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Triumph Tiger Sport 660, la crossover per chi ha l'animo sportivo


Avatar di Danilo Chissalé , il 10/01/23

1 anno fa - La crossover Triumph mi ha convinto per il suo animo sportivo. La prova

Triumph Tiger Sport 660: prova, pregi e difetti, prezzo
Una crossover dall'animo marcatamente sportivo, ecco perché la Triumph Tiger Sport 660 mi ha conquistato. Pregi, difetti e prezzo

Spesso, da amici e lettori, mi viene chiesto quale moto comprerei se non le provassi per mestiere. La risposta precisa non l’ho ancora trovata, avete presente quando entrate in una profumeria e tutti profumi si mescolano in una fragranza indefinita che non riuscite a riconoscere? Ecco, io ho quella sensazione lì mentre penso alla risposta, ma sulla tipologia non ho dubbi: crossover, la moto per tutti gli usi o quasi. Tra quelle che più mi hanno soddisfatto nell’ultimo periodo c’è la Tiger Sport 660 di Triumph, arrivata in redazione per prendere parte alla nostra comparativa, qui il link nel caso ve la foste persa. Di lei mi sono piaciute tante cose e qualche altra, invece, mi ha convinto di meno, ora vi racconto tutto.

Triumph Tiger Sport 660 Triumph Tiger Sport 660

COM’È FATTA

Il design della Tiger Sport, lo ammetto, delle moto nate dalla mano di Rodolfo Frascoli (Tiger 1200, Trident ma anche l’ultima Street Triple) è quello che meno mi stuzzica. Non che sia brutto, anzi, ma le secondo me le manca un guizzo che la renderebbe più caratteristica, ma da una crossover non è giusto pretendere la luna, la funzionalità – sacrosanta – obbliga a delle scelte meno ardite e più funzionali. Le linee sono piuttosto sportiveggianti con una tendenza al mondo delle sport touring che non mi dispiace affatto e che ben si accoppia al nome. Ma torniamo alla funzionalità, il plexiglass regolabile in altezza comodamente anche in movimento, grazie ad un meccanismo semplice e che richiede poco sforzo, mi ha convinto per un uso misto ma se volessi girare il mondo andrei senza dubbio su quello optional maggiorato, in grado di togliere un po’ di flussi d’aria anche dal casco. Sempre dal catalogo accessori acquisterei anche il cambio quickshifter, per esaltare l’animo sportivo della Tiger e le manopole riscaldabili, che insieme ai paramani renderebbero la crossover inglese quasi a prova d’inverno.

COMPATTA MA COMODA La parentela con la naked Trident la si nota prima ancora che dal motore a tre cilindri in condivisione (660 cc per 81 CV a 10.250 giri/min e 64 Nm 6.250 giri/min) dalle dimensioni contenute, nella nostra comparativa era visibilmente la più compatta. Ciò non mi dispiace affatto, le moto compatte spesso pesano poco, 206 kg odm per le Tiger Sport 660, e hanno dei bei vantaggi a livello di guida, ma ciò comporta anche dei lati negativi. Ora ci arrivo. Anche in sella si ha la sensazione di una moto moderna nell’impostazione, con una posizione di guida compatta, tipica del segmento a cui appartiene la Tiger Sport 660: busto eretto, manubrio largo e alla giusta distanza, pedane centrali e non troppo rialzate; insomma gli ingredienti necessari per una guida coinvolgente ma allo stesso tempo intuitiva e comoda sulle lunghe percorrenze.

La Triumph Tiger Sport 660 nella vista 3/4 posteriore La Triumph Tiger Sport 660 nella vista 3/4 posteriore

VIAGGIO IN ECONOMY L’altezza della sella dal terreno è di 835 mm, numero che potrebbe spaventare i più corti di gamba ma in realtà, anche grazie all’arco del cavallo piuttosto rastremato, è facile toccare con entrambi i piedi anche per chi supera di poco i 170 cm di statura. Chi “soffre” maggiormente è il passeggero e qui arriviamo agli aspetti negativi cui accennavo pocanzi. Le misure compatte e la coda corta lasciano meno spazio al passeggero rispetto ad altre sue competitor, come emerso anche nella nostra comparativa. A fare da contraltare ci sono una sella comoda e non troppo alta rispetto a quella del guidatore – con vantaggi in termini di aerodinamicità e piacere di guida – e maniglie dalla forma ergonomica e ben posizionate.

