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Prova Maserati Ghibli Hybrid Fragment: quando il Tridente fa tendenza


Avatar di Alessandro Perelli , il 29/10/23

5 mesi fa - La berlina del Tridente con il motore ibrido e in edizione speciale

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: prova, prezzi, opinioni, consumi
Al volante della berlina italiana in versione Limited Edition, equipaggiata con il 2.0 quattro cilindri turbo mild-hybrid da 330 CV. Le opinioni dopo la prova

Le collaborazioni fra Case automobilistiche e personaggi dello spettacolo, della moda o dello sport sembrano essere l’ultima frontiera della comunicazione tra mondo automotive e pubblico (o clienti). L’ultima in ordine di tempo si è materializzata in redazione sottoforma di Maserati Ghibli Hybrid Fragment. Una versione speciale della berlina italiana, che non ha lasciato indifferente nessuno a Motorbox, compreso il sottoscritto che l’ha provata. E, a maggior ragione, oltre allo stile e alle caratteristiche estetiche che definiscono la macchina, analizzeremo come al solito tutto, ma proprio tutto di questa Limited Edition del Tridente, ma andiamo con ordine.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: la sfumatura bi-colore ''Operabianca'' della berlina italiana Maserati Ghibli Hybrid Fragment: la sfumatura bi-colore ''Operabianca'' della berlina italiana

DESIGN CLASSICO E SFUMATURE ORIGINALI

In effetti, il primo impatto non è stato dei più positivi. Nell’allestimento Fragment che, per inciso, è stato svelato nel 2021 - ma poi ne parleremo - si può scegliere fra due tonalità della carrozzeria: bianca con paraurti e parte bassa delle fiancate in nero opaco (da qui il nome Operabianca), oppure nero lucido abbinato allo stesso nero opaco della zona inferiore (Operanera). Ecco, la “nostra” Ghibli è bianca e nera e, lo ammetto, non mi ha entusiasmato immediatamente, anzi. Credo che una berlina di rappresentanza, per di più con un marchio storico sul cofano, come questa Maserati meriti ben altre sfumature, ma tant’è… che alla fine ci ho fatto l’occhio e questo azzardo cromatico l’ho digerito molto meglio. Per il resto, la Ghibli rimane fedele a sé stessa, con una linea sempre affascinante. Le grandi berline premium si evolvono in look spesso molto sofisticati, al limite dell’eccesso, invece lei, con le sue linee morbide, il cofano così lungo e la coda raccolta sembra quasi senza tempo. Non mi soffermo sui dettagli più moderni come i fari a LED, sono sotto gli occhi di tutti, ma questi particolari più attuali contribuiscono a ringiovanirle il look senza trascendere nel “barocco”.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: la calandra esclusiva con il logo della collaborazione Maserati Ghibli Hybrid Fragment: la calandra esclusiva con il logo della collaborazioneDETTAGLI ORIGINALI Tuttavia, la personalizzazione Fragment non si ferma al colore dell’auto ma è sottolineata da altri dettagli come i cerchi in lega nero opaco da 20”, mentre a completare la personalizzazione esterna ci sono i due piccoli fulmini del logo Fragment sui montanti posteriori e la scritta M157110519FRG applicata sul parafango sotto le tre iconiche prese d’aria. Mi sono documentato e l’originale sequenza alfanumerica indica il codice identificativo della Ghibli (i primi quattro caratteri), la data del primo incontro tra Fujiwara e il Centro Stile Maserati (i sei numeri che la compongono 11/05/19) e l’acronimo del marchio Fragment (le tre lettere finali). Al netto di questa personalizzazione il design della Ghibli mi convince fino in fondo per quel suo giusto equilibrio fra moderno e classico, con un tocco di sportivo, che non dovrebbe mai mancare.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: il codice alfanumerico identificativo sul parafango Maserati Ghibli Hybrid Fragment: il codice alfanumerico identificativo sul parafangoL’ARTISTA GIAPPONESE DIETRO LA GHIBLI SPECIALE Oltre all’originale colorazione, sulla Ghibli Hybrid Fragment ci sono tanti dettagli che la innalzano al rango di Limited Edition. Ma facciamo un passo indietro è capiamo cosa c’è dietro il logo che spicca per esteso sulla calandra e sui montanti posteriori sotto forma di due piccoli fulmini al posto del Tridente. Si tratta di una collaborazione con l’artista giapponese Hiroshi Fujiwara, praticamente una leggenda nel suo Paese, protagonista internazionale della Street Culture e icona di moda fin dagli anni ’80. L’originale connubio ha dato frutto a questa audace declinazione della Ghibli, sottolineata da finiture esclusive anche in abitacolo. Infatti, al layout originale degli interni sono abbinati sedili sportivi in pelle naturale e Alcantara con il logo Fragment ricamato sugli schienali ai quali si aggiungono le cinture di sicurezza nella tonalità di blu prediletta dall’artista. L’eleganza che ti aspetti a bordo di una Maserati rimane la stessa di sempre, sottolineata da questi accenti che ne esaltano la percezione di esclusività. Una percezione che è anche concreta, poiché questa Ghibli è stata costruita in soli 175 esemplari.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: edizione limitata in soli 175 esemplari Maserati Ghibli Hybrid Fragment: edizione limitata in soli 175 esemplari

