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Test MotoGP 2020

Ducati come Mercedes, stupisce nei test con il sistema holeshot


Avatar di Luca Manacorda , il 24/02/20

4 anni fa - Nei test a Losail la Ducati "scopre" il sistema holeshot

Ducati holeshot: il sistema ispirato dalle MTB

A Losail la Ducati stupisce con il sistema studiato dall'ingegner Dall'Igna e chiamato holeshot

SORPRESE DI INIZIO ANNO Così come avvenuto a Barcellona nei test di F1 con il sistema DAS portato dalla Mercedes, anche a Losail nei test della MotoGP c'è una novità tecnica che sta stupendo in positivo per la sua genialità nel muoversi ai limiti del regolamento tecnico. Si tratta del dispositivo holeshot montato sulle Ducati. In realtà non una vera primizia, visto che Jack Miller lo usava già lo scorso anno e anche gli altri piloti della casa italiana hanno iniziato a usarlo nella precedente sessione di prove invernali a Sepang, ma ora questo sistema è più visibile.

LA PRIMA VERSIONE Lo scorso anno, questo sistema veniva utilizzato dalla Ducati nelle fasi di partenza: derivato dal motocross, serve per tenere schiacciata la moto al via, evitando di disperdere potenza. Ciò avviene tramite un pomello presente sulla piastra di sterzo, attraverso il quale il pilota blocca l'ammortizzatore posteriore.

MotoGP, test Losail 2020: Danilo Petrucci (Ducati) MotoGP, test Losail 2020: Danilo Petrucci (Ducati)

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L'INTUIZIONE DI DALL'IGNA La nuova versione che ha debuttato in questi test permette di utilizzare l'holeshot non solo in partenza, ma lungo tutto il circuito, portando vantaggi in rettilineo e in staccata, dove riduce il trasferimento di carico. Il regolamento vieta dispositivi elettronici: per aggirare questa regola, Gigi Dall'Igna ha pensato di utilizzare un sistema derivato da quello analogo utilizzato nelle mountain bike per bloccare le sospensioni.

I PARERI DEI PILOTI La soluzione sta ovviamente facendo discutere. Giulio Bernardelle, capo tecnico in MotoGP fino al 2007, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: ''Credo sia difficile bloccare l'ammortizzatore, come è stato ipotizzato, quando vai a 300 km/h in rettilineo''. L'ipotesi è che sia presente un altro elemento regolato elettronicamente e posto tra telaio e sospensione: ''Questo concettualmente potrebbe essere ammesso, perché non interverrebbe sull’ammortizzatore, ma permetterebbe di variare geometricamente il punto di attacco con il telaio''. Miller, il primo pilota a usare l'holeshot, ha commentato: ''Non è semplice da usare, specialmente nei weekend di gare, dato che ci sono tante cose da fare in sella. Io l'ho usato a Phillip Island l'anno scorso e senza dubbio ti aiuta''. Francesco Bagnaia, che sta usando per la prima volta l'holeshot in questi giorni di test a Losail, ha dichiarato: ''È molto facile da usare. Il problema può essere il fatto che stai guidando una MotoGP a certe velocità e la distanza tra le curve è sempre poca. Ho iniziato a usare qui e non in Malesia questa soluzione, perché serve tempo per capirla: sicuramente ti aiuta ad aprire il gas e in uscita di curva. Penso di usarlo in gara''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 24/02/2020
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