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MV Agusta Brutale 920


Avatar Redazionale , il 21/12/10

13 anni fa - Livrea all black e motore "piccolo" per la MV Agusta Brutale 920

Tutta nera, con motore 921cc da 129cv, sella in un sol pezzo e maggiore attenzione al comfort. Così la nuova MV Agusta Brutale 920 vuole dare fastidio ai giapponesi.

NUDA E CRUDA Niente numeri, niente lettere. Si chiama così, semplicemente Brutale, e vuole essere la nuova “entry level” MV. L’operazione è interessante perché fa scendere la naked varesina dal piedistallo delle moto irraggiungibili per sfidare a viso aperto le naked giapponesi anche dal punto di vista del prezzo. Per lei parla, infatti, il listino, inferiore ai 12.000 € (11.990 per l’esattezza) cosa che la rende decisamente più appetibile. In poche parole quella della nuova MV Agusta Brutale 920 è un'operazione che assomiglia molto da vicino a quella della serie “Dark” di Ducati. Una moto più basica, quindi, che tuttavia non vuole imporre troppe rinunce a chi la guida.

UGUALE MA DIVERSA Vogliamo definirla entry level? Facciamolo pure, anche se la definizione va decisamente stretta a questa moto, perchè qui MV non è andata troppo al risparmio, se è vero che anche questa nuova 920 condivide la stessa identica dotazione con le altre Brutale già in gamma, traction control e doppia mappatura compresi. Telaio, forcellone, sospensioni, freni, cerchi, manubrio, tutto è uguale. Tuttavia questa nuova Brutale è davvero una moto diversa dalle due sorelle perché mai una MV prima d’ora è stata così attenta al comfort e alla fruibilità. Dove la Brutale 920 cambia è innanzitutto nel motore, il quattro cilindri a valvole radiali mantiene inalterato il layout degli altri motori attualmente in gamma (anzi guadagna un circuito di raffreddamento evoluto) ma perde qualche centimetro cubo passando da 990 a 921 cc grazie a pistoni più piccoli (73 mm di alesaggio, la corsa è invariata).

PIÙ MORBIDA Quello che ne consegue è un motore con un rapporto alesaggio/corsa meno spinto e quindi dotato, sulla carta, di un'erogazione meno appuntita e più lineare e omogenea. La potenza dichiarata è di 129 cavalli a 10.500 giri, la coppia è di 95 Nm a 8.100 giri, valori più “tranquilli” rispetto a quelli di 990R e 1090RR, ma diremmo comunque sufficienti per dare soddisfazione nella guida su strada. Sì, perché è alla guida stradale che la Brutale si rivolge, e anche all’utilizzo quotidiano dove vuole offrire quella comodità che ti fa venire voglia di prendere la moto invece che lasciarla a casa.

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GOMMA STRETTA Le sospensioni hanno una taratura più morbida e scorrevole, la sella (5 mm più bassa di quella della R siamo a 825) è ora realizzata in un pezzo unico perché vuole essere ospitale anche con il passeggero e a livello di pneumatici arrivano i Pirelli Angel con il posteriore di sezione 180/55 per migliorare la maneggevolezza. Insomma, un lavoro di fino per rendere la Brutale più abbordabile senza che per questo si debba rinunciare al carattere della moto e al suo look, che resta comunque unico.

NERA, SOLO NERA Verniciatura a parte (come la Ford T la Brutale è disponibile in ogni colore purché sia nero), la Brutale si distingue dalla 990R anche per lo spostamento degli indicatori di direzione anteriori dagli specchietti ai lati del radiatore e per la mancanza della lente poliellissoidale nel faro che comunque mantiene l’inconfondibile sagoma che da sempre contraddistingue la naked di Varese. Sarà disponibile dai concessionari MV a partire da Febbraio 2011.


Pubblicato da Stefano Cordara, 21/12/2010
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