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Moto Guzzi V100 Mandello: le opinioni dopo la prova su strada


Avatar di Danilo Chissalé , il 20/10/22

1 anno fa - Ecco come va la Moto Guzzi V100 Mandello. Pregi e difetti dopo la prova

Innovativa, rivoluzionaria, ho guidato la nuova Moto Guzzi V100 Mandello sulle sue strade di casa. Le opinioni dopo la prova

Innovare rispettando 100 gloriosi anni di storia, per i tecnici della Casa di Mandello del Lario non deve essere stato un compito semplice realizzare la nuova Moto Guzzi V100 Mandello. Di lei si è parlato tanto, tra commenti positivi e qualche scettico è arrivato il momento di provarla e dove se non sulle strade per lei di “casa”. Di cose da dire ce ne sono tantissime e allora partiamo a manetta, dai che si va!

Moto Guzzi V100 Mandello Moto Guzzi V100 Mandello

COM’È FATTA

Che sia una Guzzi lo si nota da lontano, ma non perché sia identica alla mitica V7, semplicemente perché ha degli elementi stilistici iconici, seppur reinterpretati in maniera modera come il serbatoio muscoloso, le feritoie sui fianchetti o la forma del cupolino in stile Le Mans (a voi trovare gli anni, tipo trova le differenze), il faro posteriore che ricorda quello della Norge o – molto più recente – il motivo del DRL che fa il verso all’aquila, simbolo della Casa di Mandello del Lario.

BEN REALIZZATA Rispetto alle classiche, ben realizzate ma piuttosto spartane, la nuova V100 è rifinita in maniera pressoché impeccabile e l’attenzione al dettaglio è ancora maggiore che sulla moderna V85TT. Dove cade l’occhio c’è del bello, dalle verniciature alle finiture delle teste del mitico V di 90°, fino alla piastra del manubrio con serigrafato il nome della moto.

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TANTE NOVITÀ Ma non è per qualche “gingillo” in più che la V100 ha fatto scalpore, il merito è delle soluzioni tecniche rivoluzionarie, Guzzi ha deciso di tornare ad essere un marchio che innova, che pensa al futuro senza crogiolarsi nella sua storia. Lo denotano le scelte tecniche di rottura: il bicilindrico ad acqua Compact Block, l’elettronica di altissimo livello e perfino una prima assoluta per il mondo delle due ruote come l’aerodinamica adattiva. Nell’articolo di presentazione abbiamo trattato tutte queste novità in dettaglio, e prossimamente non mancheranno approfondimenti dedicati, ma per non tediarvi troppo faccio un breve riassunto nelle righe qui sotto e poi via spediti alle impressioni di guida.

COMPATTO La scena se la prende senza dubbio il motore Compact Block da 1.043 cc: 103 mm più corto dello small block della V85 TT, raffreddato a liquido, 4 valvole per cilindro. La scheda tecnica dichiara 115 CV e 105 Nm di coppia, con l’83% di questa disponibile già poco sopra i 3.000 giri/min. Il motore è accoppiato a un cambio a 6 rapporti (c’è anche il quickshifter) tramite una frizione multidisco dotata di funzione anti saltellamento. A comandare le “operazioni” c’è il ride by wire, che permette di avere cruise control, 4 riding mode, il controllo del freno motore e quello della trazione, regolabili su più livelli.

CHE CARDANO! Il telaio è un traliccio in tubi d’acciaio mentre lo scenografico monobraccio in alluminio “nasconde” l’immancabile trasmissione a cardano, che ha l’uscita situata molto più in basso rispetto ai precedenti motori Moto Guzzi, ha eliminato alla fonte le reazioni sulla sospensione dovute al trasferimento della coppia, senza la necessità di utilizzare aste di reazione sul forcellone a vantaggio del risparmio di peso.

