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Prova su strada | Cool Factor

Kawasaki Z900RS SE: il passato non è mai stato così divertente!


Avatar di Danilo Chissalé , il 31/07/23

8 mesi fa - La modern classic di Kawasaki diverte alla guida e affascina da ferma

In sella alla modern classic Kawasaki Z900RS SE, versione speciale che ruba gli sguardi da ferma ma stupisce in movimento. La prova

Il motore sovralimentato della H2R, lo Shinkansen, perfino i satelliti, quando si tratta d’innovazione Kawasaki non è seconda a nessuno, ma anche in quanto a revival in quel di Akashi sanno il fatto loro. Il glorioso passato del marchio viene omaggiato con una naked neo retrò che per fedeltà e cura nella realizzazione sembra quasi uscire direttamente dagli anni ’70, se non fosse per il radiatore e le luci a LED la Z900RS potrebbe essere scambiata tranquillamente per la sua progenitrice Z1 del ’72. Lo stile senza tempo la renderebbe perfetta per una sfilata a caccia di sguardi, ma la versione SE che ho in prova ha ben di più da offrire. Il suo Cool Factor è il piacere di guida, e ora vi dimostro perché.

Kawasaki Z900RS SE: gran tiro ai bassi regimi per un bel gusto in sella Kawasaki Z900RS SE: gran tiro ai bassi regimi per un bel gusto in sella

COM’È FATTA

Le linee sono quelle del 2018, anno in cui fu presentata sul mercato affiancata anche dalla versione Café, e guai a cambiarle, d’altronde sono riuscitissime così, fedeli all’originale, sia nella fly line, sia in alcuni dettagli, come la coda a becco d’anatra. A mettere il carico ci pensa la livrea dedicata e unica disponibile che gioca con il giallo, il nero e l’oro, utilizzato per i foderi della forcella e i cerchi. La qualità percepita è elevata, i blocchetti elettrici sono semplici, ma fa parte dell’effetto retrò, e poi diciamo la verità, di aiuti elettronici da gestire c’è giusto quel che serve. Tachimetro e contagiri a lancette sono da tuffo al cuore per chi ama l’analogico, posizionati esattamente come sull’antenata, il display LCD non rovina l’effetto e garantisce un buon numero di informazioni utili, tra cui i consumi e il livello del carburante, con tanto di spia Eco che vi dice quando state guidando in maniera risparmiosa.

Kawasaki Z900RS SE: design classico ma tecnologia avanzata Kawasaki Z900RS SE: design classico ma tecnologia avanzataCOME CAMBIA La sigla SE sta per “Special Edition” e non basterebbe solamente una grafica dedicata per potersela meritare, infatti, rispetto alla versione standard le modifiche non mancano. Nonostante il colore degli steli possa ingannare, facendo pensare ad altro brand, la forcella rimane la Kayaba da 41 mm completamente regolabile presente già sulla Z900RS “standard”, opportunamente tarata per meglio sposarsi con la novità, questa sì, presente al posteriore, un mono ammortizzatore Öhlins S46, con camere separate per compressione ed estensione, il pistone in alluminio da 46 mm e il precarico molla da remoto con rinvio idraulico e manettino. Ma non è tutto perché anche per quanto riguarda l’impianto frenante ci sono interessanti novità. All’anteriore arriva una coppia di pinze freno Brembo M4.32 con montaggio radiale, i dischi crescono fino a 300 mm di diametro, arriva una pompa radiale Nissin con tubazioni in treccia metallica.

Kawasaki Z900RS SE: il quattro cilindri con 111 CV e 98,5 Nm di coppia Kawasaki Z900RS SE: il quattro cilindri con 111 CV e 98,5 Nm di coppiaCOSA RESTA La Z1 dei primi anni ‘70 con 82 CV era la più potente della sua categoria, oggi con questi numeri rientrerebbe a malapena tra le naked entry level. La Z900RS SE non può fregiarsi di questo primato, ma di certo la grinta non le manca anche perché il suo 4 cilindri in linea da 948 cc deriva direttamente da quello della Z900 moderna. Deriva ma non è uguale, gli ingegneri hanno preferito sacrificare un po’ di potenza assoluta scendendo fino a 111 CV, ma il picco di coppia di 98,5 Nm viene raggiunto 1.000 giri/min prima. E poi c’è il sound, che già con scarico di serie ha una voce rauca e graffiante, davvero aggressiva. Anche il telaio in tubi d’acciaio è stretto parente della naked moderna, mentre il telaietto posteriore è studiato ad hoc per poter garantire un sapore retrò grazie a sella e serbatoio sulla stessa linea. Come dicevo all’inizio, l’elettronica su una moto del genere è giusto che non sia protagonista. Niente ride by wire, gas a cavo e giusto il controllo di trazione a tenere a freno l’impeto del motore Kawasaki, ovviamente c’è l’ABS obbligatorio per legge ma non cornering.

