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Prova

Headbanger MY 2012


Avatar Redazionale , il 14/05/12

11 anni fa - In sella alle nuove Headbanger

Il progetto è tutto italiano ma il nome e anima sono assolutamente americane. Tutto si racchiude sotto il nome di Headbanger. Scopriamo come vanno le moto 2012.

ROVATO USA Una azienda? Un artigiano? Prima ancora di tutto questo Headbanger è un’idea. Ed è un’idea semplice: offrire agli appassionati di custom una proposta italiana alternativa ai “soliti noti” a stelle e striscie. Un’idea che consente al biker di avere un mezzo moderno, in linea con le omologazioni (senza l’Euro 3 non si circola) ma privo di tutta quella odiata elettronica che i più puristi tra i maniaci del custom non vogliono nemmeno vedere.

LE CARBURATE Iniezione? No grazie, le Headbanger sorseggiano benzina da grossi carburatori, rumoreggiano di motore, scoppiettano di scarico, sono moto crude, pure. Moto di altri tempi prodotte ai giorni nostri. Citando Giorgio Sandi, il fondatore di Headbanger, queste moto sono l’essenza del custom. Un'essenza che al momento sembra essere capita più all’estero che in Italia dove la cultura custom non è altrettanto radicata.

SEI FAMIGLIE A Franciacorta abbiamo potuto provare tutta la gamma 2012, che ha visto la conferma di modelli esistenti ma l’arrivo di nuovi tanto che oggi è articolata su sei famiglie: Hollister, High Flyin’, Foxy Lady, Gypsy Soul, Summertime e Woodstock Boogie. Tutto ruota attorno a un telaio (comune a tutte le moto) e a due motori rigorosamente made in USA firmati RevTech e S&S e disponibili in 4 cilindrate. Si parte dai 1450 cc (anzi 88 pollici cubi per dirla all’anglosassone) del RevTech montato sulla Hollister, per arrivare ai 113 pollici cubi (1.850 cc) del S&S che equipaggia l’emozionante High Flyin’.

UNA DIVERSA DALL’ALTRA Ovviamente il concetto di modello base a Headbanger è del tutto sconosciuto, le moto sono personalizzabili fin nel più piccolo dettaglio, al punto che possiamo affermare senza tema di smentita che dalla piccola factory di Rovato non esce una moto uguale all’altra. Verniciatura, ruote, dettagli, selle ogni cosa è personalizzabile per una moto realmente su misura.

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FATTE A MANO Una promessa che non è soltanto una bella freccia all’arco dei venditori ma un elemento essenziale del progetto. L’abbiamo verificato passando tra i banchi officina della produzione: ogni moto è corredata di una scheda che evidenzia le scelte del cliente e permette agli artigiani (perché di questo si tratta realmente) che montano le moto di personalizzare il singolo esemplare. Certo, la manifattura si paga, si parte da 21.500 euro IVA inclusa per la Hollister in allestimento base, per arrivare a cifre ben più alte, che dipendono soltanto dalla fantasia del cliente e da come Headbanger riesce a renderla realtà…

COME VA Saltando in sella… Si salta nel passato! Al minimo i motori delle Headbanger si scuotono letteralmente nel telaio lo scarico tuona, il carburatore risucchia vorace l’aria. Le Headbanger sono moto vive e non perdono tempo nel dimostrarlo. La prima che proviamo è la Summertime (sarà per questo è che è così colorata?), che monta un V2 S&S di 1.530 cc: manubrio alto e sella monoposto, telaio Softail con inclinazione del cannotto di sterzo pari a 34°, cerchio anteriore da 19″. Ridotta ai minimi termini non ha nemmeno il parafango anteriore, una moto da vivere rigorosamente da single.

FOXY LADY Si cambia scenario e si cambia moto: la Foxy Lady ha il motore RevTech 100 da 1.640 cc e un colore elegante, marrone brunito; la posizione di guida è più comoda rispetto a quella della Summertime, come del resto più accogliente è la sella, mentre il motore è comunque pieno, generoso e pronto nella risposta al comando del gas, proprio come su tutti gli altri modelli. La conoscenza con la gamma HB continua passando per la Hollister, la più venduta, non soltanto in ragione del prezzo ma anche per via della facilità di guida e dell’aspetto meno esoterico rispetto alle altre. La Hollister è probabilmente la più normale tra le Headbanger, ciò non toglie che sia possibile personalizzarla completamente, per ottenere verniciature uniche, componentistica ad hoc e tutto ciò che può renderla unica.

LE MOTO CRUDE Il viaggio continua: Gypsy Soul, High Flyin’ e Woodstock Boogie, e qui si entra in un vortice di emozioni d’altri tempi. Se Headbanger è l’essenza del custom, queste moto sono l’essenza di Headbanger, ruvide, crude. Nessun filtro tra chi guida e il motore, nessun filtro tra la schiena e la strada. Il pssente V2 qui vibra, scalcia, l’asfalto “parla” al fondoschiena del pilota che riceve intatte tutte le asperità. Se volete capire fino in fondo la filosofia Headbanger provate una di queste moto.


Pubblicato da Stefano Cordara, 14/05/2012
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