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CHIP E CENTRALINE La Moto Guzzi V100 è la moto più tecnologica mai uscita dal mitico cancello rosso dello stabilimento di Mandello. La piattaforma inerziale a 6 assi è una novità assoluta e consente la funzione cornering ad ABS, controllo di trazione e illuminazione. Tutti i dati vengono elaborati da una centralina Marelli 11MP, anche quelli delle sospensioni semi attive, presenti però solo sulla versione S.

APRE LE ALI Il colpo di scena, però, la V100 Mandello lo regala con l’aerodinamica adattativa. Niente ricerca della deportanza alle alte velocità, come accade in MotoGP e sulle moderne supersportive, qui le appendici si aprono per aumentare il comfort e la protezione dall’aria in funzione della velocità e del Riding Mode selezionato. Le appendici aerodinamiche completamente sollevate riducono la pressione dall’aria al pilota del 22%, avvicinando, in termini di protezione aerodinamica, la V100 Mandello alle più protettive moto tourer, anche grazie al cupolino regolabile in altezza elettricamente.

COME VA

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In Moto Guzzi posizionano la loro V100 a metà tra le roadster e le tourer, io una volta seduto in sella ho avuto l’impressione di essere alla guida di una sport touring ben messa dal punto di vista del comfort. L’ergonomia è davvero ben riuscita, riesce ad essere adeguata quando si vuol passeggiare ma allo stesso tempo è sufficientemente attiva per potersi divertire tra le curve: il manubrio è piuttosto vicino al busto di chi guida e le pedane sono in posizione centrale. La sella, molto ben imbottita, è alta 815 mm da terra in versione standard, tra gli optional anche una più bassa e una più alta. Insomma, in tema d’inclusività – tanto caldo in questo momento – la Guzzi non si fa trovare impreparata. Segnalo poi per gli spilungoni (anche se non è il mio caso) che di spazio per le ginocchia ce n’è in abbondanza… a meno che non abbiate strappato un contratto per giocare come centro il prossimo anno nei Boston Celtics.

PARTIAMO DAL MOTORE Ma la V100 ha il DNA Guzzi? Mi è bastato girare la chiave e dare corrente per avere la risposta: la Mandello si scuote come le sue antenate, seppure un po’ meno a causa del contralbero che da il moto anche all’alternatore, e anche il sound al minimo, nonostante sia più ovattato dal raffreddamento a liquido, è da vera Laghé.  Questo nuovo Compact Block è davvero una piacevole sorpresa, risponde bene all’acceleratore elettronico e, come ogni Guzzi che si rispetti, ha degli ottimi medi regimi. La novità è che ora quando si va oltre questa soglia non si lamenta, andando con la giusta verve quasi fino al limitatore, accompagnandomi con timbriche mai sentite prima… e qualche vibrazione leggera al manubrio, ma nulla di fastidioso.

FLUIDA Il ritmo promenade tenuto nella prima parte di test ride mi ha permesso di apprezzare le poche vibrazioni trasmesse, nonostante le pedane siano fissate direttamente al motore (ma tramite silent block, questo è il segreto) e la grande elasticità del nuovo motore. Spesso mi è capitato di fermarmi addirittura in sesta marcia – ben digerita anche a poco più di 2.000 giri/min – e dover scalare alla svelta le marce. Ecco, se c’è un appunto che posso fare alla V100 Mandello è che il funzionamento del quickshifter, specialmente nel passaggio tra prima e seconda marcia, potrebbe essere più fluido e preciso. I tempi di taglio sono più lunghi rispetto a quelli a cui sono abituato a sperimentare sulle sportive, ma va detto che cambio elettronico e trasmissione a cardano difficilmente vanno sempre d’accordo. Altra piccola attenuante per l’ultima arrivata è che al momento del test il contachilometri segnava poco più di 500 km percorsi, con l’utilizzo – mi hanno confermato i tecnici – la situazione migliora.

