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Suzuki Hayabusa: la moto dei record è tornata. La prova in video


Avatar di Danilo Chissalé , il 21/03/21

3 anni fa - In sella alla nuova Suzuki Hayabusa 2021: la prova video della sportiva

Come prima (forme e impostazione), più di prima (elettronica), la Suzuki Hayabusa è tornata. La prova su strada in video

Passano gli anni, cambiano le generazioni ma Suzuki Hayabusa ha sempre lo stesso significato: velocità assurda. Se pensiamo a quanto le moto siano cambiate nel corso degli ultimi vent’anni fa quasi specie vederne una che è rimasta tanto fedele a se stessa, e la Suzuki Hayabusa lo è. S’è parlato di turbo, di compressori, brevetti su brevetti ma, alla fine, ben nascosto dalle carenature aerodinamiche c’è sempre il proverbiale 4 in linea da 1.340 cc, che spinge il missile di Hamamastu a flirtare ancora vicino a quel numero magico, che inizia per 3 e continua con due 0: il paradiso della velocità… pronti a scoprirla? Dai che si va!

IL DESIGN

Suzuki Hayabusa 2021: la colorazione nera e oro Suzuki Hayabusa 2021: la colorazione nera e oro

Affinato, e chi conosce bene la “Busa” (nomignolo affettuoso con cui viene chiamata) lo vede a colpo d’occhio, il design è distintivo: è cambiata, ma è sempre una Hayabusa. Le forme si fanno più moderne e filanti – con un frontale più appuntito e una coda inedita – ma sono sempre super aerodinamiche. Nella parte anteriore il faro full LED e i nuovi condotti dell’aspirazione caratterizzano il design, in ottica di pulizia delle linee le frecce sono integrate nei proiettori, sia davanti, sia dietro. Le finiture convincono e, nonostante ci sia tanta nuova elettronica da gestire, anche i blocchetti sono razionali nell’aspetto e ben realizzati.

GOD SAVE… THE LANCETTE Dietro all’ampio cupolino trova posto la nuova strumentazione. Per i nostalgici, o possessori della vecchia “Busa”, trovare ancora le lancette per indicare la velocità e il numero di giri del motore è sicuramente un aspetto positivo. Per me che l’epopea del falco pellegrino l’ho vissuta solo tramite le pagine di una rivista sanno un po’ di vecchio, ma a portare un tocco di modernità ci pensa il display a colori incastonato tra i quattro quadranti, utile per tenere sotto controllo i dati di viaggio o i parametri dell’elettronica.

IL MOTORE

Quando è stata presentata qualche brontolone ha criticato Suzuki per il calo di potenza e coppia massime, purtroppo è un dato oggettivo: l’Euro 5 strozza i motori, per ottenere maggiori prestazioni bisogna aumentare la cubatura o mettere mano profondamente al motore, e questo non era nei piani della Casa di Hamamatsu. Come se poi 190 CV a 9.700 giri/min e 150 Nm a 7.000 giri/min, fossero pochi.

Suzuki Hayabusa 2021: gli estrattori allontanano l'aria calda proveniente dal motore Suzuki Hayabusa 2021: gli estrattori allontanano l'aria calda proveniente dal motore

RINNOVAMENTO INTERNO Certo, se ti chiami Hayabusa è lecito che qualcuno si aspetti prestazioni da urlo e velocità record, ma forse Suzuki è stata più razionale dei suoi supporter e ha rinnovato il suo quattro cilindri in linea per migliorarne l’efficienza e la sfruttabilità. Dati alla mano, questo è il motore che più in fretta raggiunge lo 0-100 km/h e lo 0-200 km/h, pur raggiungendo la fatidica velocità (autolimitata) di 300 km/h. Per farlo sono stati rivisti e migliorati pistoni, bielle, corpo farfallato, c’è un nuovo incrocio delle valvole e una nuova catena di distribuzione. Miglior sfruttabilità sì, ma al contempo affidabilità, nonostante non sia mai stato un punto debole dei precedenti motori, basti pensare a cosa ci combinano quei drogati d’accelerazione degli americani. A testimonianza di ciò, è un nuovo passaggio per l’olio motore nell’albero a gomiti, reso più efficiente del 54%. E non è tutto: il motore ora respira meglio grazie ai condotti d’aspirazione diretta SRAD ridisegnati che portano più aria all’airbox, che è aumentato di 1 litro, a farne le spese è stato il serbatoio, meno capiente proprio di un litro.

L’ELETTRONICA

Se a imbrigliare tutta l’esuberanza della prima Busa ci pensava il famigerato polso destro, e sulla seconda furono introdotti i riding mode e il controllo di trazione, la nuova Hayabusa è la Suzuki con l’elettronica più evoluta mai prodotta. La novità principale è l’introduzione della piattaforma inerziale a 6 assi, che gestisce l’ABS Cornering e il controllo di trazione, anch’esso in base all’angolo di piega della moto, e tutti gli altri parametri del pacchetto Suzuki Intelligent Riding System. Confermati anche le mappe motore, 3 mappe motore predefinite (A = più sportiva, B = standard, C = comfort) + 3 personalizzabili. L’elettronica è ampiamente regolabile come dimostrano i 10 livelli + off di controllo di trazione, le tre modalità per il Quickshifter bidirezionale: on, solo up, off, l’anti impennata su 10 livelli + off, il controllo del freno motore su 3 livelli o addirittura il Launch Control, anch’esso su tre livelli. Per finire non mancano nemmeno il sistema Low RPM Assist che facilita le partenze, insieme all’Hill start control, e il cruise control e lo Slope control descend.

