Come spesso accaduto in questa stagione, Marc Marquez ha dominato anche il weekend del GP Italia, vincendo sia la gara Sprint del sabato sia quella principale della domenica. C'era molta curiosità per capire quale sarebbe stata l'accoglienza riservata dal pubblico del Mugello allo spagnolo dopo il suo passaggio alla Ducati ufficiale: neppure vederlo in rosso (in realtà in amaranto, data la livrea speciale che la casa di Borgo Panigale ha sfoggiato per il fine settimana toscano) è bastato per spegnere le contestazioni e i fischi, eredità in particolare della sua accesa rivalità con Valentino Rossi.
Tardozzi: ''Non è giusto fischiare chi vince''
Sabato hanno fatto il giro del web le immagini di Davide Tardozzi - team manager della Ducati - che, durante la premiazione della gara Sprint, sotto la tribuna centrale del circuito del Mugello reagiva ai fischi dei tifosi rivolti a Marquez urlando ''Zitti! È rosso!'' per sottolineare l'appartenenza dello spagnolo al team Ducati.
¡QUÉ IMAGEN! 😮
— DAZN España (@DAZN_ES) June 21, 2025
Davide Tardozzi mandando callar a los 'Tiffosi' que abucheaban a Marc Márquez tras ganar la sprint en Mugello 🤫#ItalianGP 🇮🇹 #MotoGP 🏁 pic.twitter.com/ATTxd7MHOj
Tardozzi era tornato sull'episodio avvenuto durante la premiazione della Sprint, spiegando il suo punto di vista: ''Quando hai una tribuna dove metà delle persone sono vestite di rosso, credo che un pilota vestito di rosso che ha appena vinto la gara debba essere applaudito. Anche quando era in Honda, e sentivo i fischi contro Marc, ho sempre detto che non era giusto fischiare, perché non è giusto. Non l'ho fatto ora perché corre per la Ducati, ma perché non è giusto.Ho apprezzato gli applausi per Pecco, anche se è arrivato terzo, ma non mi sembra giusto fischiare chi ha vinto, chiunque esso sia''.
Marquez: ''Ringrazio Tardozzi, quelli non sono veri tifosi''
L'opinione di Marc Marquez sulla vicenda è arrivato dopo la vittoria nella gara di domenica: ''È stato il mio anno migliore al Mugello. Voglio ringraziare Davide [Tardozzi] perché ieri mi ha sostenuto molto su quel podio. Questo è sport e rispettiamo tutte le decisioni, ma alla fine, se sei un vero appassionato di moto, puoi sostenere il tuo pilota e tifare per Pecco [Bagnaia] e cantare Pecco, e questo è bello, mi piace, perché è l'eroe locale. Ma quelle persone che mi fischiano, fischiano Alex [Marquez], perché il suo cognome è Marquez, fischiano la bandiera spagnola perché sono spagnolo, non ha senso. Non sono veri appassionati di MotoGP''.
Parlando della gara, Marquez ha spiegato così la vittoria arrivata dopo un'accesa battaglia che ha movimentato i primi 9 giri: ''All’inizio della gara ho cercato di gestire il consumo delle gomme per non comprometterle troppo presto. Ogni volta che cercavo di moderare il passo però, Pecco mi attaccava. Stava staccando molto forte e tardi, mentre io cercavo più la percorrenza. Quando Alex ha preso la testa della corsa, ho capito che era quello il momento di iniziare a spingere, perché lui aveva davvero un passo eccellente. Le condizioni della pista erano difficili ed era rischioso tenere un ritmo troppo elevato; se fosse arrivato qualcuno più rapido di me, il piano B sarebbe stato quello di portare a casa il risultato''.