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STABILITÀ Chi conosce la zona sa come le strade che una volta davano vita al TT italiano, ovvero quelle del GP del Lario, tra la Colma di Sormano e il Ghisallo, siano tortuose. Un terreno che non esalta le doti della V100 ma che nemmeno le fa prendere un insufficienza, anzi. La V100 va guidata all’interno del tornante con un azione decisa sui comandi per combattere quella leggera tendenza al sottosterzo, ma in percorrenza e uscita di curva non ha mai incertezze. Ah, scordatevi il posteriore che fa su e giù come le giostre, con il nuovo cardano la V100 è precisa e ferma. Il suo habitat sono le strade ricche di curve a medio raggio, la stabilità nei curvoni è un suo punto di forza che si sposa con il carattere del motore come il cacio sui maccheroni… squisita. Qui, quando la velocità si fa più sostenuta, si apprezza anche la sportività della V100, ben sostenuta dalle sue sospensioni.

SPORT O SOFT? Non vi nego che la mia visione della moto predilige la sportività al comfort dunque ho apprezzato molto la Mandello nelle mappe Sport e Strada, le più adatte alla guida dinamica. Le sospensioni semi attive danno sempre tanto feeling quando si chiede lo straordinario all’impianto Brembo (ben dimensionato e sempre modulabile alle leve) a patto di mettere in conto qualche scossone sulle buche più marcate. Se alla comodità non volete rinunciare allora vi consiglio di optare per il riding mode Turismo, con lui la V100 è più fluida, rotonda e capace di coccolarvi anche quando l’asfalto in pessime condizioni. Vi svelo un trucco: in realtà entrando nei setting dei riding mode tutti i parametri sono personalizzabili a piacimento, quindi se preferite la risposta più vispa del motore ma non perdere le otturazioni al primo tombino non a livello vi basterà “spolliciare” un attimo e trovare il compromesso che più vi aggrada.

AEROPLUS? Ho lasciato per ultimo il tema che più fa discutere, ovvero l’aerodinamica. Servono davvero quelle scenografiche alette che si aprono come sui caccia? In tutta sincerità posso dirvi che non si tratta di un cambio rivoluzionario, se la V100 fosse nata senza sarebbe stata comunque una moto ottima, ma il loro effetto è comunque piacevole. Si aprono sempre in modalità Pioggia, solo a una determinata velocità in mappa Turismo, mai in Strada e Sport (a meno che non decidiate voi di personalizzare il riding mode, un po’ come per le sospensioni); la loro utilità si avverte a velocità autostradale e nella parte bassa del busto, molto più efficace il plexi regolabile elettricamente: tutto giù fa sentire la brezza in faccia, tutto su copre a dovere il busto e lascia scoperto solo il casco. Per la protezione totale avete due opzioni, accucciarvi in carena come Aleix Espargarò oppure optare – come ho fatto io – per il plexi optional che per chi non supera i 180 cm offre un buon riparo anche al casco.  

PREZZO E ACCESSORI

Moto Guzzi V100 Mandello Moto Guzzi V100 Mandello

Moto Guzzi V100 Mandello, con una ricca dotazione di serie già in versione base, è disponibile nelle colorazioni Bianco Polare e Rosso Magma a 15.499 euro f.cLa versione Mandello S, ancor più tecnologica e accessoriata, solo nelle colorazioni Verde 2121 e Grigio Avanguardia, a 17.999 euro f.c. Completa il quadro la serie limitata e numerata Aviazione Navale. Da buona moto Sport Turing non manca la possibilità di accessoriarla con selle riscaldabili, manopole riscaldabili, il parabrezza touring e un tris di borse (bauletto 37 l, borse laterali 30 e 28 l di capienza).

SCHEDA TECNICA

Moto Guzzi V100 Mandello S
Motore Bicilindrico a V trasversale, Euro 5
Cilindrata 1.043 cc
Potenza 115 CV
Coppia 105 Nm
Peso 233 kg o.d.m.
Prezzo Da 17.999 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 20/10/2022
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Listino Moto Guzzi V100 Mandello
Allestimento CV / Kw Prezzo
V100 Mandello 115 / - 15.499 €
V100 Mandello S 115 / - 17.999 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Moto Guzzi V100 Mandello visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Moto Guzzi V100 Mandello