LUSSO ARISTOCRATICO

Per il resto, l’abitacolo replica quanto già conosciuto con spazio a bordo giusto per quattro persone. Davanti si sta davvero comodi con questa sensazione di eleganza innata che circonda i passeggeri. La plancia è imponente, rivestita in materiale pregiato e con cuciture a contrasto. I sedili a regolazione elettrica e riscaldabili sostengono bene, le finiture sono al top. Però si percepisce un non so che di agée. Mi spiego meglio. Non c’è spazio per una vera critica, tuttavia alcuni elementi sono sembrati figli di un lusso vecchia maniera, quasi d’altri tempi. Prendete il grande volante, i profili cromati, il quadro strumenti analogico (con il piccolo display al centro), i tantissimi pulsanti che comandano i servizi di bordo sparsi sulla consolle, o il piccolo tetto apribile che impallidisce rispetto ai mega vetri panoramici di oggi. Insomma, un insieme di elementi che restituisce una sensazione positiva per qualità e solidità, ma che evidenzia un’anzianità di progetto che risale al 2013. Soprattutto se al cospetto di abitacoli ben più moderni come quello di un’altra ammiraglia tipo la BMW 750e, che abbiamo provato recentemente. Ecco, due esempi di lusso interpretati in modo differente come il classico dell’italiana e il tech della tedesca. Quindi, poche critiche alla Ghibli (a parte i pulsanti per gestire la radio, di chiara derivazione Fiat), ma bisogna dare la giusta interpretazione al concetto di premium a bordo dell’auto.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: l'abitacolo rifinito con grande classe e accenti esclusivi Maserati Ghibli Hybrid Fragment: l'abitacolo rifinito con grande classe e accenti esclusivi

COMANDI FISICI SIGNIFICA MENO DISTRAZIONI

Al contrario, il fatto di poter “toccare” con mano praticamente tutti i comandi secondari, rende più amichevole la gestione del clima, della radio o dei setup di guida. Ma non manca una certa dose di tecnologia digitale, qui rappresentata dal touchscreen da 10,1” del sistema infotainment. Il software non può competere con quelli di ultimissima generazione (appannaggio delle rivali tedesche), quindi niente realtà aumentata o risoluzioni grafiche in… millemila K, ma una gestione facile e intuitiva dei viaggi, dell’auto e di tutti i servizi connessi al web. Non mancano le applicazioni, i comandi vocali e nemmeno Apple CarPlay e Android Auto wireless. Insomma, lato digital la Ghibli non si fa mancare nulla, pur senza i fuochi d’artificio di altre berline top di gamma.

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Maserati Ghibli Hybrid Fragment: il touchscreen da 10,1'' del sistema infotelematico Maserati Ghibli Hybrid Fragment: il touchscreen da 10,1'' del sistema infotelematicoTUTTO IL GUSTO DEL COMFORT E se parliamo di viaggi, ecco che esce tutta d’un fiato la qualità della berlinona Made in Italy. Ho accennato che il comfort è buono per quattro: di fatto il divanetto posteriore non sono altro che due sedili singoli raccordati da un cuscino centrale con in mezzo il tunnel della trasmissione. Insomma, il terzo passeggero è sacrificato un bel po’. Niente da dire per i bagagli che, invece, godono di un vano molto capiente. Si passa da 500 a 990 litri con un bel perimetro regolare per non sacrificare nulla. L’impostazione da berlina sportiveggiante si vede anche nelle sedute basse e nella linea di cintura alta che riduce un po’ la superficie a vetri. In effetti, la visibilità posteriore non è eccezionale, ma ci pensa la telecamera ad aiutare nelle manovre strette.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: sedili anteriori sportivi ma confortevoli e griffati Maserati Ghibli Hybrid Fragment: sedili anteriori sportivi ma confortevoli e griffati