LA CICLISTICA

Ciò che cambia meno in assoluto è la ciclistica, ma qualche miglioria è arrivata anche qui. Il telaio resta a doppia trave perimetrale in alluminio ma, più leggero di 700 grammi, promette di regalare una maggiore agilità, senza per questo perdere niente in termini di stabilità, caratteristica che ha sempre contraddistinto la Hayabusa. Questo nonostante la Suzuki Hayabusa, con tutti i liquidi, pesi 264 kg: tutti distribuiti perfettamente al 50% davanti e al 50% dietro.

CAMBIA LA POSIZIONE Anche la posizione di guida ha ricevuto qualche affinamento, la triangolazione pedane-sella-manubrio è stata aggiornata avvicinando i semimanubri al busto del guidatore di 12 mm: una soluzione a favore di un maggior comfort e controllo alle basse velocità grazie alla postura meno distesa sul serbatoio. Invariata invece la posizione delle pedane e quella della sella, che dista sempre 800 mm dal suolo.

Suzuki Hayabusa 2021: le nuove pinze freno Brembo Stylema Suzuki Hayabusa 2021: le nuove pinze freno Brembo Stylema

SOSPENSIONI E FRENI Un altro argomento che ha destato scalpore è la gommatura dei nuovi i nuovi cerchi a 7 raggi da 17” di serie ci sono pneumatici Bridgestone S22 dalle misure 120/70 davanti e 190/50 dietro, una misura alquanto insolita per le moderne sportive ma che Suzuki continua ad utilizzare. Nonostante la tecnologia semi attiva per le sospensioni venga utilizzata sempre con maggior frequenza, la Hayabusa 2021 fa ancora affidamento su sospensioni meccaniche marchiare Kayaba, ottimizzate nella taratura di serie e completamente regolabili: sia il monoammortizzatore sia la forcella con steli da 43 mm. A frenare i bollenti spiriti della Suzuki Hayabusa ci pensa l’impianto Brembo Stylema con dischi anteriori il cui diametro cresce a 320 mm, dietro invece la pinza flottante è Nissin e il disco è da 260 mm.

COME VA

Con uno 0-100 km/h coperto in 3,2 secondi, uno 0-200 km/h in 6,9 secondi e velocità massima autolimitata a 299 km/h dove provare la Hayabusa se non su un rettilineo di un aeroporto? Nonostante il traffico aereo non sia intasato come ai tempi pre-covid, bloccarne uno per far giocare con le moto dei giornalisti forse non era il caso, ecco perché Suzuki ci ha portato nel circuito di Vairano che dispone di un nastro d’asfalto lungo 2,7 km. Qui abbiamo potuto testare il nuovo sistema di Launch Control e i suoi 3 livelli: il primo serve a prendere familiarità con la procedura e poco altro, il cuore inizia ad alzare le pulsazioni quando con il livello 2 il motore inizia a ringhiare a 6.000 giri/min, ma è con il terzo livello – che porta il motore a 8.000 giri/min - che si provano sensazioni da jet fighter pronto al decollo. Le lancette schizzano rapide verso destra, tutto intorno scorre frenetico, ma dentro la bolla d’aria offerta dal cupolino ci si sente quasi al sicuro… almeno fino al momento in cui bisogna riemergere per attaccarsi ai freni, con le pinze Stylema che per fortuna svolgono alla perfezione il loro compito.  L’esperienza è indimenticabile, anche se per un lancio perfetto serve tempismo… altrimenti la Hayabusa potrebbe non gradire le vostre cattive intenzioni.

Suzuki Hayabusa 2021: l'anteriore galleggia tenuto a bada dall'anti-lift Suzuki Hayabusa 2021: l'anteriore galleggia tenuto a bada dall'anti-lift

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TRA I CORDOLI PER DILETTO Con la tuta indosso e un circuito di handling a disposizione vuoi non testare le capacità della “Busa” tra i cordoli? Ovviamente questo non è il suo habitat ideale (anche se ormai si fa fatica a trovargliene uno che non le stia stretto), per abbassare il proprio record sul giro forse sarebbe meglio una GSX-R, ma tutto sommato non se l’è cavata poi così male. Con due modifiche all’assetto ci si riesce anche a divertire, a patto di darle sempre del lei. Nel toboga di curve di Vairano mi hanno convito l’elasticità del motore e il funzionamento del cambio, meno l’appoggio offerto dal posteriore con spalla da 50… la minor superficie d’appoggio fa intervenire spesso l’elettronica nelle ripartenze da fermo e, non essendo pensata per un utilizzo intensivo in pista, questa interviene in maniera “ruvida” facendo scomporre l’assetto.

