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Motocross

Tony Cairoli, l'ultimo atto di una carriera leggendaria


Avatar di Simone Valtieri , il 11/11/21

2 anni fa - Nell'ultima tappa di MXGP di ieri l'attenzione era tutta Tony Cairoli

Tony Cairoli, l'ultimo atto di una carriera leggendaria
Nella giornata di ieri è andato in scena a Mantova l'atto conclusivo del mondiale MXGP vinto da Jeffrey Herlings, ma l'attenzione era tutta Tony Cairoli

DUE CAMPIONI, DUE RITIRI Nel giro di quattro giorni l'Italia delle moto saluta i suoi due campioni più grandi. Questo fine settimana a Valencia andrà in onda l'ultimo ballo di Valentino Rossi in MotoGP, ma ieri a Mantova è stato il turno di Tony Cairoli nella MXGP. I due assi italiani hanno vinto nove titoli iridati a testa, guadagnandosi lo status di leggende nelle rispettive categorie, e anche se non sempre è scorso buon sangue tra loro, oltre ai record, al numero eccezionale di mondiali vinti e alla vana e tanto agognata rincorsa alla decima corona, condivideranno anche la settimana nella quale hanno appeso il casco al chiodo, in questa prima metà di novembre 2021.

HERLINGS CAMPIONE Ieri, come dicevamo, è stata la volta di Tony Cairoli, che sulla pista di casa ha rubato i riflettori ai tre suoi eredi che si stavano giocando il titolo mondiale: un finale entusiasmante per il campionato MXGP quello del GP di Mantova, che alla fine ha visto trionfare l'olandese Jeffrey Herlings, più bravo del francese Romain Febvre e dello sloveno Tim Gajser nell'atto finale, concluso con due vittorie che gli sono valsi 5 punti di margine alla fine in classifica su Febvre e 20 su Gajser. I protagonisti della corsa all'iride, prima ancora di parlare dei propri risultati, hanno reso omaggio alla leggenda italiana, che nella sua ultima apparizione non è andato oltre un ininfluente 15° posto finale, e un sesto nella classifica generale del campionato. 

MXGP 2021, Antonio Cairoli (KTM) MXGP 2021, Antonio Cairoli (KTM)

MERCOLEDÌ DI FESTA Ma non era il risultato a contare: Tony si è goduto ogni derapata, ogni salto e ogni passaggio dell'atto conclusivo della sua immensa carriera. Il pilota siciliano, d'altronde, aveva già potuto gioire il mese scorso con l'incredibile conquista del Motocross delle Nazioni, condivisa con Mattia Guadagnini e Alex Lupino, il degno coronamento di una carriera ineguagliabile e che conta - oltre ai nove titoli - 179 podi su 278 GP disputati, di cui 94 vinti. Nei suoi 20 anni in sella (17 stagioni nel mondiale motocross), Cairoli ha sellato solo due moto: Yamaha (2004-2009) e KTM (2010-2021), con le quali ha scritto una storia bellissima, che si è conclusa ieri con capitolo finale.

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UN VIAGGIO BELLISSIMO Al termine della giornata il numero 222 è stato intervistato dalla stampa presente: ''Sono contento di aver continuato a vincere gare fino alla fine'' - ha spiegato commosso - ''E sono felice anche di essere stato in lotta per buona parte di questa stagione. Oggi ho avuto un po' di sfortuna e non sono dove avrei voluto essere... ma alla fine è stato un bellissimo viaggio. Da piccolo ti dici che un giorno vincerai un mondiale, io ne ho vinti nove. Sono grato a tutti quelli che hanno condiviso con me questa strada, sono super-contento. E sì, sono anche tranquillo: è una decisione che avevo preso da tempo e non ho alcun rimpianto. Resterò in questo mondo'' - conclude il leggendario Antonio Cairoli - ''Voglio mettere la mia esperienza a disposizione dei piloti più giovani, e poi ho ancora un sacco di voglia di correre, dunque qualcosa farò''. 

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GRAZIE TONY Il riferimento è, probabilmente, alla Dakar, ma non nel team KTM di cui da ieri è ufficialmente parte il ''quasi ex pilota MotoGP'' Danilo Petrucci, ieri annunciato come partecipante alla prossima edizione, bensì a quattro ruote. Ma Cairoli potrebbe anche fare un bel volo oltreoecano per divertirsi nel National, o magari prendere parte a qualche tappa del mondiale come wild card. Insomma, la voglia di correre c'è ancora tanta, ma senza la parte stressante della competizione, solo per la gioia di godersi tutto ciò che ha costruito in queste ultime due decadi. ''Grazie Tony'', lo diciamo anche noi, citando tra l'altro uno dei centinaia di striscioni presenti a Mantova ieri.


Pubblicato da Simone Valtieri, 11/11/2021
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