GUIDARLA È SEMPRE UN PIACERE

Invece, al volante ho ritrovato quelle sensazioni vecchia maniera di quando, giovincello, muovevo i primi passi nella guida. Ho detto che la corona ha un diametro XL e questo non aiuta, però lo sterzo è abbastanza preciso, leggero a bassa velocità e più sostenuto quando si aumenta il ritmo. Non è svelta fra le curve questa Ghibli, perlomeno non come le berline sportive più moderne. Però è sincera e questo mi piace. Butti l’occhio, qualche grado di sterzo e il muso si mette lì dove hai guardato un attimo prima. Non importa se impiega mezzo secondo in più (si fa per dire…), perché poi sta lì, piantata in traiettoria come un macigno. Il passo di tre metri e la trazione posteriore con differenziale autobloccante e la generosa impronta a terra delle gomme da 20” danno equilibrio a una massa di oltre 1.800 kg, che causa una certa inerzia nei cambi di direzione, ma sempre ben controllata. Insomma, si va sul sicuro con questa Ghibli Hybrid anche solleticando l’acceleratore.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: motore 4 cilindri 2.0 mild-hybrid da 330 CV Maserati Ghibli Hybrid Fragment: motore 4 cilindri 2.0 mild-hybrid da 330 CVQUATTRO CILINDRI CHE SEMBRANO DI PIÙ Anzi, nonostante sotto il cofano trovi posto un più borghese quattro cilindri duemila invece di un più “aristocratico” V6 o V8, ci sono pur sempre 330 CV per 450 Nm di coppia e la componente ibrida leggera regala quel pizzico di vivacità in più all’auto italiana. Niente di straordinario, ma vi spiego cosa intendo. Come in ogni ibrida leggera, il motogeneratore recupera energia nei rallentamenti e la restituisce nei primi istanti delle riprese, supportando il motore endotermico. Inserendo la modalità Sport (le altre sono Normal e I.C.E. con le rispettive risposte ai comandi), la piccola batteria a 48V alimenta un compressore elettrico che affianca la turbina del quattro cilindri ai bassi e medi regimi, da rendere più rapida ed efficace la risposta sotto il piede destro. A questo punto le performance diventano energiche, con una erogazione fluida ma gagliarda.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: confort su strada e reazioni abbastanza precise al volante Maserati Ghibli Hybrid Fragment: confort su strada e reazioni abbastanza precise al volanteIL COMFORT DA AMMIRAGLA C’È SEMPRE Il resto della meccanica si mostra in linea con l’esuberanza del motore: il cambio automatico non è fra i più rapidi che ho provato, ma ben sintonizzato con l’erogazione. Con gli ammortizzatori a controllo elettronico, poi, il comfort non è male sulle strade più rovinate o sul pavé in città nonostante la spalla molto bassa degli pneumatici, e l’abitacolo è ben insonorizzato grazie ai doppi vetri laterali. Invece, mi sono piaciuti un po’ meno i freni, soprattutto a causa di una modesta modulabilità. Sfioro il pedale è la reazione è appena accennata, affondo appena di più e tiro una frenata fin troppo energica. In sintesi, questa la sensazione trasmessa, cioè non il massimo, a maggior ragione nei continui stop&go cittadini.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: freni efficaci ma non sempre modulabili Maserati Ghibli Hybrid Fragment: freni efficaci ma non sempre modulabiliUN PO’ ASSETATA PER I TEMPI MODERNI Altra nota dolente sono i consumi, che restano sempre elevati nonostante il moderato aiuto dell’elettricità e il mio “piede di piuma”. In città si sfiorano i 6 km/litro, su strade extraurbane il migliore risultato è 11,1 km/litro mentre in autostrada a 130 orari si scende a 9,9 km/litro. Insomma, la Ghibli è una vera Maserati: un’auto per chi può permettersela anche dal benzinaio.

ADAS QUASI AL TOP, MA C’È CHI FA MEGLIO

Bene, ma non benissimo la dotazione di ADAS. Anche qui si percepisce un po’ l’anzianità di progetto. La Ghibli Hybrid di questa prova ha tutto di serie con gli assistenti alla guida completati dal pacchetto Driver Assistance Plus per sfiorare il livello 2 della guida semiautonoma. Troviamo fra gli altri il cruise control adattivo, il mantenitore di corsia, la frenata automatica di emergenza, ma non c’è il monitoraggio dell’angolo cieco. Lato prezzo, non c’è nulla da aggiungere ai 110.000 euro del listino che risale a quando è stata presentata questa edizione limitata Fragment. Ora non è più disponibile, ma fate conto che oggi si parte da 105.900 euro per la 2.0 Hybrid GT Ultima, che non ha una dotazione di serie così ricca.

Maserati Ghibli Hybrid Fragment: un design ancora piacevole per la berlina del Tridente Maserati Ghibli Hybrid Fragment: un design ancora piacevole per la berlina del Tridente    

LA SCHEDA TECNICA

Motore 1.998 cc, 4 cilindri, benzina, turbo, mild-hybrid
Potenza massima 330 CV
Coppia massima 450 Nm
Velocità max 255 km/h
0-100 km/h 5,7 secondi
Cambio Automatico a 8 rapporti
Trazione Posteriore
Dimensioni 4,97 x 1,95 x 1,46 m
Bagagliaio 500/990 litri
Peso 1.878 kg
Prezzo Da 110.000 euro (modello fuori produzione)

Pubblicato da Alessandro Perelli, 29/10/2023
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Listino Maserati Ghibli
Allestimento CV / Kw Prezzo
Ghibli 330 CV MHEV GT Ultima 330 / 243 105.900 €
Ghibli V6 430 CV AWD Modena Ultima 430 / 316 146.000 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Maserati Ghibli visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Maserati Ghibli
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