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MOTOGP 2016

Gp delle Americhe: le pagelle di Austin


Avatar di Federico  Maffioli , il 11/04/16

8 anni fa - Marc Marquez imprendibile, Valentino Rossi cade al secondo giro

Ecco i nostri promossi e bocciati ad Austin

TEXAS HOLD ‘EM Marc Marquez qui ad Austin mette sul tavolo un poker d’assi e sbanca l’America per l’ennesima volta con quattro vittorie di fila sul circuito delle Americhe e un ruolino di marcia sempre uguale che lo vede protagonista dalle prime libere alla bandiera a scacchi. All-in! Voto 10 e lode

PASO DOBLE Jorge Lorenzo parte dalla seconda casella a soli 69 millesimi dal tempo della pole, va largo alla prima curva, poi fa una gara perfetta con un sorpasso chirurgico su Dovizioso. Avrebbe dovuto lottare per la seconda posizione se Pedrosa non avesse steso la Ducati numero 4? Il fato ci ha privato di questa risposta ma l’impressione, quando è successo, è che lui stesse già prendendo il largo. Voto 9

CURIOSO Andrea Iannone in Argentina cade, stende Dovizioso all’ultima curva e getta al vento un terzo posto già scritto. Qui in Texas Pedrosa cade, centra Dovizioso e Iannone si ritrova tutto solo in terza posizione fino alla bandiera a scacchi. Coincidenze a parte, non sapremo mai come sarebbe davvero andata a finire la gara senza lo strike della Honda numero 26 e se il pilota di Vasto avrebbe raggiunto il compagno di squadra. Di sicuro, però, sappiamo che sia nelle qualifiche sia nel warmup Iannone è stato competitivo a prescindere. Peccato per la penalità della settima posizione in griglia, ma anche per lui Marquez oggi era imprendibile e quando ha avuto pista libera la Ducati numero 29 non ha ridotto il ritardo da Lorenzo. Il nostro the maniac nazionale si riscatta alla grande, con una gara concentrata e concreta. Voto 8

 DEJAVU Andrea Dovizioso parte a missile, lotta con Marquez nel primo giro e, quando la Honda numero 93 va via in fuga, rimane per alcuni giri nel gruppetto dei tre inseguitori insieme a Lorenzo e Pedrosa. Dovizioso qui ad Austin aveva davvero la possibilità di far bene, ma la fortuna non lo aiuta, Pedrosa fa il resto buttandolo giù alla staccata dopo il rettilineo principale e per la seconda volta di fila non chiude la gara. Incolpevole, voto 8

BRAVO DANI Dani Pedrosa proprio non riesce a trovare il feeling con questa Honda, che nelle mani del suo compagno di squadra sembra un’altra moto. Il numero 26 è sempre nelle retrovie per tutto il fine settima, poi in gara decide di giocarsi il tutto per tutto scegliendo la gomma morbida al posteriore. Tattica che sicuramente lo aiuta a stare li davanti nella prima parte di gara, ma che dopo i primi dodici o tredici giri sarebbe stata un’incognita in termini rendimento e magari lo avrebbe penalizzato. Probabilmente, così facendo, contava di prendere un po’ di vantaggio da amministrare nella seconda parte di gara, purtroppo però questa moto proprio non riesce a guidarla e il piano svanisce a discapito anche di Dovizioso. Dopo l’incidente, però, dà un sonoro schiaffo morale a Iannone comportandosi da essere umano, per questo voto 10, ma per la gara voto 4.

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DICA 33 Gara da dimenticare per il Dottore che qui in Texas porta a casa uno zero pesante. Valentino Rossi partiva dalla terza posizione e sembrava competitivo anche in gara. Marquez non sarebbe stato comunque alla sua portata e probabilmente nemmeno Lorenzo. Il numero 46 parte subito con un problema tecnico, poi cade al secondo giro. Adesso ha 33 punti, la metà dal leader di classifica Marquez. Voto 5

PROVE GENERALI Maverick Vinales continua il suo trend positivo e porta a casa un ottimo quarto posto finale. Lo spagnolo in sella alla Suzuki lotta con il compagno di squadra Aleix Espargaro (voto 7), concretizzando sempre di più l’ipotesi di vederlo l’anno prossimo in Yamaha a lottare come ha fatto oggi, magari, proprio con Valentino Rossi. Cavallo di razza, voto 8

FUGA SOLITARIA In Moto3 Romano Fenati conquista il primo gradino del podio dopo una gara dominata dall’inizio alla fine con un ruolino di marcia da vero Campione. voto 9.

GLI ALTRI Scott Redding, sesto al traguardo, primo tra i team privati voto 8. Michele Pirro sostituisce Petrucci sulla Ducati del Team Pramac e chiude ottavo, voto 8. Cal Crutchlow, cade ancora, voto 4. Stefan Bradl e Alvaro Bautista voto 6 ad entrambi. Pol Espargaro voto 7.

COSI’ ALL’ARRIVO Questo l’ordine di arrivo al GP delle Americhe di Austin: 1) Marc Marquez, Honda; 2) Jorge Lorenzo, Yamaha 3) Andrea Iannone, Ducati; 4) Maverick Vinales, Suzuki; 5) Aleix Espargaro, Suzuki; 6) Scott Redding, Ducati; 7) Pol Espargaro, Yamaha; 8) Michele Pirro, Ducati; 9) Hector Barbera, Ducati; 10) Stefan Bradl, Aprilia; 11) Alvaro Bautista, Aprilia; 12) Eugene Laverty, Ducati; 13) Tito Rabat, Honda; 14) Yonny Hernandez, Ducati; 15) Loris Baz, Ducati; 16) Cal Crutchlow, Honda; 17) Bradley Smith, Yamaha. Non classificati: Andrea Dovizioso, Ducati; Dani Pedrosa, Honda; Valentino Rossi, Yamaha. 


Pubblicato da Federico Maffioli, 11/04/2016
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