Triumph Tiger Sport 660: la prova Triumph Tiger Sport 660: la prova

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COME VA

Dove la Trident recupera sulle rivali è nel piacere di guida, è proprio in questo ambito che mi ha conquistato. Per piacere di guida in questo caso intendo tutti gli elementi che rendono piacevole una giornata in sella alla Tiger Sport 660, a partire dal sound. Una volta avviato il motore vengo accolto dal ruggito tipico del tre cilindri inglese, un suono che trasuda sportività, a maggior ragione da quando la Casa di Hinckley è diventata fornitrice di motori per le Moto2. Durante la marcia a passeggio non è mai troppo invasivo, ma se si guida con piglio sportivo entra nell’anima, esaltato dagli scoppiettii quando il quickshifter lo interrompe per salire o scendere di marcia.

ONE OF THE BEST Il triple da 660 cc al momento, e in attesa di comparative con i nuovi bicilindrici di Honda e Suzuki, è il motore migliore della categoria entry level. Sa essere fluido e pulito nell’erogazione, la connessione (virtuale, dato il comando dell’gas elettronico) tra manopola e corpo farfallato è ottima con la conseguente sensazione di centellinare fino all’ultimo cavallo a disposizione, e quando c’è da allungare lo fa meglio di qualsiasi bicilindrico. Non è fulmineo nella primissima apertura di gas, ma grazie alla buona curva di coppia perdona anche se si sceglie una marcia sbagliata in uscita dal tornate, cosa per nulla banale data la cilindrata tutto sommato contenuta.

Triumph Tiger Sport 660 in curva Triumph Tiger Sport 660 in curva

COMPRIMARIA Il motore dunque è protagonista, e di questo ne ero certo, ma da solo non può reggere la scena, serve la ciclistica. Una spalla valida, per rimanere a tema con il mondo dello spettacolo, ma che potrebbe essere migliore per avere da me la standing ovation al calar del sipario. Io, pesante ragazzone amante della guida sportiva, amo le moto che stanno ben piantate, senza essere inutilmente rigide, ma neanche molli come un fico maturo. La Tiger Sport ha una dotazione ciclistica piuttosto semplice, efficace in un range d’uso ampio come si confà ad una crossover, ma non ama essere messa alla frusta. L’indole della moto è senza alcun dubbio sportiva, certo, ma la taratura di serie di forcella e mono è tendenzialmente morbida: i trasferimenti di carico si avvertono e se si esagera per davvero si perde un po’ di precisione di guida.

SCORRERE Ma come spesso accade a tutto si trova rimedio e nel mio caso in sella alla Triumph Tiger Sport mi è bastato adattare un po’ il precarico e il mio stile di guida, prediligendone uno più fluido e meno aggressivo in frenata, per non mettere in crisi la forcella e l’ABS un po’ apprensivo. Così facendo me la sono spassata e non poco in sella all’inglesina, scoprendo anche una piacevole precisione nel tenere la linea.

Triumph Tiger Sport 660 Triumph Tiger Sport 660

PREZZO

Per la Triumph Tiger Sport 660 – disponiibile in blu, grigio o rosso – servono 9.295 euro (per la rossa servono 100 euro in più). La moto della nostra prova, con optional quali il quickshifter, i paramani, il puntale e le valigie, sale a quota 10.600 euro.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 10/01/2023
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Listino Triumph Tiger Sport 660
Allestimento CV / Kw Prezzo
Tiger Sport 660 81 / - 9.495 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Triumph Tiger Sport 660 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Triumph Tiger Sport 660
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