Kawasaki Z900RS SE: dettaglio del faro anteriore Kawasaki Z900RS SE: dettaglio del faro anteriore

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COME VA

Sulla Z900RS SE si sta comodi, con busto eretto e pedane centrali. Il serbatoio panciuto e la sella posizionati sulla stessa linea portano ad una triangolazione con il manubrio piuttosto comoda, perfetta per passeggiare a ritmo blando o per macinare chilometri data la comodità offerta dallo schiumato della sella. Per sfruttare al meglio la verve del motore e la ciclistica con piglio sportivo tra le curve bisogna lavorare di pesi, spostandosi verso l’avantreno con il busto cercando di rimanere leggeri sul manubrio, per evitare di impartire comandi troppo bruschi, lei non ama chi usa modi rudi.

Kawasaki Z900RS SE: l'erogazione lineare è un suo punto di forza Kawasaki Z900RS SE: l'erogazione lineare è un suo punto di forzaCHE SPINTA! Chi invece ai modi non pare dare troppo peso è il motore. Lui a passeggio ci sa andare sia chiaro, è pur sempre un quattro in linea che fa dell’erogazione lineare uno dei suoi punti di forza, ma al primo attacco risponde prontissimo – anche con un po’ di on-off – e poi spinge fortissimo ai medi regimi. Dai 4 agli 8.000 giri/min mette in mostra i muscoli, dopo al contrario di quanto farebbe il motore della Z900 moderna si sgonfia un po’, ma basta innestare il rapporto successivo, operazione velocissima grazie al cambio dagli innesti precisi e corti, per far ripartire il divertimento.

Kawasaki Z900RS SE: cambio a sei marce preciso e con rapporti corti Kawasaki Z900RS SE: cambio a sei marce preciso e con rapporti cortiLA VERA DIFFERENZA Se fossi in sella alla versione standard di Z900RS probabilmente troverei il comportamento del motore un po’ in disarmonia con il resto della filosofia della moto, ma al contrario della versione base, la Special Edition ha dalla sua una ciclistica di livello superiore che all’impeto del motore ci va dietro un gran bene. Il set up più sostenuto della forcella e il mono ammortizzatore Öhlins non vanno in difficoltà quando il motore inizia a spingere, garantendo precisione in staccata e inserimento – qui si avverte anche il passo in avanti nella dotazione dell’impianto frenante, specialmente per feeling e potenza – ma anche in uscita di curva. Il modo migliore per estrarre il meglio dalla neo retrò della Casa di Akashi rimane la guida fluida, spigliata ma sempre lineare. La discesa in piega è progressiva, la Z900RS SE con i suoi 215 kg non è un fulmine di guerra nei cambi di direzione ma in mani giuste saprebbe far passare un brutto quarto d’ora allo smanettone che se la vede sempre negli specchietti con quella sua aria da moto da bar. Se siete dei piega manubri, invece, il mio consiglio è quello di irrigidire un po’ il setting idraulico per avere ancora più sostegno in staccata e accelerazione, ma così facendo andrete a sacrificare un po’ di confort, utile quando gli spiriti infuocati sbolliscono e la Z900 torna a farsi ammirare a velocità in cui l’occhio umano riesce ad ammirarla in tutta la sua bellezza.

Kawasaki Z900RS SE: l'ottima ciclistica aiuta nella guida più vivace Kawasaki Z900RS SE: l'ottima ciclistica aiuta nella guida più vivaceL’ANIMO DOCILE Saziata la voglia di correre che trasmette il motore, anche la Z900RS SE sa fare la classica. Si guida davvero in punta di dita a bassa velocità, ben bilanciata nei pesi e con il manubrio leggero e facile da indirizzare. Ottimo il funzionamento dei comandi a manubrio, frizione leggera e regolabile nella distanza, freno preciso nell’intervento e anch’esso regolabile, un po’ sottotono quello posteriore, che avrei gradito maggiormente incisivo nell’intervento. Il comparto sospensioni, così come proposto da Kawasaki, è si efficace nella guida sportiva, ma sa anche coccolare il fondoschiena di chi guida più un eventuale passeggero, comodamente ospitato sull’ampio sellone.

Kawasaki Z900RS SE: una naked dal sapore retrò che piace per stile e dinamica Kawasaki Z900RS SE: una naked dal sapore retrò che piace per stile e dinamica

PREZZO E SCHEDA TECNICA

La Z900RS SE non nasce per rivaleggiare con le ultramoderne naked medie, all’hi-tech preferisce lo stile e il gusto del bello, con la versione SE però il piacere di guida non viene accantonato, concedendo momenti di ottima guida anche a chi solitamente preferisce procedere tranquillo. Atipica, come la pioggia che cade improvvisa in una giornata di pieno sole. Viene proposta a 14.790 euro, non pochi, ma quando stile e componentistica premium si uniscono spesso finisce in questo modo.

KAWASAKI Z900RS SE
Motore 4 cilindri in linea, Euro5
Cilindrata 948 cc
Potenza 111 CV a 8.500 giri/min
Coppia 98,5 Nm a 6.500 giri/min
Peso 215 kg o.d.m.
Prezzo 14.790 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 31/07/2023
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Listino Kawasaki Z900RS
Allestimento CV / Kw Prezzo
Z900RS 111 / 82 13.290 €
Z900RS Z900RS SE 111 / 82 14.790 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Kawasaki Z900RS visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Kawasaki Z900RS
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