SPORTIVA (QUASI) COMODA Il terreno di caccia preferito del “falco pellegrino” è sempre stata la strada, anche se per le sue prestazioni motoristiche le autobahn tedesche sarebbero l’ideale. Ma vicino a Vairano ci sono i colli che dividono il pavese dal piacentino, con le loro strade strette tortuose e, purtroppo, non sempre in ottimo stato. Proprio queste strade, però, hanno esaltato i punti di forza della Hayabusa che, è giusto ricordare, non ha i cromosomi della Sport Touring, bensì quelli di una sportiva. Buche, dossi, cunette tutto ciò che passa sotto le ruote della Hayabusa viene assorbito senza problemi dalle sospensioni Kayaba, tarate perfettamente per mantenere sotto controllo la mole imponente della moto senza far faticare troppo chi la guida, che può godere anche una seduta insolitamente comoda per una moto con i semi manubri. C’è un però… Nonostante l’ottimo lavoro di sella e sospensioni la Hayabusa alla lunga affatica polsi e ginocchia. Nonostante le modifiche all’ergonomia il busto è ancora piuttosto caricato in avanti e la vicinanza tra piano di seduta e pedane obbliga le ginocchia a stare molto rannicchiate.

Suzuki Hayabusa 2021: l'avantreno è granitico Suzuki Hayabusa 2021: l'avantreno è granitico

DOPPIA ANIMA Se avete polsi e ginocchia perfettamente tagliandati e senza acciacchi potrete macinare chilometri su strada- facendo attenzione all’autonomia dato che i consumi sono piuttosto alti (14 km/l) - godendovi la doppia anima della Hayabusa. Se lasciata frullare a bassi regimi, si può godere di una fluidità e una schiena d’erogazione quasi senza paragoni, equilibrio perfetto turbato solo da un leggero effetto on-off nel transitorio da tutto chiuso ai primi angoli di rotazione della manopola del gas. Se provocata, invece, la Hayabusa conferma la sua fama di moto strappa braccia, le marce vengono divorate alla svelta dal quickshifter… al pari dei punti patente che la polizia potrebbe sottrarvi.

ELEFANTE AGGRAZIATO L’aspetto che più mi ha sorpreso è l’insospettabile agilità. Nonostante la mole e l’impostazione di guida da sportiva anni ’90 non è difficile farle cambiare direzione nel misto stretto, la scelta del 190 al posteriore si rivela azzeccata in questo frangente, una gomma d’impronta maggiore l’avrebbe resa migliore tra i cordoli e allo sguardo, ma in strada è più efficacie la scelta di Suzuki. L’avantreno è preciso, sia sul lento, sia sul veloce, situazione in cui la Hayabusa da il meglio di sé: se ci fossero solo curvoni a medio raggio da raccordare a velocità da ritiro patente, lei sarebbe la mia scelta.

PREZZO

Suzuki Hayabusa 2021: la colorazione argento e rossa Suzuki Hayabusa 2021: la colorazione argento e rossa

La versione standard è già disponibile a 19.390 euro: di serie Suzuki Italia offre anche gli specchietti carbon look e cover monoposto, accessori nel resto d’Europa. Due le colorazioni disponibili: Silver/Red o Black/Orange.

SUZUKI HAYABUSA 2021: SCHEDA TECNICA

Lunghezza 2.180 mm
Larghezza 735 mm
Altezza 1,165 mm
Interasse 1,480 mm
Altezza da terra 125 mm
Altezza sella 800 mm
Peso a secco 264 kg
Tipo di motore 4 cilindri in linea, tempi, raffreddato a liquido, doppio albero in testa
Alesaggio x corsa 81.0 mm x 65.0 mm
Cilindrata 1.340 cc
Potenza 190 CV a 9.700 giri/min
Coppia 150 Nm a 7.000 giri/min
Rapporto di compressione 12.5:1
Trasmissione Manuale a 6 rapporti
Sospensione ant. Forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm
Sospensione post. Monoammortizzatore
Inclinazione cannotto di sterzo 23°
Avancorsa 90 mm
Freni ant. Brembo Stylema, disco da 320 mm, ABS Cornering
Freni post. Nissin, disco fisso da 260 mm
Freni ant. 120/70-17 (58W)
Freni post. 190/50-17 (73W)
Serbatoio 20 litri

ABBIGLIAMENTO

Casco Scorpion EXO R1 Carbon AIR

Tuta Dainese Misano 2 D-air

Guanti Dainese Steel Pro, Rev'It! Cayenne

Stivali Dainese Axial D1, Stylmartin Vector WP

Jeans LS2 Vision


Pubblicato da Danilo Chissalè, 21/03/2021
Gallery
Listino Suzuki Hayabusa
Allestimento CV / Kw Prezzo
Hayabusa 190 / 140 19.790 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Suzuki Hayabusa visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Suzuki Hayabusa
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