Toprak Razgatlioglu è pronto a coronare un sogno inseguito a lungo: correre in MotoGP. Il due volte campione del mondo Superbike passerà nel 2026 alla classe regina alla corte di Paolo Campinoti, firmando con il team Prima Pramac Racing e tornando così in sella a una Yamaha, la moto con cui ha conquistato il titolo nel 2021. Una notizia che accende l’interesse dei fan: da tempo si vociferava del suo passaggio, ma l’ufficialità è arrivata dopo una stagione da urlo con BMW, in cui ha infranto record e si è confermato tra i piloti più spettacolari del panorama mondiale. Razgatlioglu porterà in MotoGP il suo stile inconfondibile: staccate da brivido, traiettorie impossibili e una determinazione feroce che lo hanno reso uno degli idoli del paddock.
Talento precoce
Il cammino del pilota turco è stato una scalata costante verso l’élite del motociclismo. Dopo aver vinto il campionato STK600 nel 2015 con cinque vittorie su sette gare, è passato alla STK1000, chiudendo secondo nel 2017. Il debutto in Superbike è arrivato nel 2018 con Kawasaki Puccetti Racing, squadra con cui aveva già corso in precedenza. Sin dall’inizio ha mostrato il suo potenziale: podi già al primo anno e due vittorie memorabili a Magny-Cours nel secondo, compresa una rimonta clamorosa dalla 16ª posizione nella Superpole Race. Da lì, l’approdo in Yamaha è stato naturale: cercavano un pilota aggressivo e vincente, e lo hanno trovato.
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— WorldSBK (@WorldSBK) June 10, 2025
'El Turco' will leave BMW after 2025 and join MotoGP with Prima Pramac Racing next season! 🏁
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Gloria in blu
Con la Yamaha R1, Toprak ha trovato la combinazione ideale per esprimere il suo talento. Ha vinto già alla prima gara del 2020 a Phillip Island, per poi esplodere definitivamente nel 2021: tredici vittorie, ventinove podi e il titolo strappato al sei volte campione Jonathan Rea. L’anno seguente ha fatto ancora meglio in termini di successi (14), ma ha dovuto cedere lo scettro a Álvaro Bautista. Nonostante questo, ha mantenuto un rendimento altissimo, chiudendo sempre tra i primi. Ha anche avuto l’occasione di provare la Yamaha MotoGP nel 2022 e 2023, lasciando intuire un interesse crescente verso un futuro nella top class.
Futuro a cinque stelle
Il passaggio a BMW nel 2024 è stato accolto con scetticismo, ma si è rivelato una mossa vincente. Nonostante due round saltati per infortunio, ha ottenuto 18 vittorie su 30 gare, firmando una stagione da record e conquistando il secondo titolo iridato. Ora è pronto per la sfida più grande: la MotoGP. Con 63 vittorie e 264 podi in Superbike, lascia un’eredità pesante, secondo solo a Rea nei numeri. In Yamaha lo accolgono a braccia aperte, convinti che il 2026 sia l’anno giusto per questo “ritorno a casa”. Sarà una transizione graduale, ma con un obiettivo chiaro: portare la sua grinta anche nella massima serie.