dialoga con l'ESP). E, soprattutto, il "nuovo" motore. Nuova linea di aspirazione e air box, nuovo variatore di fase, pistoni modificati e (anche l'occhio vuole la sua parte), testata in blu Maserati invece che rosso Ferrari. Aggiornamenti che riguardano solo la versione Automatica con convertitore di coppia.

DISTRIBUZIONE Rispetto alla Duoselect cambia anche il posizionamento del cambio, ora non più al treno posteriore ma davanti, dietro il blocco motore, in posizione longitudinale. L'albero della trasmissione è in due parti per assicurare innesti veloci e precisi. Inoltre riduce le vibrazioni, mentre il differenziale posteriore autobloccante è collegato al sottoscocca. La distribuzione dei pesi rimane da sportiva doc: 49 davanti e 51 dietro. Il peso complessivo aumenta di poco: 20 kg, per un totale di 1990 kg in ordine di marcia.

HARDWARE E SOFTWARE Si sa, oggi non bastano più i prodigi meccanici. Oltre all'hardware ci vuole il software e il nuovo cambio dispone di 3 modalità di funzionamento: Normale, Sport e Ice. Cambiate dolci, partenze soft a prova di autista e sprint con garbo se si viaggia in modalità standard. Cambi di marcia e scalate a regimi più alti con risposta dell'acceleratore che si vivacizza e sospensioni irrigidite in posizione sport. Da tenere conto che ogni modalità dispone di ulteriori logiche di funzionamento "adattive", 20 il totale complessivo. Che sfumano o caricano il carattere interpretando gli umori di chi guida.

ALLA GUIDA La Quattroporte è diventata più comoda, facile e intuitiva. Completando lo sdoppiamento di personalità. Ci si muove rilassati nel tessuto urbano, si può scegliere di andare lisci e senza pensieri, più allegri ma sempre in automatico o poi passare alla modalità pistaiola. Premendo il tasto sport e usando il cambio in manuale, i 400 cavalli che sembravano docili docili escono allo scoperto e la Quattroporte segna la distanza con le berline da pura rappresentanza. Quasi due auto in una. Difficile pensare, mentre si mordono le curve, che si stanno portando al galoppo 5 metri di lamiera e quasi 2 tonnellate di peso.

INERZIE E quelli che sembrano dettagli fanno poi la differenza rispetto alle altre berline di intonazione sportiva. Sulla Quattroporte il momento d'inerzia è ridotto, il che significa cambi di direzione rapidi e inserimento nella prima parte di curva svelto e preciso. E si esce prepotenti anche dai tornanti con una spinta e un sound da sportiva doc. Certo, la Duoseselect con il suo 47-53 è ancora più estrema e per questo rimane a listino: da una parte gli utenti "globali" dall'altra i duri e puri.

POCO CI MANCA Auto perfetta quindi? Quasi. Alcuni particolari plasticati e non, vedi ad esempio la copertura dell'airbag passeggero, potrebbero sembrare discutibili. Come l'orologio old style, in omaggio alla tradizione, al centro della plancia. Volendo fare i pignoli tutto il sistema multimediale, dai tastini all'interfaccia grafica, lo vorremmo più hi-tech nel look. In fondo, la Quattroporte è l'unica superammiraglia che può guidare un giovane senza passare per il figlio che ha rubato le chiavi al papi. Un pregio non da poco.

LISTINO L'offerta é triplice. Non esiste una versione base: alla Quattroporte Automatica (114.100 euro chiavi in mano)non manca nulla, nemmeno i cerchi da 18 pollici. Ci sono però anche due versioni di intonazione diversa. La Sport GT, che sembra pensata per convincere i nostalgici dell'elettroattuato e che a 123.000 euro offre paddle dietro al volante, assetto sportivo e cerchi da 20". E la Executive GT, che costa 126.900 euro e che aggiunge tutto il possibile in ottica comfort e business, cromature supplementari comprese. Qui niente scarico sportivo, è pensata per muoversi con eleganza presidenziale, ci sono comunque i cerchi da 19".

NUOVA? Rimane confermatissimo lo stile, che entra nel suo quarto anno di vita. Niente bisturi e silicone, l'unica vera novità per le pupille sono i nuovi colori. Soprattutto il bianco perlato (si chiama "Fuji") che con l'Emilia c'entra poco, ma deve il nome al colore della MC 12 che al Salone di Tokyo portò al debutto la cromia. Rende meglio dal vivo che in foto e, per averla, occorre pazientare di più rispetto alle tinte classiche e sborsare il solito "supplemento". Ma vale la pena. Anche perché in Maserati hanno lavorato sodo per evitare disallineamenti cromatici tra le superfici metalliche e non. A volte, un colore giusto può fare la differenza.

PORTABICCHIERI Poi, c'é il caffè all'americana. Cosa c'entra Starbucks con la Quattroporte? Niente, o forse tantissimo. La moda del beverone oramai dilagante impone una guida a tratti disinvolta e meno impegnativa, almeno in coda in tangenziale. Non a caso ora nel tunnel centrale, ridisegnato, ci sono 4 portabicchieri, di cui due illuminati. A Modena, per essere sicuri di non sbagliare, si sono fatti spedire tutti i bicchieroni del mondo. Sono lontani i tempi della Quattroporte di Pertini e dei "Cumenda", al massimo si poteva pensare ai portacalici.

POSIZIONAMENTO In un mercato ultracompetitivo conta sapersi distinguere e accontentare il cliente. Sempre. La Quattroporte Automatica si posiziona in una nicchia che la rende unica, intrinsecamente più fascinosa e sportiva di altre superberline tedesche in versione normale, ma meno estrema delle stesse superberline in versione pistaiola, per esempio pensiamo alle Mercedes AMG. Cosa significa? Che col Tridente "automatizzato" potete sentirvi "Presidente" e farvi trasportare in surplace dall'autista.Oppure, con le scarpe da pilota sotto il gessato, potere rubagli il posto quando volete e godervi le curve. "Due gust is meigl che uan".


Pubblicato da Luca Pezzoni, 31/01/2007
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